Che uva si usa per fare l'Amarone?
Le uve che danno vita all’eccezionale Amarone della Valpolicella
L’Amarone della Valpolicella è uno dei vini italiani più rinomati e apprezzati, famoso per il suo carattere unico e intenso. Alla base di questo capolavoro enologico risiede una selezione attenta di uve, che definiscono il profilo inimitabile del vino.
Un blend di uve autoctone
L’Amarone della Valpolicella è un blend di uve autoctone della Valpolicella classica, una zona vitivinicola situata nel Veneto. Le principali uve utilizzate sono:
- Corvina e Corvinone: Le uve Corvina e Corvinone costituiscono la spina dorsale del blend, conferendo all’Amarone la sua struttura, il corpo e la complessità aromatica. Vengono utilizzate insieme in una percentuale che può variare dal 45 al 95% del totale.
- Rondinella: La Rondinella aggiunge freschezza e acidità al blend, bilanciando il carattere più ricco delle altre uve. Viene utilizzata in una percentuale compresa tra il 5 e il 30%.
Rigorosa selezione delle uve
Per produrre Amarone della Valpolicella, viene utilizzata solo una selezione rigorosa del 40% dell’uva raccolta. Le uve vengono raccolte a mano quando raggiungono la maturazione ottimale e vengono poi fatte appassire per 100-120 giorni in locali ben ventilati chiamati “fruttai”.
Durante l’appassimento, le uve perdono circa il 30-40% del loro peso, concentrando gli zuccheri, gli aromi e i tannini. Questo processo di appassimento è ciò che conferisce all’Amarone il suo tipico gusto intenso, corposo e longevo.
Un vino unico e pregiato
L’Amarone della Valpolicella è un vino unico e pregiato, apprezzato dagli intenditori di tutto il mondo. La sua complessità aromatica, il corpo robusto e la lunga capacità di invecchiamento lo rendono un vino eccezionale, capace di accompagnare i piatti più importanti e di offrire momenti indimenticabili di piacere.
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