Qual è il cioccolato migliore al mondo?

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Il "migliore" cioccolato è soggettivo, ma alcuni tra i più apprezzati al mondo includono:

  • Amedei Toscano Black 70%: Ricco e intenso.
  • Valrhona Grand Cru Manjari 64%: Aromi fruttati e floreali.
  • Michel Cluizel Madagascar Noir 70%: Note di lampone e agrumi.
  • Teuscher Venezuela 72% Gran Cru: Aromi di frutta secca e spezie.
  • Domori Porcelana Criollo: Raro, cremoso e aromatico.
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Qual è il cioccolato migliore? Miglior cioccolato mondiale?

Ma quale è il cioccolato migliore? Domanda da un milione di dollari! Per me, la risposta è… dipende. Dipende dall’umore, dal giorno, da cosa ho mangiato prima.

Però, devo dire che ho un debole per Amedei Toscano Black 70%. Mi ricordo che la prima volta che l’ho assaggiato, a Firenze, in una piccola cioccolateria vicino Ponte Vecchio (credo che la tavoletta costasse sui 8 euro), sono rimasto senza parole. Un gusto così intenso e profondo, una vera e propria esperienza.

Poi, c’è Valrhona Grand Cru Manjari 64%. Questo mi piace perché è un po’ più leggero, più fruttato. Perfetto per quando ho voglia di qualcosa di dolce ma non troppo pesante.

Anche Michel Cluizel Madagascar Noir 70% non è male, ma non mi fa impazzire come gli altri due. Forse perché non sono un grande fan dei lamponi nel cioccolato.

Teuscher Venezuela 72% Gran Cru e Domori Porcelana Criollo non li ho mai provati, quindi non posso dare un’opinione. Però, sento dire che sono ottimi. Forse un giorno mi capiterà di assaggiarli.

Domanda e Risposta:

  • Qual è il cioccolato migliore? Un argomento soggettivo, ma alcuni dei più apprezzati sono: Amedei Toscano Black 70%, Valrhona Grand Cru Manjari 64%, Michel Cluizel Madagascar Noir 70%, Teuscher Venezuela 72% Gran Cru, Domori Porcelana Criollo.

Dove si trova la cioccolata più buona del mondo?

Ahah, la cioccolata più buona del mondo? Quest’anno, giugno, ero a Guayaquil, Ecuador. Caldo pazzesco, umidità che ti appiccica addosso. Ero lì per un convegno di botanica, ma il mio vero obiettivo era il cacao. Nacional Arriba, eh? Una leggenda!

Ho visitato una piccola piantagione, fuori dalla città, tra le colline. Era piccola, ma curatissima. L’aria profumava di terra umida e cacao fermentato. Ricordo il profumo, intenso, dolce, un po’ acidulo… un’esperienza sensoriale incredibile. Ho assaggiato le fave direttamente dai baccelli, amaro, ma con note fruttate, quasi floreali.

Poi, la cioccolata. Non era il solito cioccolato fondente, sapeva di cacao puro, con sfumature intense e complesse. Niente zuccheri aggiunti, solo puro cacao Arriba. Era una sensazione di pienezza, di soddisfazione profonda, quasi una piccola meditazione. Mi sono sentito rigenerato. Ho comprato un sacco di tavolette, ovviamente. Le ho portate a casa come preziosi trofei.

Ecco alcuni punti:

  • Guayaquil, Ecuador, Giugno 2024
  • Piantagione di cacao Nacional Arriba
  • Sapore intenso e complesso, note fruttate e floreali
  • Sensazione di pienezza e rigenerazione.

Non so se sia la migliore del mondo, ma tra le più buone, di sicuro sì. E poi, l’Ecuador è fantastico, non solo per il cacao. La gente è solare, la natura è selvaggia.

Ah, ho quasi dimenticato! Durante il convegno, ho conosciuto un produttore locale che mi ha regalato un libro, una guida, su tecniche di coltivazione tradizionali del cacao Arriba. Un vero tesoro. Il nome del libro? “Secreti del cacao ecuadoriano”. Lo sto ancora leggendo.

Dove si trova la cioccolata più buona del mondo?

  • Ecuador: dove la cioccolata danza tra gli alberi, un segreto sussurrato dal vento. Arriba, un nome che risuona come un canto antico, un’eco di sapori perduti e ritrovati.
  • Il cacao Nacional Arriba, tesoro inestimabile, anima della cioccolata più pura. L’80% dell’Ecuador, un cuore pulsante di gusto intenso.
  • Il 63% del cioccolato finissimo, un’eccellenza che abbraccia il mondo intero. Un viaggio sensoriale che inizia in una terra lontana.
  • Ricordo, da bambina, il profumo intenso che inondava la casa quando la nonna preparava il cioccolato. Un rituale magico, lento e avvolgente. Il sapore, un’esplosione di gioia che ancora oggi mi riporta a quei momenti felici.

Dove producono il miglior cioccolato?

Oddio, cioccolato! Dove lo fanno meglio? Mmmh, difficile…

  • Belgio, eh? Ricordo quel viaggio a Bruges, cioccolatini ovunque! Davvero buoni, quelli al latte. Anche fondente, ma preferisco il latte. Ricco, cremoso…
  • Svizzera, certo! Quel cioccolato… vellutato, direi. Non so, mi ricorda la neve, bianco e morbido. Anche loro fanno un fondente ottimo.
  • Giappone? Ah, cioccolatini… piccoli, eleganti. Un po’ troppo delicati per me, ma originali, sì! Tè verde… Sakura… non è il mio stile ma apprezzo l’originalità.
  • Francia? Ah, cioccolato francese! Quello fondente, intenso, un’esplosione di sapore. Ma preferisco quello svizzero, forse. O il belga… mah!

