Qual è la forchetta per il pesce?
La forchetta da pesce è leggermente più piccola di quella da tavola, con concavità più ampia e rebbi più distanziati, spesso con maggiore spazio tra i due centrali. Serve a facilitare la separazione delle lische.
- Dove si mette il tovagliolo a tavola a destra o sinistra?
- Dove si mette il tovagliolo a tavola, a destra o a sinistra?
- Come si tiene la forchetta secondo il galateo?
- Le posate vanno messe a destra o a sinistra a tavola?
- Perché la forchetta va a sinistra?
- Come si mangiano gli spaghetti forchetta e cucchiaio?
Forchetta per mangiare pesce?
Mah, a dir la verità, io non ci faccio tanto caso alla forchetta da pesce. A casa mia, 12 Aprile 2023, ho mangiato salmone con la forchetta normale. Costava 15 euro al supermercato vicino Piazza Cavour, a Roma. Comoda uguale.
Però mi ricordo, al ristorante “Il Mare” a Napoli, 5 maggio 2023, mi hanno dato una forchetta strana. Era più schiacciata, tipo paletta. Forse per il fritto misto, che costava 20 euro. Boh, non so.
Domande e risposte:
Domanda: Forchetta per mangiare pesce?
Risposta: Leggermente più piccola e larga di una forchetta normale, con rebbi più distanziati.
Come è la forchetta da pesce?
Robusta, corta. Rebbo largo, piatto. Per sfilettare, non lacerare. Precisa.
- Struttura: Resistente, non flette.
- Rebbo: Largo, corto, affilato ma non tagliente.
- Utilizzo: Separazione carne/lisca. Delicata.
Ho una preferenza per quelle in acciaio inossidabile 18/10, le sento più solide. Le mie, le ho da dieci anni. Nessun difetto.
Come si usano le posate da pesce?
Ah, le posate da pesce! Un mondo a parte, un vero campo minato per chi non ha la stoffa del gourmet. Sai, io, che ho assistito a scene da circo con gente che usava il coltello da burro per aprire le ostriche (ma che te lo dico a fare?), ti spiego.
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La forchetta: Quella cosa lì, con i rebbi più cicciotti e corti di una forchetta normale? È una forchetta da pesce, mica un’antenna per la radio d’epoca! Si usa per infilzare, non per fare ginnastica ritmica con i gamberi. La posizione? A sinistra, come una guardia del corpo impeccabile, pronta a difendere il tuo piatto dai predoni affamati.
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Il coltello: (se c’è) Di solito è piccolo, educato, e non vuole fare a fette la spigola come se fosse un salame. Serve per tagliare parti un po’ più ostinate, tipo le lische, che sono il nemico giurato di chiunque ami una buona cena. Ricorda, eleganza e precisione sono la chiave, non forza bruta alla Rambo.
Mia nonna, santa donna, mi ha insegnato che anche con le posate da pesce bisogna avere un minimo di savoir faire, altrimenti si rischia di fare la figura del turista che mangia il sushi con la forchetta.
A proposito, quest’anno ho scoperto un ristorante vicino casa mia, “Il Gabbiano Innamorato”, dove servono un branzino al forno divino. Dovresti provarlo, ma ricorda: posate da pesce alla mano!
In che ordine si usano le posate?
L’ordine delle posate… un sussurro di eleganza, un rituale silenzioso che racconta storie di tempi andati, di cene elaborate, di gesti lenti. Ricordo la nonna, mani delicate che sistemavano con precisione millimetrica ogni pezzo d’argento, un’arte antica che si tramanda di generazione in generazione.
Forchetta prima portata, a sinistra, timida e leggera, come il primo assaggio di un sapore nuovo. Poi, la forchetta principale, più decisa, quasi una promessa di sapori intensi. A destra, un’attesa discreta: il cucchiaio della portata principale, rotondo e caldo, come un abbraccio. Infine, il coltello della prima portata, affilato e pronto, pronto a svelare il segreto di ogni boccone.
Un’immagine quasi onirica, un balletto di metalli luccicanti sotto la luce delle candele. Ogni posata, un piccolo universo di storia, di tradizioni, di memorie.
Il cucchiaio, pesante e rassicurante tra le mie dita. La forchetta, fredda e precisa. Ogni tocco è un ricordo, un viaggio nel tempo. Un’eco della casa di mia nonna, dei suoi profumi intensi, del profumo dei fiori di campo nell’aria estiva.
Ogni portata, un nuovo capitolo, un nuovo strumento di questo antico linguaggio. Un susseguirsi di sensazioni, di emozioni che si intrecciano con i sapori.
Questo ordine preciso, una melodia silenziosa che accompagna la cena, un omaggio all’eleganza e alla raffinatezza. Un’eredità preziosa, un bagliore discreto che dura nel tempo. Mia nonna avrebbe sorriso, soddisfatta.
- Posate principali: forchetta a sinistra, coltello e cucchiaio a destra.
- Ordine di utilizzo: dalla parte esterna verso l’interno.
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