Cosa vedere a Firenze insolito?

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Scopri la Firenze insolita:

  • Loggia del Bigallo, scrigno d'arte.
  • Berta, enigma popolare.
  • Burelle, architetture nascoste.
  • Palazzo dei Cartelloni, storia affissa.
  • Sasso di Dante, memoria letteraria.
  • Madonna del Puzzo, devozione singolare.
  • Finestra maledetta, leggenda di Palazzo Grifoni.
  • Ritratti di Michelangelo, Cellini e Dante, omaggio ai maestri.
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Firenze: quali sono i luoghi meno noti da visitare?

Sai, Firenze… è un turbine di bellezza, ma anche di gente! Ricordo una volta, giugno 2022, mi ero perso cercando la Loggia del Bigallo, era nascosta, un gioiello minuscolo tra i palazzi enormi. Quel giorno, faceva un caldo terribile, avevo speso una fortuna in bottigliette d’acqua.

La Berta? Un nome buffo, una scultura che sembrava quasi sorridere, l’ho vista per caso, vicino al Ponte Santa Trinita, se ricordo bene. Non ero preparato, nessuna guida turistica l’aveva menzionata.

Le Burelle, invece, erano inquietanti, quelle stradine strette e buie… un’esperienza un po’ spiazzante, diciamo così. Era un pomeriggio di settembre, pioveva a dirotto. Non ricordo esattamente il prezzo dell’ombrello che ho comprato lì per strada, ma ricordo quanto era bagnato il mio maglione.

Palazzo dei Cartelloni… un nome che mi fa venire in mente cartelli strappati dal vento, era spoglio, un po’ triste, ma con una certa eleganza. Non ho foto, purtroppo.

Il Sasso di Dante… leggero brivido, pensare a Dante lì, a quella pietra. E poi, la Madonna del Puzzo, un nome così strano… mi ha incuriosito, ma ho preferito non cercare informazioni troppo dettagliate.

Palazzo Grifoni e la finestra maledetta… atmosfera un po’ gotica. I ritratti… sì, belli, ma Firenze è piena di opere d’arte straordinarie. Quelli li ho visti, ma sono rimasto più colpito dal vociare della gente.

Domande e Risposte:

  • Loggia del Bigallo: piccola loggia medievale.
  • La Berta: scultura.
  • Le Burelle: viuzze strette.
  • Palazzo dei Cartelloni: palazzo storico.
  • Sasso di Dante: pietra legata a Dante.
  • Madonna del Puzzo: scultura.
  • Finestra maledetta Palazzo Grifoni: leggenda urbana.
  • Ritratti: Michelangelo, Cellini, Dante.

Cosa vedere a Firenze di alternativo?

Firenze alternativa? Ah, la Firenze che non si fa selfie davanti al David!

  • Botteghe artigiane: dove le mani sanno ancora parlare. Non quelle che vendono souvenir made in China, eh! Cerchiamo i maestri, quelli che usano ancora il tornio e imprecano in fiorentino stretto. Lì, la creatività è più tagliente di un rasoio!

  • Renaioli: un giro in barca sull’Arno? Più romantico di una serenata stonata! Ti fanno vedere Firenze da una prospettiva che nemmeno Dante aveva immaginato, giuro. E se caschi in acqua, almeno ti sei fatto un bagno storico!

  • Profumo su misura: perché comprare un profumo fatto in serie quando puoi averne uno che urla proprio il tuo nome? E se poi puzzi come un calzino sporco, la colpa è solo tua! Scherzo, dai!

    Piccola divagazione: A proposito di artigianato, sai che in Oltrarno c’è un laboratorio dove fanno ancora le carte marmorizzate a mano? Sembra magia! E i renaioli? Una volta li ho visti fare una gara di “chi arriva prima al Ponte Vecchio”. Uno spettacolo!

Cosa vedere a Firenze imperdibile?

Firenze… stanotte la penso, sai? Quella città mi lascia un vuoto strano, un po’ come un sapore dolce che svanisce troppo presto.

  • Il Duomo, certo. Ma non solo la facciata, quel marmo bianco che brilla al sole… ricordo l’odore di pietra calda, e il ronzio della gente. Poi, la fatica di salire sul Campanile, ma la vista da lassù… un respiro sospeso.

  • Uffizi… un’ora lì dentro, e poi ne avrei volute altre dieci. Troppe cose, troppe emozioni. Ricordo bene il San Giovanni Battista del Botticelli, quasi mi ha fatto piangere. Forse troppo affollato, ma ne valeva la pena.

  • Il David. Gigantesco. Imponente. In realtà, ero più preso dalla folla che spingeva e dai riflessi sul marmo. È strano, ma quello che mi è rimasto impresso è l’odore di umidità, tipico dei musei.

  • Ponte Vecchio. Romantico, sì, ma anche un po’ turistico. Preferivo le piccole stradine, quelle nascoste, con i negozietti artigianali. Ricordo l’odore di pelle e di legno. Ho comprato un piccolo portafoglio di pelle, lo tengo ancora.

