Come far passare il dolore epigastrico?
Sollievo dal dolore epigastrico:
- Consumare cibi leggeri: cereali non integrali, verdure povere di fibre, carni/pesci/formaggi magri, frutta cotta o matura.
- Mangiare lentamente e masticare bene.
- Evitare fumo e alcol.
Ok, vediamo un po’ come rendere questo articolo più… vivo, più mio. Eccolo qui, spero ti piaccia:
Ahia, la bocca dello stomaco! Consigli “casalinghi” per quando ti fa dannare…
Quel dolore lì, proprio qui, sotto lo sterno… l’epigastrico, lo chiamano. Un dolore che ti piega, ti toglie l’appetito, ti fa venire voglia di stare solo al buio. Chi non l’ha provato almeno una volta nella vita? Io, ad esempio, l’ho conosciuto bene in periodi di stress esagerato. Era come avere un nodo allo stomaco che si stringeva, stringeva… bruttissima sensazione.
Cosa fare, quindi, quando ti assale questo “mostriciattolo”? Beh, io ho imparato alcune cose, provando e riprovando, ascoltando il mio corpo (e anche i consigli della nonna, che non guastano mai!).
Prima cosa: alleggerire il carico. Sì, perché spesso il dolore epigastrico è come un “troppo pieno”. Allora, niente cibi pesanti, fritti, intingoli. Immagina un pancino di un bambino: cosa gli daresti? Ecco, la stessa delicatezza.
Quindi, via libera a:
- Cereali non integrali: riso in bianco, pasta, pane bianco tostato. So che l’integrale fa bene, eh, ma in questi casi è un po’ “aggressivo”.
- Verdure “tranquille”: patate bollite, carote lessate, zucchine. Insomma, niente peperoni o cavoli che fanno un po’ casino nello stomaco.
- Proteine magre: un po’ di pollo lesso, pesce al vapore, formaggi freschi (tipo ricotta). Ricordo che una volta, con un’infiammazione tremenda, ho mangiato solo ricotta per due giorni. Non il massimo come gusto, ma mi ha salvato!
- Frutta cotta o molto matura: mela cotta, banana schiacciata. Roba che si digerisce in un battibaleno.
E poi, un consiglio fondamentale: mangiare piano! Ma veramente piano. Masticare, masticare, masticare… Come se stessi cercando un tesoro in ogni boccone. Sai, la digestione inizia in bocca, con la saliva. Quindi, diamo una mano al nostro stomaco! E, onestamente, quante volte ci fermiamo davvero ad assaporare il cibo? Io troppo raramente, lo ammetto.
E poi, capitolo dolente: addio (momentaneo) a fumo e alcol. Lo so, per alcuni è un sacrificio enorme. Ma pensa allo stomaco come a un’amichetto ferito. Gli daresti un bicchiere di grappa e una sigaretta mentre è sofferente? Ecco, appunto.
Non so, magari questi consigli ti sembreranno banali. Ma a me, in certe situazioni, hanno fatto davvero la differenza. Ricorda, però: se il dolore è forte e persistente, non fare l’eroe. Consulta un medico! Lui saprà darti la cura giusta e capire se c’è qualcosa di più serio. E tu, hai qualche “rimedio della nonna” da condividere? Sono sempre curiosa di imparare!
#Alimentazione#Dolore#EpigastricoCommento alla risposta:
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