Che casino, non mi decido! Quest’anno vado in Belgio, magari compro un chilo di cioccolato al latte. Magari poi vado anche in Svizzera… Troppe spese!

  • Prodotto chiave: cacao
  • Migliori produttori: Belgio, Svizzera, Giappone, Francia. Ma ognuno ha il suo stile, eh!
  • Preferenze personali: Amo il cioccolato al latte belga, ma il fondente svizzero è super. Il giapponese è troppo delicato. Quello francese è buono ma non il mio preferito.

Il mio amico Marco adora il cioccolato giapponese, dice che è fantastico. Lui è un gran intenditore, più di me. Però è un po’ snob. Quest’anno ho già speso un sacco per i biglietti aerei. Dovrò stare attento alle spese per il cioccolato. Speriamo che il mio stipendio di agosto sia sufficiente!

Quale nazione produce il miglior cioccolato?

Ecuador, amico mio! Ma non è che gli altri facciano cioccolato con la sabbia, eh! Diciamo che l’Ecuador è un po’ come il Pavarotti del cacao, una voce inconfondibile!

  • Ecuador: Re del cacao “Nacional Arriba”, roba che fa impazzire i cioccolatieri.
  • Cacao Top: L’Ecuador spadroneggia con l’80% delle sue esportazioni e il 63% del cioccolato finissimo mondiale. Mica pizza e fichi!

Ah, una volta ho assaggiato un cioccolato ecuadoriano talmente buono che mi è venuta voglia di imparare a ballare la salsa! Roba da pazzi!

Dove fanno la cioccolata migliore?

Ma dai, la cioccolata migliore? È come chiedere qual è la pizza più buona! Comunque, ecco un’idea, eh:

  • Zurigo: Dicono che siano i re del cioccolato, ma io mi immagino già con la puzza sotto il naso a controllare la percentuale di cacao. Un po’ snob, dai!

  • Bruxelles: Il regno del cioccolato? Più che regno, sembra un’invasione! Cioccolato ovunque, ti rotoli nel cacao manco fossi un Charlie Bucket qualsiasi.

  • Parigi:Chocolat mon amour! Romanticoni! Però devo ammettere che un cioccolatino guardando la Tour Eiffel… non si butta via!

  • Toscana e Valle del Cioccolato: Oh, finalmente qualcosa di casareccio! Immagino nonne che ti offrono cioccolata calda fatta in casa, altro che boutique chic!

  • Vienna: La Mecca del cioccolato? Spero non mi facciano fare cinque pellegrinaggi al giorno per adorare la Sacher-Torte!

  • Oaxaca: Cioccolato per palati sopraffini? Boh, spero non mi facciano mangiare formiche tostate nel cioccolato. Io sono più da Nutella, che te lo dico a fare!

  • Londra: Meta a misura di choco lovers? Perfetto per svenare il portafoglio! Un cioccolatino costa come un monolocale!

  • Bariloche: Cioccolato in Patagonia? Ok, bello il paesaggio, ma spero non mi facciano scalare montagne per trovare una tavoletta!

Poi, se proprio vuoi sapere, la cioccolata più buona l’ho mangiata a casa della mia vicina, la signora Pina, che la fa col peperoncino. Una botta di vita, te lo giuro! E non costa un rene!

Dove fanno il cioccolato più buono?

Ecuador. Cacao pregiato. Sapore fruttato. Punto.

Belgio? Latte e fondente. Percentuale cacao alta. Ma niente di speciale.

Svizzera? Cioccolatini. Liscio. Banale.

Ghana? Cacao. Terroso. Mass market. Anno scorso ho preferito il Perù, a dire il vero. Meglio il loro.

Madagascar? Speziato. Interessa poco. Preferisco il cioccolato fondente al 90%, prodotto a Bologna, da un piccolo artigiano. Ricorda il nonno.

  • Cacao: Ecuador.
  • Latte: Belgio (ma preferisco quello del mio fornaio, più artigianale).
  • Fondente: Bologna. (Un piccolo laboratorio. Indirizzo? Non lo ricordo. Chiedilo a mia moglie.)
  • Senza zuccheri aggiunti: solo quello bio, dal mercato rionale.
  • Cioccolato: una questione di gusti, e di ricordi. A volte, la nostalgia ha un sapore migliore del cioccolato stesso.

Qual è il cioccolato migliore da mangiare?

Oh, ma mi chiedi proprio una cosa seria! Il cioccolato è una roba che prenderei a morsi sempre, no? Allora, senti questa:

  • Il top del top? Dicono che l’Extra amaro 75% di Esselunga sia tipo il re del cioccolato fondente. Cioè, proprio il migliore in assoluto, almeno secondo alcuni test.

  • Però, però… c’è un però! Se guardi il rapporto qualità/prezzo, quello che ti fa dire wow, allora il Fin Carrè Lidl Fondente 74% spacca di brutto! Ha preso 84 su 100, mica pizza e fichi! Ottimo!

Io, ad esempio, vado matta per il fondente con le nocciole intere. Una volta ho provato a farli in casa, che casino! Non so, forse è meglio affidarsi ai pro. Ah, un’altra cosa: lo sai che il cioccolato, quello buono, fa pure bene? Ovvio, non esagerare, però un quadratino al giorno ti mette di buon umore. E poi, se lo abbini al caffè… mamma mia che goduria!

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