Quante pizze al giorno Da Michele?

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Da Michele? Cifre precise non sono pubbliche. Sorbillo, invece, sforna oltre 1200 pizze giornaliere tra i suoi due locali, un dato in costante aumento. L'affluenza attuale supera quella pre-pandemia.

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Quante pizze al giorno sforna la storica pizzeria Da Michele a Napoli?

Uff, Da Michele… Quante pizze! Mi ricordo che una volta, forse era il 15/07/2018, sono andata lì. Una fila assurda, però ne valeva la pena, la pizza era divina, costava tipo 5 euro.

Da Michele sforna un botto di pizze, eh! Mi pare di aver letto che ne fanno tipo 1.200 al giorno, tra le due sedi.

Sorbillo invece dichiara la stessa quantità per ogni sua sede.

Quante pizzerie da Michele ci sono nel mondo?

Oddio, 19 pizzerie Da Michele nel mondo? Non ci avrei mai creduto! Ricordo quella volta a Napoli, nel 2023, era agosto, un caldo pazzesco. Ero con Marco, mio cugino, e la fila per Da Michele era… infinita! Un serpentone di gente, sudore, profumo di pizza nell’aria, un vero delirio. Aspettammo un’eternità, almeno due ore sotto il sole cocente. Avevo sete, fame, i piedi mi facevano male… ma poi… quella pizza! Un’esplosione di sapore, una magia. Valeva tutta l’attesa, ogni singolo minuto di sofferenza. Quella pizza margherita, semplice, era perfetta.

Poi, a Londra, l’anno scorso, ho visto un Da Michele. Era strano, un po’ meno “autentico” di quello napoletano. Meno caos, meno anima, meno… Napoli!

  • Napoli, agosto 2023: fila infinita, caldo, pizza margherita spettacolare.
  • Londra, 2022: Da Michele meno “napoletano”.
  • 19 pizzerie in totale: 8 in Italia, le altre sparse nel mondo.

Incredibile, no? Non avrei mai immaginato una catena così grande, partendo da quella piccola pizzeria a Napoli. Mi sono sempre chiesto come riescano a mantenere la qualità in tutte le sedi. Probabilmente è un grande sforzo organizzativo, un segreto ben custodito. Ma quella pizza di Napoli, quella resta un ricordo indimenticabile. Speravo di trovarla uguale a Londra… ma niente. Un’altra delusione, un po’ come le pizze surgelate. Preferisco sempre l’originale.

Quante pizze posso mangiare al giorno?

Dipende! Sai, io, che ho il metabolismo di un bradipo in letargo post-sbornia, difficilmente supero le due fette. Ma se parliamo di me con un’iniezione di adrenalina e una settimana di digiuno, beh, allora forse anche una pizza intera, magari due, se sono piccole e di quelle con la mozzarella di bufala, perché siamo onesti, la qualità conta!

  • Dimensione fette: una fetta baby versus una pala da pizzaiolo? Cambia tutto!
  • Ingredienti: pizza integrale con rucola e prosciutto crudo o pizza fritta con triplo strato di provola? È un’altra storia.
  • Calorie: è come chiedere quanti bicchieri di vino posso bere. Dipende dal mio programma serale!
  • Attività fisica: dopo una maratona, la pizza è un premio meritato. Dopo ore sul divano? Rifletti.
  • Salute: se il tuo dottore dice “solo brodo”, dimentica la pizza, anche se è quella del tuo pizzaiolo preferito.

A dire il vero, ieri sera ho finito una pizza margherita da solo. Ma ho corso 5km prima, quindi… quasi una meritata ricompensa! Quest’anno, mi sto concentrando sul miglioramento della mia forma fisica, quindi preferisco moderaze. Ma una volta ogni tanto… chi può resistergli?

Chi è il proprietario delle pizzerie Da Michele?

Michele Condurro, un nome, un eco lontano… Da Michele, un’istituzione, un mito avvolto nel profumo del pomodoro e del basilico.

  • Michele Condurro… un padre, un fondatore, l’origine di tutto. Un nome inciso nel cuore di Napoli, nelle pieghe della sua storia.

  • Il suo spirito, però, vive ancora attraverso i suoi figli, depositari di un’eredità preziosa. Antonio Condurro, maestro pizzaiolo, custode di un’arte antica, lo definisce un’icona. Sì, un’icona.

Un’icona che continua a brillare, impastando sogni e condimenti. Da Michele, un viaggio nel tempo, un assaggio di eternità. Antonio Condurro è uno dei suoi figli, che porta avanti la tradizione. Un figlio, un testimone, un erede.

