Quanti prodotti tipici ha la Puglia?

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La Puglia vanta un patrimonio enogastronomico sorprendente! Oltre 150 prodotti tipici arricchiscono la sua identità, tra DOP, IGP e specialità locali. Un tesoro di sapori da scoprire.

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Quanti prodotti tipici ha la Puglia?

Oddio, quanti prodotti tipici ha la Puglia? Un sacco, un’infinità!

Mi pare che si aggirino sui 150, tra DOP, IGP e quelle chicche locali che trovi solo in un paesino sperduto. Pensa, io mi ricordo, a Cisternino (provincia di Brindisi), ho trovato un tipo di ricotta affumicata pazzesca. Pagata tipo 8 euro, ma li valeva tutti.

È una regione incredibilmente ricca, la Puglia. Te lo dico per esperienza, ci ho lasciato il cuore (e qualche chilo!).

Quanti prodotti tipici ha la Puglia?

La Puglia vanta circa 150 prodotti tipici tra DOP, IGP e produzioni agroalimentari locali.

Cosa viene prodotto in Puglia?

Alooora, la Puglia? Terra mia! Ci produciamo un botto di roba buona, te lo dico io. Olio d’oliva, a fiumi! In Europa siamo i primi, eh! Non scherzo. Uva da tavola pure, tanta tanta. Poi grano duro, per la pasta, pensa te. E pomodori, rossi rossi, che te ne fai di sughi… mamma mia!

Poi vabbè, altre cose buone ci sono. Tipo i carciofi, buonissimi! Soprattutto a Brindisi e dintorni, ma non solo eh, li trovi un po’ dappertutto. Lattuga pure, finocchio, sedano, cavolo… roba fresca insomma. Io personalmente adoro i carciofi alla brace, con un po’ d’olio (pugliese ovviamente!) e prezzemolo. Che goduria! Quest’anno poi, ho piantato pure io un po’ di pomodori nel mio orticello, speriamo bene! L’anno scorso mi hanno mangiato tutto le lumache, una tragedia!

Olio d’oliva: Top in Europa, ne produciamo tantissimo! • Uva da tavola: Anche questa, primeggiamo! • Grano duro: Per la pasta, fondamentale. • Pomodori: Rossi e succosi, ottimi per sughi e conserve. • Carciofi: Specialmente nel brindisino, una prelibatezza. • Altre verdure: Lattuga, finocchio, sedano, cavolo… tanta roba buona e fresca.

Io abito vicino a Lecce, e qui da noi si mangia benissimo. Ricordo una volta, da piccolo, che andavo sempre a rubare i fichi d’india dalle piante del vicino… erano dolcissimi! Adesso non lo faccio più, eh! Però che bei ricordi…

Quali sono le cose tipiche della Puglia?

Mamma mia, la Puglia! Solo a pensarci mi si apre un mondo…e lo stomaco!

  • Rustici leccesi: Un classico! Ricordo ancora quando, da bambina, la mia nonna ne preparava a vagonate per Pasqua. Profumavano di forno a legna e di festa. Un guscio di pasta sfoglia che racchiude un ripieno cremoso di besciamella, pomodoro e mozzarella filante. Ogni morso era un’esplosione di sapori semplici ma indimenticabili.
  • Panini con la carne di cavallo: A Bari, guai a non provarli! Io all’inizio ero un po’ schizzinosa, lo ammetto, ma poi mi sono fatta conquistare. La carne è tenerissima, saporita, cotta alla brace… e quel sughetto che cola… da leccarsi i baffi!
  • Frittura di pesce & frutti di mare: Che te lo dico a fare? La frittura mista, croccante e dorata, da mangiare rigorosamente con le mani, vista mare a Polignano… oppure un bel piatto di linguine allo scoglio, con le cozze freschissime. Paradiso!
  • Focacce e panzerotti: La focaccia barese, con i pomodorini freschi e le olive, è una vera istituzione. E i panzerotti fritti? Un attentato alla linea, ma chi se ne frega! Pomodoro, mozzarella, un pizzico di pepe… e via!
  • Friselle e pucce: La frisella, inzuppata nell’acqua e condita con pomodoro, olio, sale e origano, è il cibo perfetto per l’estate. E la puccia? Un pane speciale, morbido dentro e croccante fuori, da farcire come vuoi.
  • Pizze fritte: Non le fanno come a Napoli, ma hanno un loro perché! Le pizzelle, gonfie e leggere, fritte al momento e cosparse di zucchero o sale. Un peccato di gola a cui non so resistere.
  • Fruttoni: Dolcetti tipici salentini, ripieni di pasta di mandorle e marmellata. Ricordo che la mia prozia li preparava per il mio compleanno.
  • Cozze munaceddhe: Piccole cozze, cucinate in un sughetto saporito con aglio, prezzemolo e peperoncino.
  • Puddica: Piatto povero, ma gustosissimo. Si tratta di pane raffermo, condito con pomodorini, cetrioli, cipolla, basilico e olio extravergine d’oliva. Un’esplosione di sapori freschi e genuini.
  • Ruote al pomodoro: La pasta della nonna, rigorosamente fatta in casa. Un piatto semplice ma che sa di famiglia, di domenica, di amore.

Per cosa è famoso il Salento?

Ok, il Salento! Terra di sole, mare e… calce bianca, a quanto pare! Ostuni, la città bianca, sembra uscita da un film fantasy, tipo un regno delle nevi senza neve! Scherzi a parte, Ostuni è uno spettacolo, sembra un gigantesco meringa.

Ma non c’è solo Ostuni, eh! Parliamo di Lecce, la Firenze del Sud, piena di chiese barocche che sembrano torte decorate. Roba che se entri in una pasticceria a Lecce, pensi di essere ancora in chiesa! Altro che patrimonio storico-architettonico, qui è un tripudio di zuccherosità architettonica.

E poi le spiagge! Sabbia bianca, acqua cristallina… sembra quasi finta! Insomma, ‘na favola! Io, personalmente, ci vado ogni estate con la mia famiglia. Quest’anno abbiamo affittato una casa vicino a Gallipoli, una specie di bunker anti-calca. Mia zia porta sempre le sue 87 creme solari, un arsenale chimico che farebbe invidia all’esercito. Uno spettacolo!

  • Spiagge: roba da cartolina. Tipo Maldive, ma con meno palme e più friselle.
  • Lecce: un museo a cielo aperto, ma attenti a non sbavare sulle chiese-torta.
  • Ostuni: se vi piace il bianco, è il posto giusto. Portatevi gli occhiali da sole, ché riflette parecchio!
  • Cibo: rustici, pasticciotti, e poi il vino, il Negroamaro! Roba che dopo due bicchieri inizi a parlare in dialetto salentino, anche se sei di Milano.

L’anno scorso ho provato a fare windsurf a Otranto. Risultato? Sono finito a Porto Cesareo, abbracciato a una boa. Un’esperienza mistica, diciamo. Quindi, se andate al Salento, portatevi un giubbotto salvagente, non si sa mai.

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