Quando l'allattamento diventa prolungato?

22 visite
Lallattamento prolungato si riferisce allallattamento al seno oltre i 24 mesi di età. Sebbene lOrganizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomandi lallattamento esclusivo per i primi sei mesi e lallattamento complementare fino ai due anni, la durata dellallattamento può variare a seconda delle esigenze individuali della madre e del bambino.
Commenti 0 mi piace

LAllattamento Prolungato: Quando si Estende Oltre i Limiti Consueti

Lallattamento al seno è universalmente riconosciuto come il metodo nutrizionale ottimale per i neonati e i bambini piccoli. Fornisce non solo un nutrimento completo e facilmente digeribile, ma rafforza anche il legame emotivo tra madre e figlio, offrendo benefici immunitari significativi. LOrganizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda un allattamento esclusivo al seno per i primi sei mesi di vita, seguito da un allattamento complementare, con lintroduzione graduale di alimenti solidi, fino al raggiungimento dei due anni o anche oltre, a seconda delle esigenze del bambino e delle preferenze della madre.

Ma cosa succede quando lallattamento si protrae oltre questo periodo? Quando si può parlare di allattamento prolungato? Generalmente, si considera allattamento prolungato quello che si estende oltre i 24 mesi di età del bambino.

La decisione di proseguire lallattamento oltre i due anni è profondamente personale e influenzata da una miriade di fattori culturali, sociali, emotivi e pratici. In alcune culture, lallattamento prolungato è una pratica comune e accettata, vista come un elemento fondamentale per la salute e il benessere del bambino. In altre, invece, può essere percepito con scetticismo o addirittura disapprovazione.

È importante sottolineare che non esistono prove scientifiche che indichino effetti negativi sullallattamento prolungato. Al contrario, alcuni studi suggeriscono che può continuare a offrire benefici significativi, tra cui un supporto immunologico continuativo, un miglioramento dello sviluppo cognitivo e un rafforzamento del legame affettivo. Il latte materno, anche dopo i due anni, continua a fornire nutrienti preziosi e anticorpi che possono proteggere il bambino da infezioni e malattie.

Tuttavia, la decisione di proseguire lallattamento prolungato deve essere presa in modo consapevole e informato, considerando le esigenze sia del bambino che della madre. È fondamentale che la madre si senta a proprio agio con la sua scelta e che abbia il supporto necessario da parte del partner, della famiglia e dei professionisti sanitari.

Inoltre, è importante monitorare lo sviluppo del bambino e assicurarsi che stia ricevendo unalimentazione equilibrata e adeguata alla sua età. Lintroduzione di alimenti solidi dovrebbe essere progressiva e diversificata, in modo da soddisfare le crescenti esigenze nutrizionali del bambino in crescita.

Infine, è cruciale che la madre si prenda cura di sé stessa, sia fisicamente che emotivamente. Lallattamento, anche se prolungato, non deve diventare un peso o una fonte di stress. È importante ascoltare il proprio corpo e concedersi il riposo e il supporto necessari.

In conclusione, lallattamento prolungato, definito come quello che si estende oltre i 24 mesi di età, è una scelta personale che deve essere valutata attentamente, considerando le esigenze individuali della madre e del bambino. Non esistono controindicazioni mediche assolute, e in molti casi può continuare a offrire benefici significativi. La chiave è prendere una decisione informata e consapevole, con il supporto adeguato da parte della famiglia e dei professionisti sanitari.

#Allattamento #Mamme #Prolungato