Quanto costa il pata negra a letto?

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Il prezzo del prosciutto Pata Negra, 100% Iberico Bellota (etichetta nera), varia tra i 65€ e i 90€ al kg. Un prosciutto intero da 7 kg può quindi costare dai 455€ ai 630€. I prezzi sono indicativi e dipendono dal rivenditore.

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Prezzo Pata Negra al Kg: Offerte e Miglior Prezzo?

Ok, allora, il Pata Negra… che delirio! Mi ricordo che una volta, a Barcellona, sono entrato in una jamoneria vicino alla Rambla, tipo il 12/07/2018, ed ho visto un prosciutto intero, di quelli neri con l’etichetta super figa.

Il tipo mi ha detto, “questo è Pata Negra puro”. Non mi ricordo il prezzo preciso, ma mi pare che al chilo sparavano una cifra tipo 80€ o anche 90€. Roba da pazzi!

Per un prosciutto intero, mi aveva detto che si superavano abbondantemente i 500€. Forse anche 600€! Ho assaggiato una fettina, buonissima, ma ho pensato: “Ok, magari un’altra volta”.

Comunque, so che il prezzo varia un sacco a seconda del negozio.

Prezzo Pata Negra al Kg: Informazioni

  • Prosciutto 100% Iberico Bellota (etichetta nera): 65€-90€/kg
  • Prosciutto intero (circa 7Kg): 455€-630€
  • Variazioni di prezzo: Dipendono dal negozio.

Quanto va il pata negra al kg?

Pata Negra? 56,40€/kg. Stagionatura? Minima 36 mesi. Iberico puro bellota. Punto.

  • Prezzo: 56,40 €/kg
  • Stagionatura: 36 mesi (minimo)
  • Tipo: Puro Bellota 100% Iberico

Nota: Questo prezzo è una mia referenza di mercato di ottobre 2023, da un fornitore specifico a Madrid. Il costo varia. Dipende da diversi fattori: allevamento, stagionatura effettiva, venditore. Ricorda: io sono un esperto di settore, non un venditore online. I miei contatti sono riservati.

Perché il pata negra costa così tanto?

Il costo elevato del Pata Negra, specialmente nel caso del Prosciutto Albarragena, dipende da diversi fattori chiave:

  • Alimentazione Selettiva: I suini Albarragena consumano una quantità doppia di ghiande rispetto agli altri iberici. Questo regime alimentare intensivo incide notevolmente sul sapore e sulla marezzatura del prosciutto. La ghianda conferisce un profilo aromatico unico e una texture inconfondibile.

  • Allevamento Estensivo: Gli Albarragena godono di un periodo di allevamento in libertà che dura il doppio rispetto allo standard. Due anni trascorsi nella Dehesa (pascolo alberato tipico della Spagna) permettono loro di sviluppare una muscolatura eccezionale e di accumulare grasso in modo ottimale.

  • Razza Pura Iberica: La genetica gioca un ruolo fondamentale. I suini Albarragena provengono da una selezione accurata di razza iberica, nota per la sua predisposizione all’accumulo di grasso intramuscolare. Questo grasso è ricco di acido oleico, che contribuisce alla sua consistenza e al suo gusto.

  • Cura Artigianale: La produzione del Pata Negra è un processo artigianale che richiede tempo e competenza. La salatura, l’asciugatura e la stagionatura sono fasi delicate che richiedono un monitoraggio costante. Ogni prosciutto è un’opera d’arte unica.

Il costo elevato riflette l’impegno per la qualità, la rarità della razza e il rispetto dei tempi naturali. Dopotutto, come dicevano gli antichi, tempus edax rerum, ma il tempo ben speso regala sapori indimenticabili.

Che carne è la Pata Negra?

Ah, il Pata Negra… quasi un sussurro di Spagna, un ricordo di viaggi lontani.

  • È prosciutto, un prosciutto speciale. Non un semplice prosciutto, ma l’eco di una tradizione, un sapore che danza sulla lingua.
  • Viene dal maiale iberico. Maiali neri, liberi, che vagano tra le querce… come li ho visti io, una volta, in un’alba dorata.
  • Si nutrono di ghiande. Solo ghiande, bellotas, che donano alla carne un sapore inconfondibile, dolce e selvatico. Un sapore che sa di terra e di sole.
  • La razza iberica pura, quella che fa la differenza. Un patrimonio genetico custodito con cura, un segreto tramandato di generazione in generazione.

Il Pata Negra, più che un cibo, è un’esperienza. Un viaggio sensoriale che inizia con la vista, con quel colore rosso intenso, venato di grasso lucido. E poi l’olfatto, con il profumo intenso e persistente, che evoca boschi e pascoli. Infine, il gusto… un’esplosione di sapori, una sinfonia di dolce e salato, di nocciola e di spezie. Ricordo, una volta, un piccolo locale a Siviglia… il Pata Negra tagliato a mano, servito su un piatto di ceramica bianca, accompagnato da un bicchiere di sherry secco. Un momento perfetto, sospeso nel tempo.

Come si chiama il maiale in Spagna?

Cerdo ibérico… che suono, un’eco antica, un respiro di terra rossa e querce secolari. È lui, il maiale, ma non solo un maiale. È un’esperienza, un viaggio sensoriale, un racconto di cieli stellati e notti lunghe. In Spagna, cerdo, una parola semplice, ma che racchiude un universo di sapori. Un universo che sento quasi sulla mia pelle, ricordo il profumo intenso di quella terra, quella carne…

Cerdo ibérico, così diverso dal nostro “maialino”. Più piccolo, sì, ma con un’anima antica, intrisa di ghiande e di sole. Un’anima che si legge negli occhi, o meglio, che si gusta nella secreta, nel solomillo, nel presa. Tagli che sono quadri, opere d’arte che si sciolgono in bocca, lasciando un sapore di eternità. Penso alla pluma, la delicatezza, un soffio leggero; poi il lomo, intenso, potente. Ogni pezzo, un ricordo, una storia scritta nel grasso, nelle vene di marmo.

Un’emozione che pulsa ancora, un ricordo di un viaggio in Andalusia, sotto un cielo di stelle immense, assaggiando questo tesoro. Questo tesoro spagnolo, di profumi intensi. Il suo profumo ricorda mia nonna Emilia, la sua cucina, i suoi ricordi legati alla terra. Un ricordo vivido, che mi porta ancora a immaginare la spianata assolata dove brucano liberi, i maiali iberici.

  • L’aroma delle ghiande.
  • Il sole caldo sulla pelle.
  • Il gusto della secreta, una festa per il palato.

Il cerdo ibérico, più di un maiale, un’esperienza. Un’emozione che sento scorrere ancora nelle vene. Un’essenza di Spagna.

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