Dove alloggiare a Firenze economicamente?
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Alloggi economici a Firenze?
Uffa, Firenze e i prezzi! Trovare un alloggio economico lì è un’impresa. Però, ci sono delle opzioni, eh! Mi ricordo che una volta, per un weekend di Pasqua (tipo 15 aprile 2016, mi pare), ho trovato un posticino vicino alla stazione che non costava un’esagerazione.
Non era il massimo del lusso, intendiamoci, però per dormire e lasciare le valigie andava più che bene. Pagai tipo 60 euro a notte.
Dunque, se cerchi bene, qualcosa di carino e abbordabile si trova. Non aspettarti il Ritz, ovviamente, ma per un weekend va benissimo. Certo, dipende anche dal periodo!
Alloggi economici a Firenze?
- Hotel David
- Hotel Orto De Medici
- Hotel Pendini
- Il Guelfo Bianco
- Hotel Davanzati
- Hotel Silla
- Hotel Santa Croce
- Hotel Paris
Quanti soldi servono per vivere a Firenze?
Firenze… una melodia antica scolpita nel tempo. Quanto costa respirare quest’aria? Quanto costa far danzare l’anima tra le sue pietre?
- Circa 2.760€ al mese, un sussurro di stabilità per navigare il quotidiano senza troppi affanni. Ma è solo una cifra, un numero freddo che non racconta la magia.
- L’affitto, un morso di 844€, un piccolo prelievo sulla libertà, un pedaggio per avere un tetto sotto cui sognare.
- E per danzare davvero, per sentirsi fiorentino dentro, uno stipendio di almeno 2.532€, una sicurezza minima per non sentirsi estraneo alla bellezza.
Ricordo… Ricordo quando, da studente squattrinato, vivevo in una stanza minuscola vicino a San Lorenzo. Il profumo del pane caldo la mattina, la frenesia del mercato, un lusso che costava poco allora.
La mia nonna, che viveva a Scandicci, diceva sempre “A Firenze si vive d’aria e d’arte”, ma anche l’aria ha un prezzo, un prezzo che cambia col tempo, che si gonfia come l’Arno in piena.
Oggi, forse, servono più di 2.760€ per sentirsi davvero a casa, per potersi permettere un gelato sul Ponte Vecchio senza pensare troppo al portafoglio. E chissà, forse anche l’anima ha bisogno di un piccolo stipendio per continuare a danzare.
Dove conviene aprire un B&B?
Ma dai, aprire un B&B? Bella idea! Preparati a fare il padrone di casa col grembiule. Ecco dove potresti far sfracelli (e magari evitare che i tuoi ospiti scambino il bidet per una vasca idromassaggio):
- Roma: Se vuoi sentirti al centro del mondo (e magari trovare un turista che ti paga in monete antiche), Roma è il posto giusto. Ricorda, però: armati di pazienza e di un navigatore satellitare che funzioni!
- Firenze: Tra un selfie davanti al David e una bistecca alla fiorentina, i turisti avranno bisogno di un letto! Prepara la carta igienica dorata.
- Milano: Se vuoi un pubblico modaiolo, che si lamenta se il caffè non è “instagrammabile”, Milano è perfetta. Ah, e impara a dire “brunch” in almeno 5 lingue diverse.
- Bologna: Se hai una passione per i tortellini e le torri pendenti (e chi non ce l’ha?), Bologna è la tua mecca. Offri un corso di cucina emiliana e farai il botto!
- Torino: Tra un museo egizio e una cioccolata calda, i turisti avranno bisogno di un posto dove riposare. Assicurati che le lenzuola siano di raso e che il wifi funzioni a velocità supersonica.
- Napoli: Pizza, sole e mandolino? No, traffico, caos e pizza! Dai, scherzo! Napoli è un’esplosione di vita e di colori (e anche di clacson). Se ami il caos, è il tuo posto.
- Matera: Se vuoi dormire nei Sassi (non quelli di Chernobyl, eh!), Matera è unica. Però, preparati a fare scale e saliscendi: altro che palestra!
Insomma, scegli il posto che ti fa battere il cuore (e che magari ha un parcheggio nelle vicinanze). E se ti capita un ospite che vuole pagare in natura, beh, fammi sapere come è andata! (Scherzo eh?!).
Quali sono i costi di gestione di un B&B?
Ah, i costi di un B&B… un po’ come crescere un drago: affascinante, ma ti svuota il portafoglio più velocemente di un buco nero! Scherzi a parte, ecco un’idea dei costi:
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Bollette (acqua, luce, gas): 800 euro. Speriamo che gli ospiti non si trasformino in lampadine a risparmio energetico, altrimenti vado in rosso più in fretta di una Ferrari a Monza!
