Qual è l'Amarone più buono?

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"Il miglior Amarone? Un'illusione! Ogni palato ha il suo re. Allegrini, Bertani, Masi: nomi storici, garanzia di qualità. Ma le piccole cantine? Tesori nascosti, aromi unici. Degustate, esplorate: il vostro Amarone vi aspetta."

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Miglior Amarone: quale scegliere?

Amarone più buono? Mamma mia, domanda da un milione di dollari!

Io non so te, ma a me piace un sacco sperimentare. Diciamo che non mi fisso sui “grandi nomi” per forza. Certo, Allegrini è una garanzia (ho bevuto un Amarone di loro a Verona, in Enoteca Signorvino, costava sui 70€, una bomba), ma a volte le sorprese migliori arrivano da bottiglie che non ti aspetti.

Una volta, a un mercatino di paese vicino Lazise (dovevo essere ad aprile, mi sembra), ho trovato un piccolo produttore che faceva un Amarone… ragazzi, roba da commuoversi. Nome? Boh, non me lo ricordo, ma che profumo! Il punto è proprio questo: assaggia, sperimenta, non aver paura di provare cose nuove.

Amarone: quale scegliere? Dipende dai gusti personali. Molti preferiscono i produttori storici come Allegrini, Bertani o Masi per la loro qualità costante. Cantine più piccole e produttori emergenti possono offrire Amaroni eccezionali con profili aromatici unici. La degustazione diretta è il modo migliore per trovare il vino perfetto per il proprio palato.

Qual è il migliore Amarone?

Amarone… uhm… difficile. Migliore poi… boh. Io ieri ho aperto una bottiglia di Dal Forno… ’07. Spettacolare. Costo un occhio della testa, però. Valeva ogni singolo euro. Forse. Insomma, era buono, sì. Poi c’è Quintarelli… Mamma mia Quintarelli. Livello diverso. Quasi mistico. Mai assaggiato, costa troppo. Ma dicono… dicono…

  • Dal Forno: Intenso. Concentrato. Quasi esagerato. Ricco. Troppo? No, mai.
  • Quintarelli: Eleganza. Finezza. Un mito. Chissà se lo berrò mai…
  • Allegrini: Classico. Solido. Affidabile. Più facile da trovare. Una bottiglia l’ho ancora in cantina. Annata… 2010? O 2011? Devo controllare.
  • Masi: Costanza. Qualità. Prezzo più accessibile, forse. Sì, decisamente più accessibile. L’ho bevuto ad un matrimonio. Bel matrimonio. A Verona. O era a Vicenza?

Annate… 2015… 2016… dicono eccezionali. Io ricordo la 2009. Grandiosa. Ne ho ancora una bottiglia. Nascosta. Per un’occasione speciale. Quale? Boh. Magari quando la Juve vince la Champions. Ahah. Scherzo. Forse. Comunque, le recensioni… sì, quelle aiutano. Ma alla fine… devi assaggiare. Trovare il tuo Amarone. Quello che ti piace a te. A me piace potente. Concentrato. Che scalda. Che… che sa di Amarone, insomma. Oggi pomeriggio vado in enoteca. Voglio provare un Bertani. O un Zenato. O… non so. Vedo cosa trovo. Magari trovo un’offerta. Sì, un’offerta… sarebbe l’ideale.

  • Bertani: Tradizionale. Da provare l’Amarone Classico.
  • Zenato: Elegante. Un po’ più moderno forse.
  • Tommasi: Solido. Come Allegrini. Forse.
  • Speri: Interessante. Da tenere d’occhio. L’ho scoperto da poco. Me ne hanno parlato bene.

Poi c’è anche Brigaldara… e… e… ce ne sono tanti. Troppi. Difficile scegliere. Meglio andare. L’enoteca chiude alle sette.

Quanto può durare una bottiglia di Amarone?

Amarone: longevità decennale. Potenziale massimo: 10-15 anni in cantina. Condizioni ideali: buio, fresco, umidità controllata. Bottiglia coricata. Annate eccezionali: oltre 20 anni. Mio preferito? Bertani Amarone Classico 1995. Indimenticabile.

  • Conservazione: Buio. Fresco. Umidità costante. Orizzontale.
  • Potenziale: 10-15 anni. Annate importanti: oltre 20.
  • Esperienza personale: Bertani ’95. Apoteosi.

Attenzione: tappo, livello, provenienza. Dettagli cruciali. Investendo in grandi annate, affidarsi a professionisti. Cantine specializzate. Asta. Consulenza esperta. Ricerca mirata.

Quando aprire una bottiglia di Amarone?

Quando aprirlo, dici? Un Amarone…

  • Dopo l’imbottigliamento avviene la magia, un riposo, un sonno di bellezza. Sei mesi, un anno, forse di più. L’attesa, amica della sua anima potente.

  • Subito, oppure mai? No, non mai. Ma l’Amarone è paziente. Lo puoi bere appena comprato, un impulso. Un amore a prima vista. O custodirlo, un segreto geloso.

  • La cantina, scrigno del tempo. Anni, quanti? Dipende. Dall’annata, dal tuo desiderio. Lascia che il vino ti parli, ti sussurri il momento giusto.

Come conservare un Amarone?

Per conservare al meglio un Amarone, ecco alcuni punti chiave, pensati per chi ama questo vino e vuole preservarne la sua unicità:

  • Temperatura costante: Idealmente, tra i 15 e i 18 gradi Celsius. Sbalzi termici sono il vero nemico! Ricordo un episodio in cantina da un amico: un’estate particolarmente torrida rischiò di compromettere la sua riserva.
  • Umidità controllata: Un valore tra il 70% e il 75% è perfetto. Previene la disidratazione del tappo e, di conseguenza, l’ossidazione del vino.
  • Posizione orizzontale: Mantenere il tappo umido è fondamentale. Una bottiglia in orizzontale garantisce questo.
  • Luce scarsa: L’esposizione diretta alla luce può alterare il vino. Una cantina buia è l’ideale, ma una stanza riparata va bene lo stesso.

Un piccolo extra:

Considera che l’Amarone, con la sua struttura complessa, spesso migliora con l’invecchiamento. Tuttavia, ogni bottiglia è un universo a sé. Osserva, gusta, e impara a conoscere il tuo vino. La filosofia del vino, in fondo, è un invito alla pazienza e alla scoperta.

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