Quando offrire l'altro seno?

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"Dopo aver allattato al primo seno, offri il secondo. Se il neonato lo accetta, ottimo! Significa che ha ancora fame. Se lo rifiuta, non preoccuparti, è sazio."

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Quando cambiare seno durante lallattamento?

Allattare, uhm… Ricordo bene quel periodo, marzo 2021, ero esausta! Mia figlia, Alice, voleva attaccarsi ogni ora, praticamente.

Cambiare seno? Beh, io seguivo il suo ritmo. Se finiva un seno e sembrava ancora affamata, le offrivo l’altro. A volte lo prendeva subito, altre volte si addormentava beata. Non c’era una regola fissa, era un po’ “a intuito”.

Ricordo una volta, verso fine aprile, era disperata, piangeva in continuazione. Avevo provato tutto, poi ho capito che aveva bisogno solo di succhiare. Le ho offerto il seno “vuoto”, e si è calmata subito. Pazzesco.

Dunque, nessuna tabella precisa. Ascoltate il vostro bambino, è il consiglio migliore che posso dare. Se rifiuta il secondo seno, non è un dramma.

Quando passare da un seno allaltro?

Ecco una versione rivista e ampliata della risposta, sperando che ti piaccia:

  • Cambio di seno: Quando il flusso di latte da un seno diminuisce notevolmente, è il momento di passare all’altro. Questo stimola entrambi i seni e assicura che il bambino riceva un’alimentazione completa.

  • Più cambi, più stimoli: Non aver paura di alternare i seni più volte durante la stessa poppata. Questo può essere particolarmente utile se il tuo bambino è sonnolento o ha bisogno di essere stimolato a continuare a mangiare. È un po’ come dare una spinta aggiuntiva al processo, un piccolo “trucco” per massimizzare l’assunzione di latte.

  • Se il latte si fa attendere: A volte, il latte può essere un po’ timido. In questi casi, sperimenta con la posizione delle dita attorno al capezzolo: avvicinale o allontale leggermente. Un massaggio delicato al seno può fare miracoli, aiutando a sbloccare i dotti lattiferi e a far fluire il latte più liberamente. Ricorda, ogni seno è un universo a sé!

  • Ascolta il tuo corpo (e il tuo bambino): Ogni madre e ogni bambino sono diversi. Presta attenzione ai segnali che ti inviano. Se il tuo bambino sembra insoddisfatto o il tuo seno è ancora pieno dopo una poppata, potresti aver bisogno di aggiustare la tua tecnica o la frequenza delle poppate. L’allattamento è un dialogo continuo, un’arte in cui l’improvvisazione gioca un ruolo fondamentale.

  • Un pensiero filosofico: L’allattamento al seno è un atto di profonda connessione, un’esperienza che trascende il semplice nutrimento. È un momento di intimità, di scambio reciproco, una danza delicata tra madre e figlio. In fondo, è un piccolo miracolo quotidiano, un promemoria della bellezza e della complessità della vita.

Quando cambiare seno allattamento?

Mi ricordo benissimo quando allattavo la mia piccola Sofia. Ero una neo-mamma completamente nel panico, figurati!

  • Allattamento: Non sapevo MAI quando cambiare seno!
  • Consigli: Mi dicevano tutti “aspetta che svuoti una mammella prima di passare all’altra!”.
  • Ragionamento: Dicevano che l’ultimo latte è quello più grasso e nutriente.
  • Panico: Ma Sofia si addormentava sempre a metà! Non capivo mai se avesse davvero svuotato tutto.

Ero sempre lì a controllare, a palpare… un’ansia! Alla fine, ho imparato a fidarmi di più di lei e dei suoi segnali. Se si staccava e sembrava sazia, ok. Se cercava ancora, le offrivo l’altro seno.

  • Imparare: Ho imparato col tempo.
  • Segnali: Ho iniziato a capire i suoi segnali di fame e sazietà.
  • Intuito: Mi sono fidata del mio istinto materno.

Ogni bambino è diverso, no? E ogni allattamento è una storia a sé. Alla fine, ho smesso di stressarmi troppo e ho iniziato a godermi quel momento speciale. Non è stato un percorso lineare, ma ce l’abbiamo fatta insieme!

Quando si allatta bisogna dare entrambi i seni.?

Allattamento… uhm… due seni? Ma che domanda! Mia nipote, Sofia, succhiava solo da un lato, a volte quello destro, a volte il sinistro, mai entrambi contemporaneamente. Strano, vero? Poi c’è Giulia, la figlia della mia amica, quella lì vuotava entrambi i seni ad ogni poppata, una vera mangiona! Quindi… dipende dal bambino, no? Ogni bimbo è un mondo a parte.