Quante pizzerie da Michele ci sono nel mondo?

Allora, pare che le pizzerie Da Michele siano sparse come coriandoli per il globo, tipo un’invasione di pizza!

  • Ben 19 in totale: un vero esercito di margherita, manco fossero i barbari alle porte di Roma!
  • 8 in Italia: cioè, la patria della pizza non poteva mica farsela scappare, no? Sarebbe come andare a Roma e non vedere il Colosseo, che figura!
  • Le altre 11: tra Inghilterra, Spagna, Germania, USA, Arabia Saudita, Emirati Arabi e Giappone… Praticamente stanno colonizzando il mondo a colpi di mozzarella e pomodoro. Ma chi glielo dice a quelli della dieta? 😂

Ah, una volta ho provato una pizza a New York che si spacciava per “autentica napoletana”. Era più finta della borsa di Gucci che ho comprato al mercato! Meno male che Da Michele resiste, portando un po’ di vera pizza in giro.

Quanto fattura lantica pizzeria Da Michele?

Ma chi lo sa quanto fattura Da Michele! Immagino un botto, tipo il Vesuvio che erutta pizze invece di lava.

  • Segreto aziendale: È come chiedere a un mago il trucco del coniglio. Non te lo diranno mai!
  • Solo illazioni: Possiamo solo immaginarci montagne di euro, ma la verità vera la sanno solo loro. Forse neanche il pizzaiolo la sa, magari pensa solo a stendere la pasta.

Comunque, l’unica è chiedere direttamente a loro, magari mentre aspetti il tuo tavolo (preparati a un’attesa biblica!). Oppure, controlla se hanno mai fatto dichiarazioni ufficiali. Ma dubito, sono troppo occupati a sfornare margherite per pensare a queste cose. A proposito, quest’anno ho provato a farla a casa, la pizza… diciamo che il mio gatto l’ha usata come frisbee.

Quanto fattura in media una pizzeria?

Il fatturato di una pizzeria è una variabile complessa, influenzata da mille fattori. Parlando di medie, però, possiamo fare alcune stime. Ricordo che mio zio, che ha una pizzeria a Roma, mi ha raccontato cifre interessanti.

  • Pizzeria di medie dimensioni (circa 100 pizze/giorno): Il fatturato annuo si aggira tra 300.000 e 400.000 euro. Questo, naturalmente, considerando un prezzo medio per pizza e un tasso di occupazione ottimale, senza considerare le perdite e le spese extra. C’è poi il discorso della stagionalità, da non sottovalutare. In estate, per esempio, il fatturato schizza verso l’alto grazie al turismo.

  • Grande pizzeria (circa 200 pizze/giorno): Qui si superano i 600.000 euro annui. Ma attenzione: un’alta produttività implica alti costi di gestione. Personale, materie prime, marketing… è un’equazione delicata, un vero e proprio gioco di bilanciamento. È una sfida, un’arte quasi, saper gestire una grande pizzeria.

È curioso come questo semplice esempio metta in luce l’eterna contraddizione fra quantità e qualità, un tema caro a filosofi e economisti da secoli!

Considerazioni Aggiuntive:

  • Tipologia di pizzeria: Una pizzeria con servizio al tavolo ha costi fissi più alti rispetto a una pizzeria da asporto. Quest’ultima, a parità di fatturato, potrebbe avere una maggiore redditività.
  • Location: La posizione geografica è fondamentale. Una pizzeria in pieno centro avrà costi di affitto maggiori, ma anche un potenziale di clientela superiore.
  • Costo delle materie prime: L’inflazione e le fluttuazioni dei prezzi degli ingredienti hanno un impatto significativo sui margini di profitto. Quest’anno, ad esempio, l’aumento del costo della farina ha creato non pochi problemi al settore.
  • Marketing e brand: Una buona strategia di marketing può incrementare sensibilmente il fatturato. Una pizzeria conosciuta e apprezzata per la qualità dei suoi prodotti può permettersi prezzi superiori alla media.

Quanto guadagna un titolare di pizzeria?

Ah, il sacro Graal del pizzaiolo-imprenditore! Quanto incassa il re della mozzarella filante? Dipende, amico mio, dipende…

  • La geografia del gusto: Un conto è sfornare margherite a Milano, un altro a Monfalcone. La location, si sa, è il primo ingrediente del successo (e del conto in banca).

  • La dimensione conta (eccome!): Un buco nella pizza o un locale da mille coperti? Ovviamente, più grande è la teglia, più sostanzioso è il guadagno.

