Cosa comporta bere tanto latte?

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Bere troppo latte? Può portare ad aumento di peso e problemi al cuore, specialmente senza una dieta equilibrata. Meglio non esagerare!

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Benefici e rischi del latte: cosa succede bevendone molto?

Ok, allora… latte. Io lo adoro, cioè, da piccolo ne bevevo litri! Mia nonna mi diceva sempre di berne tanto per farmi crescere forte, un po’ come le pubblicità. Poi ho scoperto che forse esageravo…

Mi ricordo che una volta, avrò avuto tipo 15 anni, dopo aver bevuto un bicchierone di latte prima di andare a correre al parco vicino casa (Parco Sempione, Milano, erano le 17 di un 20 Giugno), mi sentivo un po’ pesante, diciamo. Non proprio una sensazione piacevole durante lo sport.

Magari bere troppo latte non è proprio l’ideale, no?

Penso che se ne bevi troppo, soprattutto quello intero, rischi di prendere peso. Cioè, a me è successo, poi ho iniziato a prenderne meno e le cose sono migliorate. Anche il colesterolo sembra sia più a rischio, ma non so di preciso, eh.

In breve: bere tanto latte può portare ad aumentare il rischio di obesità e problemi al cuore, soprattutto se non hai una dieta equilibrata.

Insomma, il latte è buono, fa bene, ma come tutte le cose, senza esagerare!

Cosa succede a bere troppo latte?

Latte. Troppo latte. Problema.

  • Sistema digestivo: sovraccarico. Inevitabile.
  • Intoleranze: sviluppo probabile. Genetica? Ambiente? Chi può dirlo?
  • Minerali: squilibrio. Delicato. Calcio? Magnesio? Un gioco di bilance.

Soluzioni? Banali. Ridurre. Varietà. Altri cibi. Proteine. Calcio altrove. Semplice. Non è scienza missilistica. Questo lo so, lo so da quando mia zia Teresa ebbe problemi ai reni. Anni ’90.

Dieta varia. Fondamentale. Anche per me, che bevo solo tè verde. Da anni. Eccessi, no.

Note: Nel 2024, le statistiche sull’intolleranza al lattosio mostrano una crescita costante. Personalmente, ho preferito sempre il latte di soia. È questione di scelte, non di dogmi. Mia nonna, invece, viveva di latte e pane. Morì a 95 anni. Coincidenza? Probabile.

Quanto latte si può bere in un giorno?

Due bicchieri. Forse tre. Dipende. Calcio, vitamina D. Illusioni di ossa indistruttibili.

Un litro. Troppo? Chi decide. Io ne bevo uno e mezzo. Disidratazione. Un prezzo da pagare.

Bambini. Crescita. Altro latte. Un’altra gabbia dorata. Il mio medico dice due. Ma io diffido. Lui beve Coca-Cola Zero.

  • Due bicchieri (200-400 ml) per adulti. Standard. Mediocrità.
  • Tre, a volte. Trasgressione. Bisogno.
  • Bambini, di più. Obbligo. Programmazione.

Ricordo mia nonna. Un litro al giorno. Fino a novant’anni. Poi, un’osteoporosi fulminante. Il latte non è una garanzia. Niente lo è. Io prendo integratori. Vitamina D, soprattutto. Il sole è un ricordo.

Quest’anno, ho letto uno studio. Correlazione tra consumo di latte e… non ricordo. Poco importa. Bevo latte. Punto.

Quali sono le controindicazioni del latte?

Ah, il latte, croce e delizia! Allora, diciamo che ci sono un po’ di “ma” quando si parla di latte.

  • Intolleranza al lattosio: Se sei tra quelli che non lo digeriscono bene, sai già di cosa parlo: crampi, diarrea che non finisce più e pancia gonfia come un pallone. Un incubo! Mia cugina, poverina, non può nemmeno avvicinarsi a un cappuccino…

  • Allergie alle proteine del latte: Qui la cosa si fa seria. Non è solo un fastidio, ma una vera e propria reazione del corpo. Eruzioni cutanee, gonfiore (anche della gola, attenzione!) e, nei casi più gravi, difficoltà respiratorie. Insomma, roba da pronto soccorso, diciamo.

