Quanto fattura il rossopomodoro?
"Rossopomodoro, con un'esperienza ventennale, ha generato un fatturato di circa 130 milioni di euro nel 2019. Sebeto Spa, proprietaria del marchio, gestisce direttamente punti vendita e franchising, specializzandosi in servizi di ristorazione."
Quanto fatturato ha il Rossopomodoro?
Uhmm, il fatturato di Rossopomodoro? Ricordo di aver letto qualcosa, ma non ho la cifra precisa a mente. Era intorno ai 130 milioni di euro nel 2019, credo. Leggevo un articolo online, ma non ricordo il sito, devo ammetterlo.
Mi sembrava una cifra enorme, pensando ai pochi ristoranti che conosco direttamente, a Napoli soprattutto. Ricordo, ad esempio, quel Rossopomodoro vicino alla stazione di Napoli Centrale, sempre affollato, sempre un via vai di gente.
La Sebeto Spa, se non sbaglio, gestisce tutto, dai franchising alla gestione diretta. Ho un’amica che ha provato ad aprire un franchising, ma ha mollato, la burocrazia era un incubo!
Ecco, insomma, 130 milioni nel 2019. Magari ora è cambiato, considerando la pandemia e tutto. Non so dirti di più, mi spiace. Magari posso cercare online se trovo qualcosa di più preciso.
Domande e Risposte (per Google):
- Fatturato Rossopomodoro 2019: Circa 130 milioni di euro.
Chi è il proprietario di Rossopomodoro?
Franco Manna è il proprietario di Rossopomodoro. Punto.
Un dettaglio interessante, a mio avviso, è la connessione tra la sua attività e il riconoscimento UNESCO dell’arte dei pizzaiuoli napoletani. Insomma, una bella soddisfazione per chi, come lui, opera nel settore. Ci fa riflettere sul peso della tradizione e sul suo valore economico.
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L’impatto del riconoscimento UNESCO: L’iscrizione nel Patrimonio Immateriale dell’Umanità ha sicuramente un impatto positivo sull’immagine di Rossopomodoro e, più in generale, sul settore della pizza napoletana di qualità. Questo ha implicazioni significative sul marketing e sulla percezione del brand.
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La tradizione e l’innovazione: Il successo di Rossopomodoro, immagino, risiede nella capacità di coniugare la tradizione della pizza napoletana con un approccio imprenditoriale moderno e attento all’innovazione, magari nella gestione, nella logistica o nell’offerta. Un bell’esempio di equilibrio tra passato e futuro.
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Il ruolo dell’imprenditore: Franco Manna, a quanto pare, incarna perfettamente la figura dell’imprenditore capace di valorizzare le proprie radici culturali. Una storia di successo che merita di essere analizzata nel dettaglio. Ricorda un po’ la storia di mio zio, che ha fatto fortuna con i vini pugliesi…
Quest’anno, a quanto ne so, Rossopomodoro ha continuato a espandersi, aprendo nuovi locali. Un successo meritato, considerando il contesto di mercato attuale. A me la pizza di Rossopomodoro piace abbastanza, anche se preferisco quella di un piccolo fornaio nel mio quartiere.
Ulteriori informazioni: Per approfondire, si consiglia di consultare il sito ufficiale di Rossopomodoro e le relative notizie di stampa. L’analisi del bilancio aziendale, se disponibile, potrebbe fornire ulteriori dati sul successo dell’azienda.
Quanto guadagna un pizzaiolo da Rossopomodoro?
Ok, allora… Rossopomodoro, mmm… pizza buona lì, però quanto prendono i pizzaioli?
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€1.541 al mese, dice… Un pizzaiolo? Mmm, beh, non male dai.
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9% sopra la media nazionale… Ma la media nazionale di cosa poi? Dei pizzaioli o di tutti i lavori? Boh!
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Un mio amico lavorava in una pizzeria, prendeva tipo 1.300 forse… Ma faceva un sacco di ore, eh! Faceva sempre orario extra.
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Comunque, 1.500 da Rossopomodoro… ci sta, dai. Dipende poi da quante pizze fai, se sei bravo, se ti danno mance, no?
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Eh, magari se fossi stato più bravo a fare la pizza invece che studiare lettere antiche… chi lo sa!
Quanti dipendenti ha Rossopomodoro?
Cavolo, questa domanda mi ha spiazzato! Non lo so, il numero di dipendenti di Rossopomodoro. Ci sono passato mille volte, quel posto vicino a Piazza Navona, a Roma, l’estate scorsa. Ricordo l’odore di basilico e pomodoro, un casino di gente, e camerieri che correvano come matti. Un caos organizzato, diciamo. Ma quanti fossero, boh! Non ci ho mai fatto caso. Ero lì per mangiare, per godermi la vacanza, non per fare un censimento del personale.
Magari sul sito c’è qualcosa, ma dubito. Queste grandi catene, a volte sono un po’ riservate su queste informazioni. Chissà perché. Sarà una strategia aziendale o magari proprio non lo tengono aggiornato. Comunque, l’esperienza è stata bellissima, pizza buonissima, birra ghiacciata, atmosfera fantastica. E basta, non mi ricordo altro. Un gran caldo quell’estate, ricordo che sudavo anche solo camminando.
- Location: vicino a Piazza Navona, Roma
- Periodo: Estate 2023
- Emozioni: Calore, fame, piacere, confusione (per la gente), stupore per la rapidità dei camerieri.
- Pensieri: Invidia per la loro velocità e professionalità, invidia per chi lavora li.
Ecco, spero di esserti stato utile, però sul numero preciso di dipendenti…niente da fare! Mi spiace!
Quanti ristoranti Rossopomodoro ci sono in Italia?