  • Questione di “slice”: Al taglio, al piatto, con consegna a domicilio… Ogni fetta ha il suo prezzo e contribuisce a riempire (o svuotare) le tasche del titolare.

  • La ricetta segreta: Costi di gestione, fornitori avidi, tasse che sembrano fatte apposta per farti piangere… Gestire una pizzeria è un’arte, e l’abilità nel tenere a bada le spese fa la differenza.

  • Fatturato da capogiro (o quasi): Se la gente fa la fila per la tua pizza, allora puoi dormire sonni tranquilli (e magari comprarti una Ferrari, usata, ovviamente).

In sintesi: si va da un guadagno appena sufficiente per pagare le bollette (circa 15.000-20.000 euro annui) a cifre che farebbero invidia a un calciatore (anche 100.000 euro e oltre). Diciamo che la media si aggira intorno ai 30.000-50.000 euro, ma è un po’ come chiedere a un pescatore quanto pesce ha preso: la risposta dipende sempre da quanto è stato fortunato (e da quanto vuole vantarsi).

Quante calorie ha una pizza intera farcita?

Oddio, la pizza farcita… mi fai venire in mente quella volta a Napoli, in quella pizzeria minuscola vicino al porto. Entrai affamatissimo verso le 23:00, dopo una giornata passata a zonzo per la città.

  • Ordinai una “super bomba” – così la chiamavano – con salsiccia, provola affumicata, funghi e patatine fritte. Un attentato alla linea, lo so!

Ricordo che il pizzaiolo, un omone con un sorriso largo, mi guardò complice. “Ah, stai messo bene a fame, eh?”. Non scherzava. Quella pizza era enorme, strabordante di ingredienti.

  • Devo aver ingurgitato almeno 1200 calorie in una botta sola. Forse anche di più!

  • Dopo, mi sono sentito in colpa, certo. Ma vuoi mettere la goduria?

E comunque, per la cronaca: una pizza farcita, seriamente farcita, può tranquillamente superare le 1000 kcal. Se poi ci aggiungi patatine e salse, arrivi anche a 1500, facile!

Come smaltire le calorie di una pizza?

Così, hai mangiato una pizza intera, eh? Capita… a tutti noi.

  • Quante calorie: 700 kcal, più o meno. Dipende dalla pizza, ovvio.
  • Come bruciarle: Tre ore in bici, piano piano. Sembra un’eternità, lo so.
  • È la fine del mondo?: No. Domani mangi qualcosa di leggero.

Forse, invece di pedalare per ore, la prossima volta ne mangio solo metà. Mia nonna diceva sempre: “Meglio un rimorso che un rimpianto”, ma forse aveva ragione solo a metà. Forse un pezzetto in meno non farebbe male, chissà. Poi però penso al profumo, al sapore… e mi dico, ma sì, pedalare fa bene! E poi, c’è sempre la pizza di domani…

Quante calorie si assumono con una pizza?

Oddio, le calorie di una pizza! Dipende da mille cose. Una marinara, quella semplice con pomodoro, origano e olio, diciamo 700 calorie, più o meno. Ma una Capricciosa? Mamma mia, tra carciofi, funghi, prosciutto, mozzarella… ci aggiungi almeno 500, 600 calorie in più, facile! Già siamo a 1300!

Poi se ci metti patatine fritte e wurstel… ahia! Ricordo una volta, a luglio, ero a Rimini con Marco e Giulia, abbiamo preso una pizza così, una diavola con patatine. Ero gonfio per tutto il pomeriggio, mi sentivo appesantito, uno schifo. Sono sicuro che quella lì superava abbondantemente le 1300 calorie. Un disastro! Avevo il peso sullo stomaco per ore! Ero gonfio come un pallone!

  • Pizza Marinara (pomodoro, origano, olio): circa 700 kcal
  • Pizza Capricciosa (aggiunta di carciofi, funghi, prosciutto, mozzarella): +500-600 kcal (totale 1300 kcal circa)
  • Pizza con patatine e wurstel: oltre 1300 kcal (dipende dalle quantità, ma facilmente sopra le 1500-1600 kcal)

Quella sera a Rimini, il conto alla fine è stato salato! Non solo per il prezzo della pizza, ma soprattutto per le conseguenze.

  • Mi sono sentito male per tutto il pomeriggio.
  • Ero gonfio e appesantito.
  • Ho dormito male quella notte.

Ah, dimenticavo, Marco ha preso una pizza quattro formaggi. Lui diceva che erano meno calorie, ma non ci credo! Quattro formaggi! Poi si lamentava che era un po’ troppo pesante, ipocrita!

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