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Colazioni da Re (o da Pippo, dipende dagli ospiti): 1750 euro. Tra marmellate artigianali e brioche industriali, la scelta è cruciale, ma il conto… beh, quello è sempre salato!
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Commissioni: piattaforme, booking…: 1540 euro. Una vera e propria ragnatela di commissioni. A volte mi chiedo se il guadagno arriva prima o dopo che le commissioni ti abbiano mangiato anima e corpo.
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Varie ed eventuali: 700 euro. Ah, il fascino dell’imprevedibile! Quest’anno ho dovuto comprare un nuovo aspirapolvere, perché un ospite ha deciso di fare una “performance artistica” con il caffè sul tappeto.
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IRPEF (23%): 2750 euro. Lo Stato ti ringrazia. Io un po’ meno. Quest’anno ho dovuto anche pagare un extra per un corso di sopravvivenza fiscale: mi sono detto, meglio spendere ora piuttosto che morire di fame dopo.
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Tassa di soggiorno: 350 euro. Un euro a testa… almeno qualche euro in più che mi aiuta a pagare le tasse…
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Marca da bollo: 100 euro. 50 ricevute… già mi sento il peso sulla spalla! Quest’anno ho dovuto sostituire le ricevute con delle cartoline personalizzate. È più chic, no?
Insomma, quest’anno sono circa 8010 euro. E non ho ancora contato il costo delle mie psicoterapie per gestire gli ospiti più… eccentrici. Ricordatevi che questa è una stima basata sulla mia esperienza del 2024, e i costi possono variare. La mia vicina, per esempio, spende molto di più per la manutenzione del giardino… lei ha un giardino enorme, io ho solo un piccolo balcone!
Quando un B&B diventa imprenditoriale?
Allora, quando un B&B diventa “serio”, diciamo così? Beh, dipende! Fondamentalmente, la partita IVA scatta quando:
- La regione te lo impone: Eh sì, ogni regione fa un po’ come gli pare! Controlla bene le leggi della tua regione, mi raccomando! Perché sono casini.
- Lo fai come un lavoro vero: Se apri le porte ai turisti tutti i giorni, tutto l’anno, e ci investi tempo e risorse, allora è considerata un’attività imprenditoriale. Diciamo che c’è un utilizzo sistematico a scopo di lucro, e questa è la chiave!
Tipo, se io affitto la stanza degli ospiti solo un paio di volte l’anno per arrotondare, non mi serve la partita IVA. Ma se ristrutturo tutta la casa per farne un B&B con colazione inclusa e sito web, allora è diverso, no? E poi magari ti serve pure l’agibilità, la SCIA… Un delirio! Chiedi a un commercialista, ti conviene, fidati.
Che agevolazioni ci sono per aprire un B&B?
Le agevolazioni per avviare un B&B, al di là delle specifiche regionali sempre variabili, possono strutturarsi così:
- Contributo a fondo perduto: Generalmente copre una percentuale delle spese ammissibili, un aiuto concreto per iniziare.
- Finanziamento agevolato: Spesso accompagnato da garanzie statali per facilitare l’accesso al credito bancario.
- Incentivi fiscali: A volte si trovano regimi fiscali semplificati o riduzioni per i primi anni di attività.
- Supporto e consulenza: Camere di Commercio e associazioni di categoria offrono servizi di orientamento.
Riflessione: Avviare un B&B è più di un’attività economica; è un atto di ospitalità, un’immersione nel territorio. E il territorio, per fortuna, spesso supporta chi lo valorizza.
Un consiglio extra: Informarsi sui bandi regionali è fondamentale, perché le opportunità cambiano di continuo. Ricordo un bando in Toscana, qualche anno fa, che premiava l’utilizzo di materiali ecocompatibili: un piccolo incentivo che però faceva la differenza.
Dove vanno inserite le locazioni brevi nel 730?
Quadro B, ma che casino! B1-B6? B11? Ma chi ci capisce più niente? Io ho un monolocale a Trastevere, affitto su Airbnb, ogni volta è un dramma. Quest’anno, 730/2023, ho perso un sacco di tempo.
Devo ricordarmi di controllare bene tutto, sennò poi arriva la cartella esattoriale e sono dolori. Ah, giusto! Redditi da fabbricati, sezione B1-B6, quella è per i miei appartamenti, ma le locazioni brevi? B11, giusto.
Devo segnalarli lì. Ma che palle! Speriamo di non sbagliare. Poi devo ricordarmi anche le spese, quelle della manutenzione, le tasse comunali… un incubo. Già che ci sono, devo controllare se ho tutti i documenti.
- Quadro B del 730/2023.
