Quante IGP ci sono in Italia?
In Italia, nel 2021, le Indicazioni Geografiche Protette (IGP) erano 80, principalmente nel settore ortofrutticolo e cereale, che detiene il maggior numero di riconoscimenti a livello nazionale. Questo settore si distingue per una significativa presenza di prodotti certificati.
Le IGP italiane: un patrimonio di qualità e tradizione, concentrato soprattutto nell’ortofrutta e nei cereali
L’Italia, terra di innumerevoli tradizioni culinarie e agricole, vanta un’impressionante varietà di prodotti riconosciuti per la loro qualità e origine. Tra questi, le Indicazioni Geografiche Protette (IGP) rappresentano un’importante testimonianza del legame tra territorio e sapore, un patrimonio che la nazione custodisce gelosamente.
Nel 2021, le IGP italiane raggiungevano il numero di 80, un significativo indicatore della ricchezza e della diversità del sistema produttivo italiano. Questo panorama variegato, però, presenta una chiara concentrazione nel settore ortofrutticolo e cereale. È proprio in questa vasta area di coltivazione e lavorazione che si concentra la maggior parte delle certificazioni IGP, che attestano l’eccellenza di prodotti provenienti da specifiche zone geografiche.
L’elevato numero di IGP nel settore ortofrutticolo e cereale non è casuale. La produzione di questi beni è spesso legata a microclimi, terreni e tradizionali metodi di coltivazione e trasformazione. La specificità ambientale, unita alla maestria dei produttori, crea prodotti dalle caratteristiche uniche e riconoscibili. Da una particolare varietà di mele ad un tipo specifico di riso, ognuna di queste IGP racconta una storia di dedizione e di rispetto delle tradizioni locali, garantendo al consumatore un prodotto autentico e di alta qualità.
Oltre all’importanza quantitativa, le IGP italiane, nel loro complesso, rappresentano un patrimonio culturale e un’opportunità economica. Esse contribuiscono a preservare saperi e competenze tradizionali, a sostenere le economie locali e a valorizzare l’identità territoriale. La certificazione IGP rappresenta un’assicurazione per il consumatore, che può così orientarsi verso prodotti autentici e di alta qualità, riconoscendo il lavoro e la passione dei produttori.
La presenza di 80 IGP nel 2021 non rappresenta un dato statico. Il settore continua ad evolversi, con nuove richieste e nuove opportunità per l’innovazione, ma mantenendo il suo cuore pulsante nelle tradizioni e nella qualità. La sfida per il futuro delle IGP italiane risiede nella capacità di coniugare la valorizzazione del patrimonio tradizionale con le esigenze del mercato globale, promuovendo al contempo la sostenibilità ambientale e la crescita delle comunità locali.
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