Chi è intollerante al latte può assumere farmaci con lattosio?

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Persone con intolleranza al lattosio possono assumere farmaci contenenti piccole quantità di lattosio come eccipiente, generalmente ben tollerate. La quantità di lattosio negli integratori è invece maggiore e richiede maggiore attenzione. È fondamentale consultare il medico per una valutazione personalizzata.

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Intolleranza al Lattosio e Farmaci: Quando Preoccuparsi (e Quando No)

L’intolleranza al lattosio, un disturbo sempre più diffuso, pone spesso interrogativi sulla dieta e, inevitabilmente, sull’assunzione di farmaci. Molti si chiedono: un intollerante al lattosio può assumere medicinali che lo contengono? La risposta, come spesso accade in medicina, non è un semplice “sì” o “no”, ma dipende da diversi fattori.

La presenza di lattosio nei farmaci è reale, ma fortunatamente, nella maggior parte dei casi, non rappresenta un problema significativo per chi soffre di intolleranza. Il lattosio viene spesso utilizzato come eccipiente, ovvero una sostanza inerte che aiuta a dare forma al farmaco, a facilitarne l’assorbimento o a mascherarne il sapore sgradevole. Le quantità impiegate in questo ruolo sono generalmente minime e, nella maggior parte dei casi, ben tollerate anche da individui con un’intolleranza lieve o moderata.

Immaginate il lattosio come il sale in una ricetta: una quantità minima può esaltare il sapore degli altri ingredienti senza renderla salata. Allo stesso modo, una piccola quantità di lattosio in un farmaco difficilmente scatenerà i fastidiosi sintomi tipici dell’intolleranza, come gonfiore addominale, crampi, diarrea e flatulenza.

Diverso è il discorso per gli integratori alimentari. A differenza dei farmaci, che seguono rigorose normative e controlli sulle quantità di eccipienti, gli integratori possono contenere dosi di lattosio più elevate. Questo è dovuto al fatto che il lattosio può essere utilizzato non solo come eccipiente, ma anche come ingrediente funzionale, ad esempio come prebiotico per favorire la salute intestinale. In questo caso, è cruciale leggere attentamente l’etichetta e verificare la quantità di lattosio presente. Se si è particolarmente sensibili, è preferibile optare per integratori con la dicitura “senza lattosio” o che utilizzino altri eccipienti.

Cosa fare, quindi, in caso di dubbi?

La risposta è semplice: consultare il proprio medico. Solo un professionista sanitario può valutare il grado di intolleranza al lattosio, la gravità dei sintomi e il dosaggio dei farmaci prescritti. Il medico potrà consigliare alternative senza lattosio, se disponibili, o valutare se la quantità di lattosio presente nel farmaco è tale da giustificare l’uso di enzimi di lattasi (che aiutano a digerire il lattosio) prima dell’assunzione.

In conclusione, non è necessario rinunciare automaticamente a un farmaco solo perché contiene lattosio. Nella maggior parte dei casi, le quantità sono talmente esigue da non causare problemi. Tuttavia, per evitare spiacevoli sorprese e vivere serenamente la propria condizione di intolleranza, la chiave è l’informazione e la comunicazione con il proprio medico curante. Non esitate a porre domande e a chiedere chiarimenti: la vostra salute merita la massima attenzione e una gestione consapevole.