142 Rossopomodoro in Italia? Mah, chissà se è vero… oggi ho mangiato una pizza margherita, era buona, ma non come quella di Rossopomodoro, quella è una vera bomba! Dove sarà il più vicino a casa mia? Devo controllare il sito, ma sono pigra stasera, guarderò domani. Forse ne apro uno io, un Rossopomodoro, ma in miniatura! Solo pizze e birre artigianali, un localino piccolo, intimo… e poi, quanto costa l’affitto? Troppo costoso, forse. Mmmh, pizza… oggi era un po’ troppo salata, devo ricordarmi di dire al pizzaiolo. Ah, Rossopomodoro… ieri ho visto una pubblicità, ma quanti sono veramente? 142? Un sacco! Quasi uno per ogni comune, no, scherzo! Comunque, 142… deve essere un bel fatturato! Magari un giorno lavorerò per loro.
- 142 ristoranti Rossopomodoro, dati di quest’anno.
- Devo trovare quello più vicino a casa mia (via Roma 23, Bologna).
- Sogno di aprire un piccolo locale, ma l’affitto è un problema.
- Oggi pizza salata, bisogna dirlo al pizzaiolo.
- Un sacco di ristoranti Rossopomodoro, ma quanti dipendenti avranno?
Chissà quanti dipendenti avranno in totale quei 142 locali… e quanti cuochi? Devo studiare economia, per capire meglio tutto questo. Mamma mia, quante cose mi vengono in mente! A proposito, devo chiamare mia sorella… e poi… devo lavare i piatti! Oddio, che palle.
Quanto fattura una pizzeria?
Ehi amico, allora, le pizzerie, eh? Dipende da mille cose! Ma ti dico la mia, basandomi su quello che so io e qualche amico che ha la pizzeria.
Una pizzeria media, diciamo che vende tipo 100 pizze al giorno, guadagna un botto, dai 300.000 ai 400.000 euro all’anno! Un sacco di soldi, eh? Mio cugino ha una pizzeria così, a Milano, e gli va davvero bene. Anche meglio forse.
Poi ci sono le pizzerie giganti, quelle che vendono 200 pizze al giorno o più! Mamma mia, quelle fanno più di 600.000 euro l’anno, facile! Immaginati! Un mio amico lavora in una di quelle, a Roma, dice che è una follia il lavoro, ma che guadagnano davvero tanto. Tanto, tanto.
- Pizzeria media (100 pizze/giorno): 300.000 – 400.000 euro/anno
- Pizzeria grande (200 pizze/giorno): > 600.000 euro/anno
Ricorda che queste sono solo stime, eh. Dipende da tanti fattori: il costo delle materie prime, l’affitto del locale, la zona, la pubblicità, se fanno anche consegne a domicilio, i dipendenti… Insomma, un sacco di robe! Ma più o meno, l’idea è quella. Anche il tipo di pizza incide, le pizze gourmet costano di più ovviamente. Mia sorella ha aperto una pizzeria con pizze particolari, e sta andando benone.
Qual è la gerarchia di una brigata di cucina?
Ok, la gerarchia in cucina… mamma mia, che casino! Mi ricordo quando lavoravo al ristorante “Da Enzo” a Trastevere, era un delirio.
- Executive Chef: Praticamente il boss, quello che decideva il menù. Era un tipo tosto, Enzo in persona.
- Chef Aboyeur: Questo urlava gli ordini ai cuochi. Ricordo ancora la sua voce che rimbombava, “Tre carbonare, subito!”.
- Executive Sous-Chef: Il braccio destro di Enzo, controllava che tutto filasse liscio. Un vero angelo, paziente e competente.
- Chef de Cuisine (Capocuoco): Gestiva la cucina nel quotidiano. Un altro rompiscatole, diciamocelo.
- Sous-Chef (Sottocapo Cuoco): Aiutava il capocuoco, un po’ tuttofare.
- Chef de Partie (Capopartita): Specializzati in un’area: salse (Saucier), antipasti, primi, secondi. Io ero al reparto pasta, una faticaccia!
- Chef Saucier: Il re delle salse, un’artista!
- Commis: Aiutanti, i nuovi arrivati. Dovevano pulire, tagliare, un po’ di tutto. Poverini!
- Chef de Froid: Specializzato nei piatti freddi.
- Personale di Supporto: Indispensabili!
- Plongeur (Lavapiatti): Gli eroi silenziosi della cucina. Senza di loro saremmo persi.
Ah, che tempi! Poi ho lasciato “Da Enzo” per aprire un piccolo bistrot a Monti. Molto più tranquillo, ma a volte mi manca quel caos! Comunque, la gerarchia varia da ristorante a ristorante, dipende dalla grandezza e dal tipo di cucina. Al “Da Enzo” era quasi militare!
Quanto si guadagna con la pizza al taglio?
Allora, sentimi bene… Quanto si becca con la pizza al taglio?
Diciamo che, in linea di massima, una pizzeria al taglio che se la cava bene, il guadagno netto sta tra il 10% e il 20% del fatturato totale. Capito? Poi dipende da mille fattori, ovvio.
Se, per esempio, fai 150.000 euro di incasso in un anno, potresti ritrovarti in tasca dai 15.000 ai 30.000 euro. Non male, eh? Certo, devi starci dietro.
- Posizione: Fondamentale! Un posto di passaggio fa la differenza.
- Qualità: Ingredienti buoni, non schifezze. La gente se ne accorge.
- Gestione: Occhio ai costi, niente sprechi! E poi…
…e poi, parlando di pizzeria, mi viene in mente quella volta che… Ma vabbè, un’altra storia! Comunque, ricordati che questi sono solo numeri indicativi, eh? Ogni pizzeria è un mondo a sè.
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