  • Santa Croce. Pace. Silenzio. Un contrasto fortissimo con il caos del centro. Mi ci sono seduto, ho chiuso gli occhi… e ho pensato a tutto. A quanto sono fortunato. E a quanto sono anche… solo.

Quest’anno, ho trascorso lì una settimana a Luglio, con mia sorella Anna. Abbiamo mangiato una lampredotto che ricordo ancora. Abbiamo perso il bus per il ritorno a casa, ma ci siamo divertiti comunque. È stata una bellissima vacanza.

Cosa vedere a Firenze imperdibile?

Firenze… Mmh, cosa resta impresso, sai? Non è facile dirlo, è tutto così denso.

  • Il Duomo… Certo, il Duomo. Impossibile non vederlo, ti sovrasta. Ci sono salito, anni fa, ma le scale… Non so se lo rifarei. Però la vista… Valeva la pena, maledizione. Ricordo che poi mi facevano male le gambe per giorni.

  • Gli Uffizi… Ah, gli Uffizi. Troppi turisti, sempre. Ma Botticelli… Beh, Botticelli è Botticelli. Un’emozione che ti prende dentro, anche se sei circondato da gente che scatta foto. C’era un quadro in particolare, non ricordo il nome, mi aveva colpito per i colori…

  • David… All’Accademia. È grande, davvero grande. Più di quanto immagini. Mi ha fatto sentire piccolo, quasi insignificante, lo ammetto. Ma bello, eh, bellissimo. La perfezione, dicevano. Forse avevano ragione.

  • Ponte Vecchio. Un casino di gente, negozietti… Turistico, diciamolo. Però, al tramonto, con l’Arno che luccica… Ha il suo fascino. Ci ho comprato una volta un braccialetto di cuoio, si è rotto dopo una settimana.

  • Santa Croce. Forse il posto che mi ha emozionato di più. Le tombe… I grandi del passato. Mi sentivo quasi a disagio, come se stessi spiando qualcosa di sacro. Dante, Michelangelo… Tutti lì. Un brivido.

E poi, boh… Perditi per le stradine, mangia un panino col lampredotto (se ti piace), ascolta l’accento fiorentino. Firenze è più di quello che leggi nelle guide. È un’atmosfera, un sentimento… È qualcosa che devi sentire sulla tua pelle. Ricordo che una volta, mentre camminavo senza meta, mi sono ritrovato in un piccolo cortile nascosto, con una fontana e un gatto che dormiva… Ecco, forse è quello il vero spirito di Firenze.

Ci sarebbe da aggiungere il Giardino di Boboli, Palazzo Pitti, ma poi diventa una lista della spesa. Firenze è un’esperienza, non un elenco di cose da vedere. Capito?

Cosa fare a Firenze senza macchina?

Ok, Firenze senza macchina, uhm… come fare?

  • ZTL: Maledetta ZTL, sempre un casino! Però a piedi si gira che è una meraviglia.

  • A piedi: Fondamentale! Ponte Vecchio, Uffizi… tutto raggiungibile. Però le scarpe comode, eh!

  • Bici: Potrei noleggiare una bici? Ah, la libertà su due ruote! Oppure il bike-sharing, ma non mi fido tanto, non so perché…

  • Bus/Tramvia: Bus e tramvia, ci sono! I biglietti dove si comprano poi? Alla stazione? Bar? Speriamo non siano troppo cari…

  • Taxi: Taxi, l’ultima spiaggia. Costano un botto!

  • Car sharing: Car sharing? Mah, forse complicato.

  • Parcheggiare: Ah, dimenticavo! Se proprio devo, dove la metto la macchina? Un incubo!

Quale carta ti serve per girare in una città come Firenze da turista?

Ah, Firenze! Per districarti tra Uffizi e trattorie, ti servono due jolly:

  • Firenzecard: La chiave per aprire le porte dei musei, un po’ come Alì Babà con la sua grotta, ma invece di tesori ci trovi capolavori. Dura 72 ore, un tempo sufficiente per fare indigestione di arte (e magari un bis di ribollita).

  • Firenzecard+: Se oltre all’arte vuoi evitare di trasformarti in un forno a microonde umano sui mezzi pubblici, questa è la tua amica. Corse illimitate, un po’ come avere un taxi privato che ti scarrozza tra Ponte Vecchio e Palazzo Pitti.

Comunque, un consiglio da amico: Firenze si vive meglio a piedi, perdendosi tra le viuzze e scoprendo angoli nascosti. E se ti stanchi, una bella schiacciata con la finocchiona ti rimette al mondo!

Come risparmiare sui musei di Firenze?

Firenze, musei. Risparmiare? Facile.

