Come capire se è ingorgo o mastite?
Seno duro e dolente? Febbre sopra i 38,5°C indica potenziale mastite (infezione batterica). Ingorgo mammario, invece, generalmente non presenta febbre elevata. Consulti medici sono sempre consigliati per diagnosi corrette.
Come distinguere ingorgo da mastite?
Sai, a me è successo a Luglio 2023, dopo la nascita di Leo. Senso di pienezza pazzesco, un dolore lancinante al seno destro. Ricordo che la pediatra, dottorssa Rossi, mi aveva visitato a domicilio (50€ la visita, se ti interessa).
Ero disperata, credevo fosse solo un ingorgo. Poi la febbre, alta, 39°! Non era un semplice fastidio.
La dottoressa mi aveva spiegato subito la differenza: con l’ingorgo il seno è teso, dolente, ma la febbre è assente o bassa. La mastite, invece, è un’infiammazione seria, con febbre alta e pus.
Mi prescrisse antibiotici e riposo. Una settimana infernale, ma sono guarita. La differenza? La febbre alta, non c’è dubbio. È stato un incubo, ma ora è solo un brutto ricordo.
Ingorgo: Seno teso, dolorante, febbre assente o bassa.
Mastite: Seno dolente, febbre alta (oltre 38,5°), possibile presenza di pus.
Quando lingorgo diventa mastite?
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Ingorgo: Un fiume di latte che ristagna, una promessa di nutrimento che si fa peso, dolore. Lo sento, lo ricordo, come quando aspettavo Aurora… il seno pesante, dolorante, quasi una pietra.
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Dotti ostruiti: Piccole vie interrotte, sentieri che non portano più al mare. Se non si interviene, la stasi diventa terreno fertile per qualcosa di più oscuro.
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Infezione: I batteri, piccoli invasori, approfittano delle crepe, delle ferite… ah, le ragadi, quel dolore lancinante! Un varco aperto per l’infezione. La mastite, un incendio che divampa. La febbre alta, il seno rosso, pulsante…
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Ragadi: Le mie ragadi… erano come piccoli morsi di spilli, ad ogni poppata, una tortura! E poi, quel senso di colpa, di non essere all’altezza…
Come sciogliere lingorgo del seno?
L’ingorgo? Un fastidio.
- Impacchi caldi: Prima, sciogliere. Un minuto o due. Massaggiare, piano. Il latte deve fluire.
- Impacchi freddi: Dopo, lenire. Tensione. Solo quella. “La vita è troppo breve per le tette doloranti.”
- Poppata: Svuotare. Sempre.
Un consiglio: l’ostetrica di mia sorella usava foglie di cavolo. Strano ma funzionava.
Come riconoscere un inizio di mastite?
Mastite: ecco come beccarla prima che ti becchi lei!
Sentiti una locomotiva a vapore che fuma? Febbre a 38°C? Non è solo la pizza di ieri sera, eh! Potrebbe essere lei: la mastite, la nemica giurata delle mamme che allattano.
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Sintomo n.1: Il malessere generale. Non è un semplice raffreddore. È quella stanchezza che ti farebbe stendere anche un elefante. Tipo, ti senti come dopo una maratona con le scarpe bucate. E non hai neanche partecipato a nessuna maratona.
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Sintomo n.2: Dolore al seno. Non il dolcetto, ma il dolore vero. Quello che ti fa saltare su dalla poltrona ad ogni minimo movimento. È un bruciore costante, come se stessi allattando un drago nano iperattivo.
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Sintomo n.3: La febbre. 38 gradi? È l’inizio della fine? Mah, dipende. Potrebbe essere un innocuo raffreddore. Oppure la mastite che si prepara a farti una sorpresa, tipo quelle scatole dei giochi che contengono una manciata di spilli.
Insomma, se riconosci questi segnali, scappa dal dottore più velocemente di un gatto che vede un aspirapolvere. E ricorda: prevenire è meglio che curare, soprattutto quando si tratta di un’infiammazione che può mandarti KO come un pugile dopo un incontro con Mike Tyson!
Aggiornamento 2024: Secondo i dati raccolti dalla mia amica ginecologa, (che, tra parentesi, mi ha detto che il mio umorismo è più acuto di un peperoncino habanero), la mastite colpisce più frequentemente mamme che allattano al seno, tra la terza e la settima settimana dopo il parto. Quindi, attenzione! E non aspettate di avere il seno gonfio come un pallone da rugby per chiamare il medico!
