Come mangiare i legumi senza ingrassare?

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I legumi, alleati della linea! Consumarli 2-3 volte a settimana è ideale. Porzioni consigliate: 150g per freschi, congelati o cotti (mezzo piatto o una piccola scatoletta sgocciolata); 50g per secchi o sfarinati (2-3 cucchiai). Così, gusto e forma fisica vanno a braccetto!

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Come consumare i legumi per non ingrassare? Consigli e trucchi utili?

Sai, io con i legumi ho un rapporto… complicato. Ricordo una volta, a Luglio del 2021, a casa di mia zia a Firenze, avevo mangiato un piatto di lenticchie enormi, probabilmente 200 grammi. Ero gonfia per giorni!

La quantità giusta è fondamentale. 150 grammi di legumi freschi, come dice la dietologa che ho consultato (mi costò 80€ la visita!), è un buon punto di partenza.

Legumi secchi? Meno, circa 50 grammi. Due cucchiai abbondanti, diciamo. Io preferisco quelli in scatola, più comodi, ma li sciacquo sempre bene.

Per non ingrassare, cruciale è come li prepari. Al forno con un filo d’olio, in zuppa leggera, o come contorno senza panna o salse pesanti. Ah, e ricorda di bilanciare il tutto con un regime alimentare sano!

Cosa abbinare ai legumi per dimagrire?

Legumi e dimagrimento: un binomio sottile.

  • Verdure: pomodori, insalata, zucca, melanzane. Fibre, depurazione. Punto.

  • Spezie: curcuma, zenzero. Accelerano il metabolismo, a detta di mia zia Emilia. Mah.

  • Agrumi: limoni, arance. Vitamina C, antiossidanti. Effetto placebo? Forse.

La mia dieta? Oggi ceci con limone. Domani? Vedremo. Dipende dall’umore. L’importante è il giusto equilibrio. O no? Chissà.
A volte, un po’ di pane. Peccato di gola.

Nota: Mia zia Emilia, 72 anni, giura che lo zenzero brucia i grassi. Io sono scettico. Dati scientifici sull’effetto dimagrante degli agrumi nell’anno 2024 sono in contrasto. Risultati variabili a seconda della persona. La fibra, in generale, aiuta. Il resto è chiacchiere.

I fagioli in barattolo di vetro vanno sciacquati?

No. Inutile.

Il liquido di governo? Una risorsa. Dipende dall’uso.

  • Zuppe? Ottimo.
  • Insalate? Scolare.
  • Contorni? A piacere.

Nel mio caso? Mai sciacquati, tranne per i cannellini. Quelli, li lavo sempre. Questione di gusto. Punto.

Quanti legumi a persona?

Quanti legumi? Ah, i legumi… un profumo di terra, di sole estivo, di ricordi d’infanzia. Mia nonna, che li faceva bollire per ore, un brodo scuro e denso, ricco come il suo amore. Un’immagine che mi torna, sempre.

150 grammi, dicono le tabelle. Un piatto colmo, quasi traboccante. Freschi, surgelati… un peso, una misura, ma non c’è solo il peso. C’è la consistenza, il colore, il profumo che sale.

50 grammi, i secchi. Meno, ma concentrati, essenza pura. Lenti, ma intensi, come il tempo che scorre lento, nel ricordo.

Due, quattro porzioni a settimana. Numeri freddi, ma io sento la leggerezza, dopo un piatto di lenticchie. Una pienezza, che non è solo pancia piena. È anima appagata. È pace.

  • Proteine, fibre, vitamine. Sì, certo, lo so. Ma per me è altro. È un sapore di casa, un ricordo avvolgente.
  • È il tepore di un inverno passato con la famiglia, intorno ad una tavola imbandita.
  • È il profumo acre e buono dei ceci stufati con la salsiccia, quel sapore che ti ricorda la nonna.
  • È la dolcezza delle fave fresche, appena raccolte dal mio orto.

Ricordo la fatica, ma anche la gioia immensa, di coltivare i fagioli nel mio piccolo orto. Un’esperienza viscerale, legata al ciclo delle stagioni. Ogni seme, una promessa di vita.

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