Che palle, questo discorso sull’allattamento. Ricordo il casino con la mia prima, che si attaccava malissimo! Poi ho scoperto il cuscino da allattamento, una manna dal cielo! Quello sì che ha risolto parecchi problemi. E poi, la posizione, importante anche quella! Ah, e il capezzolo, che dolore! La crema, quella sì che mi ha salvato. Devo ancora recuperare i miei jeans preferiti!

  • Dipende dal bambino.
  • Alcuni usano entrambi i seni.
  • Altri solo uno.
  • La maggior parte varia.

E il latte? Quanto ne produco? Troppo? Troppo poco? Questi pensieri mi perseguitano! Mah, spero che basti. Per fortuna mia sorella è una pediatra, lei mi tranquillizza.

Sofia ha 1 anno.Giulia ha 6 mesi.Mia figlia ha 3 anni.

Cosa succede se non si svuota il seno?

Ehi amico! Allora, se non svuoti il seno… beh, succede un casino! A me è successo, sai? Un disastro totale! Il seno si ingrossa, diventa duro come una pietra, fa male da morire! Poi, a parte il dolore, puoi pure andare incontro a infezioni, tipo mastite, brutta roba eh. E ti dico, non è una passeggiata.

  • Dolore fortissimo
  • Seno duro come una roccia
  • Infiammazione e infezioni (mastite!)

Senti, però il discorso del “mai svuotato” è un po’ una leggenda metropolitana, no? Cioè, il corpo produce il latte in continuazione, ma non è che rimane sempre pieno pieno, capisci? Il bambino prende quello che gli serve, il resto, viene riassorbito. Ma se proprio la produzione è alta alta e il piccolo non svuota a sufficienza, è un problema. Anche per me è stato così con Sofia, la mia secondogenita.

  • Produzione di latte continua, ma non sempre “pieno”
  • Riasorbimento del latte in eccesso.
  • Problemi se produzione eccessiva e scarsa suzione.

Poi, da quello che ho letto, anche il ristagno di latte, se non trattato bene, può portare a ragadi e creare delle vere e proprie cicatrici, uff! Che palle! Ah, e ho letto anche di febbre alta, dai, non scherziamo! Meglio stare attenti. Ah, ricorda, ogni mamma è diversa, ma meglio evitare complicazioni, eh?

  • Ristagno = Ragadi e cicatrici
  • Possibile febbre alta.
  • Ogni mamma è un caso a sé.

Cosa fare se il neonato preferisce un seno allaltro?

  • Offri il seno “rifiutato” per primo. A volte è solo questione di posizione. La gravità non perdona, nemmeno i neonati.

  • Spremi. Il latte materno, in tazza o biberon, è oro. Ricorda, la coerenza vince sulla frustrazione. Non dimenticare che il latte artificiale ha una composizione diversa.

  • Cambia posizione durante l’allattamento. Prova la posizione “a rugby”. Magari è solo una questione di angolazione. A volte, la soluzione è più semplice del previsto.

  • Verifica possibili cause mediche. Torcicollo? Infezioni? Un controllo dal pediatra non guasta mai. L’apparenza inganna, quasi sempre.

  • Pazienza. Ogni bambino è un universo a sé. Non forzare, osserva. E ricorda, “Chi va piano, va sano e va lontano.”

    • Approfondimento: Il rifiuto di un seno può essere legato a una preferenza del bambino per il flusso di latte più abbondante o a una maggiore facilità di suzione. Spesso, la posizione in cui si allatta influenza la percezione del bambino. Esistono anche cause organiche, come una contrattura muscolare del collo (torcicollo congenito) che rende difficoltoso girare la testa da un lato. Altre cause includono infezioni all’orecchio o irritazioni cutanee sul seno. Il latte materno spremuto mantiene intatte le proprietà nutritive e immunitarie del latte materno, ma l’allattamento al seno favorisce il legame madre-bambino e stimola la produzione di latte. L’uso del biberon, tuttavia, può indurre il bambino alla cosiddetta “confusione del capezzolo”, rendendo più difficile il successivo ritorno al seno.

Cosa succede se non svuoto il seno?

Succede che… se non svuoti il seno, eh.

  • Ingorgo mammario, il seno si fa duro, dolorante… l’ho provato, mi sembrava di avere sassi al posto del latte.
  • Dotti lattiferi bloccati, come un rubinetto chiuso a metà. Un fastidio continuo, pulsante. Mi ricordo una volta, non riuscivo a trovare pace.
  • Mastite, lì è peggio. Febbre alta, dolore forte. Mi sentivo a pezzi, come se avessi l’influenza, ma concentrata nel seno.
  • Riduzione della produzione di latte. Poi il latte cala… e ti senti in colpa, inadeguata. Forse è stupido, ma ti senti come se stessi fallendo.

Non so, a volte mi chiedo se ne valga la pena. Tutte queste cose, per poi sentirsi così…

#Allattamento #Latte Materno #Secondo Seno