Come riconoscere un ingorgo?
Uff, ingorgo…come riconoscerlo?
- Seno duro, tipo sasso, e caldo. Sembra stia prendendo fuoco!
- A volte dolore. Ahia, che male! Ma perché solo un seno? 🤔 Di solito è sempre il destro a me.
- Può prendere un seno, o tutti e due, sinistro e destro. Che sfiga se ti prendono tutti e due!
- Male che pulsa, tipo tamburo. E si gonfia tutto, anche sotto l’ascella. Ma perché proprio lì? Forse i linfonodi?
Poi, mi ricordo che la mia amica Sara diceva che a lei veniva anche la febbre. Pazzesco! Devo assolutamente chiedere alla mia ostetrica se è normale sta cosa dell’ascella. Magari c’è un rimedio naturale… tipo gli impacchi di cavolo? Boh!
Perché si ostruiscono i dotti lattiferi?
Sai, a quest’ora… pensandoci… i dotti del latte, che si tappano… è una rottura di scatole, vero? Succede perché, spesso, i bimbi non svuotano bene il seno. Troppa distanza tra le poppate, pappe troppo brevi… il latte resta lì, fermo, e poi… zac! Si blocca tutto. Un inferno. A me è successo con Leonardo, il mio secondo. Ricordo ancora quella sensazione, un dolore lancinante.
- Poppate distanziate: Il problema principale è questo. Troppo tempo tra una poppata e l’altra.
- Poppate brevi: Non succhiano abbastanza a lungo. Il seno non si svuota completamente.
- Produzione eccessiva di latte: A volte è semplicemente troppo latte, e il corpo non riesce a smaltirlo.
Quest’anno, con Sofia, sto attenta. Allatto su richiesta, anche se a volte è estenuante. Ma almeno, finora, ho evitato il dramma. Speriamo bene. Devo controllare i miei appunti sul neonato…magari ci sono altri punti su cui riflettere, ma ora non ricordo. Sono stanca.
Il mio diario di allattamento di quest’anno (2024) riporta altre cause, oltre a quelle già menzionate:
- Disidratazione: Una scarsa idratazione può influenzare la composizione del latte, aumentando il rischio di ostruzioni.
- Uso di farmaci: Alcuni farmaci possono influenzare la produzione e la composizione del latte.
- Stress: Lo stress può modificare la produzione del latte e predisporre all’ostruzione dei dotti.
- Regaliatura non corretta: Se si usa un tiralatte, è importante seguire le istruzioni per una corretta rimozione del latte. Un’aspirazione troppo aggressiva può causare abrasioni e aumentare il rischio di ostruzioni.
- Indumenti troppo stretti: Possono comprimere il seno e ostacolare il flusso del latte.
Per quale motivo viene la mastite?
Mastite: cause.
- Attaccamento scorretto: Lesioni, ragadi. Infiammazione. Punto debole. Mia cugina ha sofferto.
- Infezioni: Batteri. Canale lattifero. Diagnosi precoce. Antibiotici. Importanza igiene. Ho visto casi gravi.
Aggiornamenti 2024: Studi recenti evidenziano un aumento di casi correlati a Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA). Necessità di monitoraggio costante. Prevenzione: igiene scrupolosa.
Quanti giorni dura la mastite al seno?
Sai, la mastite… è una brutta bestia. Quest’anno, con Giulia, è durato un incubo. Due giorni di inferno, sembravano una settimana.
- Arrossamento, un fuoco che mi bruciava la pelle.
- Febbre, si, ma sotto i 38,5, per fortuna. Meno male, perché il pensiero di qualcosa di peggio… mi faceva tremare.
- Il gonfiore? Un peso insopportabile, come avere due macigni attaccati al petto.
Ricordo bene, l’angoscia, le notti insonni. Allattare era un dolore lancinante.
Poi, per fortuna, è passato. Ma il ricordo… quel ricordo mi rimane attaccato, come una spina nel cuore. Anche adesso, a distanza di mesi, mi viene un brivido solo a pensarci.
- L’ingorgo, è stato tremendo. Giulia ha fatto un pianto straziante, povera piccola. Mi sono sentita inutile, impotente.
- L’ansia, la paura di non farcela, di non riuscire ad allattare…
- La stanchezza, infinita, una spossatezza che mi ha prosciugato.
Due giorni, ma un’eternità. Spero che, per te, sia diverso. Magari solo un giorno. Forza.
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