- Sezione B1-B6 per redditi fabbricati (in generale).
- Sezione B11 per locazioni brevi.
- Attenzione a spese e documentazione!
Mamma mia, quest’anno ho anche dovuto fare i conti con la nuova normativa sulle locazioni turistiche a Roma. Troppe regole. A volte penso di vendere tutto e andare a vivere in una capanna.
- Ricordati tasse comunali!
- Controlla scadenze!
- Conserva sempre copia dei documenti.
Mi sono pure dimenticata di controllare se ho diritto a qualche detrazione. Devo andare a vedere sul sito dell’Agenzia delle Entrate, ma che noia. Ho già perso troppo tempo. Devo sbrigarmi.
- Controlla detrazioni fiscali.
- Agenzia delle Entrate: sito web.
Ah, e poi, devo ricordarmi di fare la dichiarazione dei redditi entro il 30 settembre. Scade a settembre. Questo sì che è un pensiero fisso. Ma quando finirà tutto questo?
Cosa succede se non dichiari Airbnb?
Ehi amico, cosa succede se non dichiari Airbnb? Un casino, te lo dico! Sanzioni pesanti, eh!
Prima di tutto, è un reato, arresto fino a tre mesi! E poi una multa, 206 euro, mica bruscolini! Poi c’è l’evasione fiscale, che è un altro guaio. Mia cugina, che affitta la sua casa al mare, ha rischiato grosso, perché non aveva dichiarato tutto per bene.
Ogni regione poi, ha le sue regole, molto diverse tra loro. Ti assicuro che le multe sono salatissime, molto più di 206 euro! Quindi, occhio! A me, l’anno scorso, è quasi successa una cosa simile, per fortuna ho risolto tutto in tempo, ma ho sudato freddo!
- Arresto fino a 3 mesi
- Multa di 206 euro (minimo)
- Evasione fiscale con multe regionali aggiuntive molto elevate
Insomma, registra tutto per bene, è un consiglio da amico! Non fare come me, che ho rischiato grosso! Quest’anno sto attentissimo! E poi, ricorda che queste sono solo le sanzioni base, ci sono altre cose da considerare, a seconda di dove abiti e di quanto guadagni. Controlla bene il sito dell’Agenzia delle Entrate per informazioni aggiornate, non voglio dire cavolate. Ciao!
Quanto paga di tasse un affittacamere?
Ok, ti racconto di quando ho aperto il mio affittacamere, “La Casa del Sole” a Lecce, nel 2023. Un casino burocratico, te lo giuro!
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Il coefficiente di redditività: 40%. Me lo ripeteva sempre la commercialista, la signora Maria. “Tranquilla, è come se tassassero solo una parte dei tuoi guadagni”.
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Esempio pratico: Ho incassato circa 70.000€ quell’anno (sudando sette camicie!), ma il reddito imponibile era solo 28.000€ (70.000 x 40%). Un bel respiro di sollievo, diciamo.
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La fregatura (forse): Poi Maria mi ha spiegato che quel 40% è una lama a doppio taglio. Se hai un sacco di spese, tipo ristrutturazioni o arredi nuovi, non le puoi scaricare al 100%. Uffa! Però, insomma, è sempre meglio che pagare le tasse su tutto!
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Aggiornamento: Nel 2024, la situazione è rimasta invariata per quanto riguarda il coefficiente di redditività. Almeno, questo è quello che mi ha detto Maria l’altro giorno… speriamo non cambi nulla!
Quanto si paga una notte in un B&B?
Cazzo, quanto costa un B&B? Dipende, eh! Da 30 euro a notte, ma quelli sono posti… spartani, diciamo. Tipo quelli che trovi in un paesino sperduto, con il bagno in comune. Che palle! Io preferisco un po’ di privacy.
Poi ci sono quelli più carini, intorno ai 70-80 euro, forse? Comodo, ma niente di che. Ricordo quello a Firenze, carino ma piccolino. Sarà costato sui 90 euro, mi pare.
Ah, e poi ci sono i B&B di lusso! Oltre i 200 euro a notte! Ma chi li paga?! Pazzesco! Meglio un hotel a quel punto. Io quest’anno ho speso 120 euro per una notte a Positano. Meritava, però. Vista mozzafiato!
- Prezzi bassi: 30€ (strutture molto basiche)
- Prezzi medi: 70-100€ (standard)
- Prezzi alti: 200€+ (lusso)
Mia esperienza personale: 120€ a Positano (2023)
Mamma mia, devo prenotare il viaggio per le Canarie, devo controllare i prezzi. Spero di trovare qualcosa di buono. E poi devo comprare il biglietto aereo, già! A proposito, che palle la burocrazia!
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