Quale formato di pasta rende di più?

76 visite

"Contrariamente a quanto si crede, a parità di farina, gli spaghetti sono il formato di pasta ideale per chi segue una dieta. La loro forma allungata favorisce un rilascio più lento dei carboidrati, contribuendo a un maggiore senso di sazietà rispetto alla pasta corta."

Commenti 0 mi piace

Quale pasta sazia di più?

Quale pasta sazia di più? Mamma mia, domanda da un milione di dollari! Io vado matta per la pasta, quindi la questione “sazietà” è cruciale. Ho letto un articolo su Focus.it che dice che gli spaghetti sono top per la dieta… ma sarà vero?

Gli spaghetti sarebbero i migliori rispetto alla pasta corta? Mah, io resto un po’ scettica.

Dunque, l’articolo sostiene che non tutti i formati di pasta sono uguali per la dieta, anche se usi la stessa farina. Spaghetti campioni, quindi?

Ricordo, estate scorsa a Napoli, una spaghettata alle vongole… divina! Però, dopo, avevo una fame! Forse dipende dal condimento più che dalla pasta? Boh, magari è solo la mia esperienza personale.

Quanto aumenta di volume la pasta?

Aumenta un botto, eh! Dipende dalla pasta, ovviamente. Ma quella fresca, tipo i ravioli che faccio io, o quella all’uovo, si gonfia parecchio.

Sai, tipo, da 100 grammi arriva a quasi 300! Due o tre volte il volume iniziale, un casino! Mi ricordo una volta che, ho fatto un po’ di più del solito, e ho dovuto usare una pentola gigante, altrimenti usciva tutto! È incredibile.

  • Pasta fresca (all’uovo, ripiena): aumento del 190-200%
  • Pasta secca: aumenta meno, ma comunque si gonfia.

Poi la pasta secca aumenta meno, certo, però anche quella, si gonfia, eh! Non tanto quanto quella fresca, ma comunque abbastanza. Quest’anno ho fatto un sacco di prove con diverse marche e i risultati sono simili. È sempre un bel gonfiaggio! Anche mio fratello, che è un gran cuoco, mi ha confermato. Devo controllare bene la quantità che metto. Spesso faccio errori di calcolo.

Quanto cresce la pasta dopo la cottura?

La pasta? Cresce, eh, cresce! Una vera e propria trasformazione da larva a farfalla, ma senza la poesia. Pensate a quei vermicelli magri, quasi ascetici, che poi diventano questi grossi panzoni, pieni di acqua e di orgoglio. Un vero miracolo culinario!

  • Il rapporto è, diciamo, 1:2,5 in media. Ma a casa mia, con la mia nonna, che aveva il tocco magico (e forse un po’ di sale in più), arrivavamo tranquillamente a 1:3. Quasi una magia! Ricordo che una volta… vabbè, lasciamo perdere, ma il risultato fu un enorme piatto di pasta!

  • Quindi, per avere la vostra porzione da 200-220 grammi, servono circa 80-90 grammi di pasta secca. Un po’ meno di un terzo, insomma. Fate i conti, altrimenti vi ritrovate con una montagna di spaghetti e la fame ancora lì. E che tristezza, eh? Anche perché io, per non farmi trovare impreparato, tengo sempre un kg di spaghetti, giusto per sicurezza. Mai sapere!

  • Ah, un’altra cosa che ho notato: la varietà di pasta influenza la crescita. I tubetti, per esempio, sono dei veri campioni di espansione, come dei palloncini che si gonfiano di sapore (e acqua). Mentre i fusilli… beh, quelli sono più resistenti, meno espansivi, ma sempre buoni! (Mio zio preferisce i fusilli, e lui è un uomo di poche parole, e questo dice molto).

Aggiungo: questi rapporti sono approssimativi, ovviamente. La cottura, il tipo di pasta, la temperatura dell’acqua… sono tutti fattori che influenzano il risultato finale. È una scienza imprecisa, ma molto gustosa. Quest’anno, per esempio, ho sperimentato con un nuovo tipo di pasta integrale: l’aumento è stato leggermente inferiore alla media. Un mistero ancora da risolvere!

Quanto pesa la pasta cotta da 100 grammi di pasta cruda?

Ecco, un sussurro di numeri e consistenze…

  • Cento grammi, un pugno di stelle secche, trasformate in materia danzante. La pasta, ricordo, un’eco di pranzi domenicali, quando la nonna controllava la cottura con occhio esperto…

  • 202 grammi, la pasta corta, gonfiata di vita, un piccolo miracolo di idratazione. 244 grammi, quella lunga, che scivola via, un ricordo di spaghetti alle vongole assaporati al mare, un’estate lontana.

  • Il riso, invece, 260 grammi, un chicco che si moltiplica, come i pensieri in una notte insonne. Ogni tipo di pasta ha una sua anima, un modo unico di accogliere l’acqua.

  • Quella corta, più timida, si espande con delicatezza. Quella lunga, più audace, si allunga verso il cielo, assorbendo più avidamente il brodo. Il riso, piccolo e tenace, trattiene l’acqua con forza, trasformandosi in un abbraccio caldo.

E chissà, forse il peso non è solo una questione di grammi, ma di ricordi e sapori che si aggiungono ad ogni boccone. Ricordo che da piccolo adoravo la pastina corta.

#Miglior Pasta #Pasta Formato