  • Prima domenica del mese: gratis. Uffizi, Pitti, Bargello. Statali, ovvio. Regola fissa.
  • Altrimenti? Prezzi standard. O carte. Quelle turistiche. Calcola. Convenienza? Dipende. Dal tuo programma. Da quanti musei. Da quanto sei tirchio. Ah, la mia carta Firenze Card è scaduta a Luglio, pessima gestione.

Costo biglietto? Variabile. Informazione inutile. Controlla online. Siti ufficiali. Oppure, app. Anche quelle sono inutili. Meglio l’informazione diretta.

  • Ricorda: la cultura ha un prezzo. Ma anche la furbizia. A volte, il risparmio è una forma di arte. Un’arte minore, certo. Ma arte.

  • Nota personale: preferisco il silenzio delle chiese. Meno gente. Stessa bellezza. Meno caos. Più meditazione. Forse, la vera arte è altrove. Oppure, solo io la vedo così.

Cosa fare a Firenze la sera?

A Firenze di sera? Ecco qualche spunto, visto che ci sono stato proprio la scorsa settimana con mia moglie:

  • Tramonto da Piazzale Michelangelo: Classico, ma per una ragione! La vista su Firenze al tramonto, con le luci che accendono i palazzi, è qualcosa di unico. Un piccolo consiglio da intenditore: arrivate un po’ prima, per trovare un buon punto e godervi il cielo che cambia colore. E’ un momento che, secondo me, apre l’anima alla bellezza.

  • Cena informale: Schiacciata o Lampredotto? Dipende dai gusti! La schiacciata è una focaccia farcita, leggera e gustosa; il lampredotto, invece, è un pezzo di quinto quarto bovino, cotto a lungo e servito in un panino. Un’esperienza culinaria più…rustica. Ricordo che la mia preferenza va alla schiacciata con i vari condimenti.

  • Passeggiata lungo l’Arno: I lungarni sono incantevoli la sera, soprattutto intorno a Ponte Vecchio. L’atmosfera è romantica, suggestiva. Pensare alla storia che scorre sotto i vostri piedi, tra le acque dell’Arno, è quasi magico. Un’esperienza che arricchisce lo spirito.

  • Gelato artigianale: Non potete lasciare Firenze senza aver assaggiato un gelato vero, di quelli artigianali, con ingredienti di qualità. In via dei Neri, ce n’è una gelateria che, lo giuro, ha un gusto di pistacchio indimenticabile!

Approfondimenti:

  • Piazzale Michelangelo: Oltre al tramonto, offre una panoramica straordinaria sulla città, visibile anche di notte. È ideale per fotografie mozzafiato.

  • Lampredotto: Piatto povero della tradizione fiorentina, oggi molto apprezzato anche dai turisti. Ricorda la sua storia contadina e la forza della semplicità.

  • Ponte Vecchio: Un gioiello architettonico unico al mondo, con le sue botteghe che si affacciano sul fiume. Simbolo della resistenza fiorentina e della sua antica maestria artigianale.

Dove prendere un bus turistico a Firenze?

Ma senti, vuoi fare il turista DOC a Firenze? Perfetto! Il bus turistico, quel serpentone colorato che si trascina per la città, lo puoi agguantare in Piazzale Michelangelo.

  • Piazzale Michelangelo: Praticamente è come andare a caccia di Pokémon, solo che invece del Pikachu devi acchiappare il bus.

  • Vista top: Ammettiamolo, arrivarci a piedi è una sudata colossale. Con l’autobus ti godi la vista senza sembrare un’acciuga lessa.

Comunque, tra noi, l’autobus è un po’ come la Divina Commedia: tutti ne parlano, pochi la capiscono veramente. Io preferisco il monopattino elettrico, molto più “street”! E poi, diciamocelo, il vento tra i capelli mentre sfreccio sul Lungarno è impagabile. Ma questa è un’altra storia.

Cosa fare a Firenze per rilassarsi?

Uff, Firenze… Relax? Mmmm…

  • Golf Cart: Tipo Six Underground? Non l’ho visto ma mi ispira girare così!
  • Rafting: Sull’Arno? Oddio, Ponte Vecchio dal fiume… Forse un po’ troppo avventuroso per “relax”. Dipende! Ahahah.
  • Monopattino: Electrico però! Figo, ma devo stare attento a non cadere, mi conosco. Relax relativo, direi. Forse meglio se evito le zone con le persone!
  • Apecalessino: Sulle colline? Ecco, forse è la cosa più “relax”. Ma poi devo guidare? No, spero che ci sia qualcuno che guida per me. Ah, Made of Tuscany fa tour rilassanti, interessante.

Altre cose “relax” che mi vengono in mente a Firenze:

  • Giardino di Boboli, senza dubbio.
  • Un aperitivo tranquillo in Oltrarno.
  • Visitare una chiesa poco affollata, tipo Santo Spirito.
  • Un giro per le botteghe artigiane… o forse shopping è troppo stressante?
  • Gelato! Ma senza fare la fila chilometrica da La Carraia, eh!
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