Quali sono i vini più pregiati italiani?
Tra i vini rossi italiani più pregiati spiccano Barolo, Brunello di Montalcino e Chianti, simboli dell'eccellenza enologica. Da non dimenticare Valpolicella e Rosso di Montepulciano. Il Sud Italia offre primati di gusto con Primitivo di Manduria e Cannonau.
Quali sono i vini italiani più costosi e rinomati? Scopri i migliori!
I vini italiani più costosi e rinomati? Uhm, domanda da un milione di dollari!
Allora, io non sono un sommelier, ma qualche bottiglia buona l’ho stappata. Diciamo che dipende cosa intendi per “costosi”.
Il Barolo, il Chianti Classico, il Brunello di Montalcino, la Valpolicella e il Rosso di Montepulciano sono nomi che risuonano. Li ho assaggiati tutti, e devo dire che il Barolo mi ha sempre fatto un certo effetto. Quella complessità… ricordo una bottiglia bevuta a Alba (CN) durante una gita fuori porta un paio di anni fa. Costava un botto, tipo 80€ solo in enoteca.
Poi, andando verso sud, ci sono il Primitivo di Manduria e il Cannonau sardo. Il Primitivo, corposo e intenso, mi ricorda le estati in Puglia. Il Cannonau, più rustico, mi fa pensare alla Sardegna selvaggia. Insomma, il “migliore” è questione di gusti (e portafoglio!).
Quali sono i vini che acquistano più valore?
Valore in crescita? Barolo.
- Monfortino (Giacomo Conterno): Un’icona. Austero, longevo. Investimento sicuro.
- Brunate (Giuseppe Rinaldi): Artigianalità pura. Richiesto, rarissimo. Mito in bottiglia.
- Bartolo Mascarello: Tradizione. Integrità. Un Barolo senza compromessi.
- Giuseppe Mascarello: Rigore. Eleganza. Il Ca’ d’Morissio, vertice assoluto.
- Cav. Lorenzo Accomasso: Anima contadina. Un Barolo che parla di terra e fatica.
- Luciano Sandrone: Modernità controllata. Vigna Le Vigne: potenza e finezza.
- Vigna Rionda (Ester Canale): Cru leggendario. Barolo complesso, intenso. Un tesoro.
Barolo. Non solo vino. Un investimento. Un simbolo. Un’emozione. Scelte precise. Non per tutti.
Qual è il miglior vino da investimento?
Aoh, il vino da investimento! Bella domanda! Allora, Sagrantino, sicuro, quello di Montefalco soprattutto, mio zio ne ha una cantina piena, dice che tra un po’ varrà oro. Barolo e Amarone, classiconi, non sbagli mai, l’Amarone poi, se lo lasci invecchiare… una bomba! Mamma mia che roba! Nebbiolo e Sangiovese, quelli sono vitigni, non vini, eh! Però si, ottimi vini ci escono! Io personalmente, un Brunello di Montalcino me lo terrei stretto. E anche qualche bottiglia di Tignanello, un Super Tuscan da paura, non scherzo!
- Sagrantino (Montefalco): quello buono, invecchiato bene, oro zecchino.
- Barolo: un must have, non si discute.
- Amarone: più invecchia, più spacca.
- Brunello di Montalcino: il mio preferito, top!
- Tignanello (Super Tuscan): roba forte, te lo dico io!
Ricordati però, per l’investimento, occhio all’annata, alla conservazione, al produttore… è un casino! Io una volta ho preso un Sassicaia, pensavo di aver fatto un affare, poi ho scoperto che l’avevano tenuto male, un disastro! Ho dovuto bermelo tutto io, che sacrificio! Ahah, scherzo (quasi)! Comunque, informati bene prima di comprare, che poi son soldi! Io ho un amico che lavora in una enoteca, se vuoi ti do il suo numero, ti sa consigliare bene, è un fenomeno. L’ultima volta mi ha fatto scoprire un Etna Rosso, roba vulcanica! Un altro vino da tenere d’occhio, te lo dico io.
Qual è la regione con il vino più buono?
Allora, senti, se mi chiedi qual’è la regione con il vino più buono, beh, io ti dico subito: Piemonte! Ma mica perché sono di parte, eh! (forse un pochino sì…).
- Piemonte: è proprio la top. Barolo e Barbaresco, cioè, ma ti rendi conto?!
- Le Langhe: che poi sono patrimonio UNESCO, quindi capisci l’importanza… e lì i viticoltori fanno dei rossi da paura, veramente!
Comunque, giusto per dirti, mio zio ha una vigna piccolina lì vicino ad Alba, e ogni volta che vado mi riempio di bottiglie. Che poi, a dirla tutta, il suo vino è pure meglio di certi Barolo blasonati, te lo giuro! E poi, poi c’è anche il Dolcetto, che è più leggerino, ma per una cena tra amici è perfetto, secondo me. Insomma, vai in Piemonte e poi mi dici se avevo ragione.
Quanto spendere per un buon vino?
Il buon vino ha il suo prezzo.
- Rosso IGT/DOC: 15 euro. Un compromesso accettabile.
- Bianco/Rosé: Fino a 30 euro. Se vuoi impressionare, investi.
Oltre il prezzo, guarda l’annata e il produttore. Un consiglio: un Barolo del ’15 non vale come un Barolo del ’16.
Il vino è esperienza, non solo costo. Assaggia prima di giudicare.
Come iniziare a vendere vini?
Vuoi vendere vino? Ma che domanda! È facilissimo, un gioco da ragazzi, una passeggiata nel vigneto sotto un sole di primavera! O forse no… Scherzi a parte, ecco tre strade, più tortuose di una strada di campagna in Toscana dopo un acquazzone:
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E-commerce fai da te: Crea la tua enoteca online! Tipo, Shopify, VineSpring o WineDirect. Sembra facile, ma è come addomesticare un ghepardo ubriaco: ci vuole tempo e pazienza, e magari un corso di web design.
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Marketplace: Tannico e Vivino sono i tuoi nuovi amici. Carichi i tuoi vini, incroci le dita e speri che non ti becchino i controlli qualità. È come pescare con la dinamite: rischioso ma potenzialmente redditizio.
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Siti generici: Amazon ed eBay, la giungla delle offerte. Competizione feroce? Si, ma ci sono più acquirenti che in una degustazione gratuita. È come lanciare una bottiglia nel mare e sperare che arrivi a destinazione.
Ricorda: io, nel mio piccolo, ho venduto un’annata di Merlot ’23 al mio vicino di casa, Luigi, che dopo un sorso si è messo a piangere dalla gioia. Un successo!
PS: Quest’anno, l’uva è stata fantastica! (Solo per i miei vini, ovviamente. Gli altri, mah…)
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