Come si veste un ultras?

30 visite

Ah, labbigliamento ultras! Non è solo moda, è un codice, un modo di comunicare appartenenza. Io li vedo come dei veri e propri soldati della curva, e labbigliamento casual è la loro divisa. Cappello di cachemire o del gruppo, occhiali da sole che urlano eleganza discreta (Ray-Ban o Persol, of course!), e giubbotti che raccontano storie di trasferte e fedeltà. È un look studiato, un mix di stile e identità, che a me, devo ammetterlo, affascina un po.

Commenti 0 mi piace

Abbigliamento ultras… che roba, eh? Più che vestiti, è una corazza. Un’armatura. Un modo per dire “Sono qui, sono uno di voi”. Mi viene in mente mio cugino, tifosissimo sfegatato. Sempre in giro con quel cappellino di lana, anche d’estate, con la visiera rigorosamente dritta. Un po’ ridicolo, forse. Ma è la sua tribù, capito? I suoi colori. Come i guerrieri di una volta, con le pitture di guerra. Occhiali da sole, poi. Immancabili. Ray-Ban, Persol… quelli un po’ costosi, insomma. Che poi, a che servono allo stadio? Boh. Mistero. Però fanno figo, questo è sicuro. E il giubbotto… mamma mia, il giubbotto! Un archivio di ricordi. Toppe, spille, scritte sbiadite. Ogni segno una battaglia, una trasferta, una vittoria (o una sconfitta, che ci sta). Mi ricordo una volta, a Firenze… diluviava. E lui lì, impassibile, con il suo giubbotto fradicio. Un guerriero, dicevo. Un soldato della curva. È un’estetica particolare, lo ammetto. Non è che mi faccia impazzire, personalmente. Ma c’è qualcosa di affascinante, no? Tutta quella passione, quella dedizione… un’identità così forte. Quasi una religione, a pensarci bene. Quanti sono quelli così, oggi? Che si vestono, che cantano, che soffrono per la loro squadra? Boh, non lo so. Però a vederli così, tutti insieme, c’è qualcosa che ti prende. Che ti scuote. E forse, in fondo, un po’ li invidio anche.

#Abbigliamento #Supporter #Ultras