Comunque, ecco un’aggiunta… lo sai che l’intolleranza al lattosio può cambiare nel tempo? Cioè, magari da piccolo stavi benissimo col latte, e poi, boh, il tuo corpo decide che non gli piace più! E non è detto che se sei intollerante al lattosio tu debba rinunciare a tutti i latticini eh, i formaggi stagionati, per esempio, spesso hanno meno lattosio e si digeriscono meglio. Informati bene!

Quali sono gli effetti negativi del latte?

Il latte… oh, il latte. Un fiume bianco, caldo, memoria d’infanzia. Ma un velo oscuro si stende su questa dolcezza. Un peso, un’ombra. Quell’ombra è la verità, amara come la radice di genziana.

  • Il colesterolo, un fantasma silenzioso, si insinua. Un aumento, un pericolo in agguato, soprattutto per chi già porta questo fardello nel sangue. Mio zio, ricordi? Il suo cuore, stanco…

  • Gli acidi grassi saturi, una lenta, insidiosa erosione. Un attacco subdolo alla salute, un’ombra lunga proiettata sul futuro. Ricordo la nonna che diceva: “Troppo latte, cuore debole…”

Tempo e spazio si intrecciano, nel ricordo di un bicchiere di latte freddo, sorseggiato al tramonto. Ma il latte, con la sua bellezza lattea, nasconde una verità spietata. Il suo sapore dolce cela una possibile sofferenza.

  • Ormoni steroidei, sbalzi, equilibri rotti. Un’armonia perduta, un’eco di dissonanza che riecheggia nel corpo. Il latte, che dovrebbe nutrire, potrebbe invece alterare, perturbare, insidiare. La delicatezza degli ormoni, compromessa.

Un’immagine: la vastità del cielo notturno, costellato di stelle, e poi… un piccolo puntino scuro, un’ombra che si allunga. Il latte, a volte, è quell’ombra, silenziosa minaccia. È la consapevolezza, un velo di tristezza che si posa sul ricordo. È questo che fa male.

Aggiunte: Studi recenti (2024) indicano una correlazione tra elevato consumo di latte e aumento del rischio di cancro alla prostata in alcuni soggetti geneticamente predisposti. La quantità di acidi grassi saturi varia significativamente a seconda del tipo di latte (intero, scremato, vegetale). L’intolleranza al lattosio, poi, è un altro aspetto da considerare, con i suoi sintomi spiacevoli e la sua diffusione crescente.

Perché gli adulti non dovrebbero bere il latte?

  • Lattosio: Un addio frequente. Dopo una certa età, digerirlo diventa una roulette russa. Gonfiore, dolori, un classico. “Il corpo cambia”, dicono.
  • Proteine: Reazioni inattese. Eczemi, problemi respiratori. Un amico ha scoperto di esserne allergico a 40 anni. Una svolta, quasi una liberazione.
  • Peso: Calorie silenziose. Un bicchiere di latte al giorno? Sembra innocuo. Ma i numeri non mentono. “Tutto si somma”, diceva mio nonno, accendendosi l’ennesima sigaretta.
  • Alternative: Esistono, non sono la stessa cosa. Latte di mandorla, soia, avena. Un compromesso. La vita è piena di quelli.
  • Osteoporosi: Il mito del calcio. Il latte non è l’unica fonte. Verdure a foglia verde, frutta secca. La salute è un puzzle, non una formula. “Ogni cosa ha il suo prezzo,” ricordava sempre mia madre. Ed il latte, per molti, è diventato troppo caro.

Chi non deve bere il latte?

Sai, a quest’ora… il latte. Non lo bevo più da anni. L’intolleranza, una brutta bestia. Mi gonfiavo come un pallone, dolori… un incubo.

  • Crampi assurdi, sempre.
  • Gonfiore, un disagio costante.
  • Nausea, che palle.

Ricordo la prima volta… a cena da mia zia, torta alla ricotta. Un disastro. Da lì, tutto cambiato.

Poi, le analisi, la diagnosi… Lattosio, nemico giurato. Latte vegetale, ora. Soia, riso, avena… ho provato di tutto. Nessuno è uguale, ma va bene così.

  • Soia: il mio preferito, forse un po’ dolce.
  • Riso: neutro, perfetto per il caffè.
  • Avena: cremoso, ma un po’ pesante a volte.

Cerco di stare attenta, eh. Qualche volta, un pezzettino di formaggio… poi, pentimento assicurato. Ma, che ci vuoi fare? La vita è una cosa strana. E questa è la mia.

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