Per cosa si usa il piatto fondo?
Piatto fondo: per zuppe e minestre. Il galateo predilige il piatto piano per la pasta. Ceramica o vetro, l'importante è l'armonia con la tavola.
A cosa serve un piatto fondo? Usi e occasioni
Sai, a me i piatti fondi ricordano la nonna… Quelli di porcellana, un po’ sbiaditi, che usava per le sue minestre. Ricordo il profumo di brodo di pollo, il caldo che emanavano.
In genere, sì, servono per zuppe e minestre, ma a casa mia, a volte, ci metteva anche il risotto, se era un po’ brodoso. Era strano, ma buono. Un po’ informale, certo.
Il galateo? Beh, io ho sempre visto più piatti piani per la pasta, anche se, sinceramente, non ho mai badato troppo a queste regole. Magari a un matrimonio elegante sceglierei un piatto piano, ma a casa mia… è un’altra storia! Ricordo un servizio di piatti comprato a Milano, nel 2018, circa 80 euro per sei persone, piatti piani e fondi inclusi; molto belli, ma più adatti a cene importanti.
Domande e Risposte:
- A cosa serve un piatto fondo? Zuppe e minestre.
- Quando si usa un piatto fondo? Quando si servono zuppe o minestre.
- Che tipo di piatto si usa per la pasta? Piatto piano.
A cosa servono i piatti piani?
I piatti piani? Banale. Servono a contenere.
- Portate principali: Carne, pesce, pasta. Lo chef li usa per giocare con le altezze, come al ristorante.
- Presentazione: Ampia superficie. Importante l’estetica, no? Se il cibo non è bello, è già metà del sapore perso.
- Salse: Evitano disastri sulla tovaglia della nonna. Meno lavoro per te.
- Insalate e antipasti: Se sei pigro e non vuoi usare troppi piatti, okay.
La vita è un piatto piano. O la riempi, o la lasci vuota. Quest’anno ho scelto di mangiarmi un’altra fetta di torta.
Cosa si mette sotto il piatto?
Cosa si mette sotto il piatto? Un sottopiatto, ovviamente! A meno che tu non sia un rivoluzionario del bon ton e aspiri a far cadere il piatto direttamente sul tavolo, creando un effetto “splatter” degno di un artista astratto. In quel caso, niente. Solo il tuo coraggio (e forse un telo protettivo).
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Il sottopiatto: Quella specie di disco volante per piatti, elegante e silenzioso, ma anche un po’ snob. Lo ammetto, mio nonno lo chiamava “il cuscino del piatto”. Un po’ deprimente, ma efficace.
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Senza sottopiatto: Se lo elimini, preparati a qualche sbalzo termico per il tuo piatto, poverino! Inoltre, rischi di creare un’atmosfera da mensa scolastica anni ’70. E fidati, non è figo.
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La mia esperienza personale (e un po’ imbarazzante): Ricordo una cena di Natale, dove la mia zia, una vera artista dell’inciampo, fece cadere un piatto di cappone proprio sul tavolo… senza sottopiatto, naturalmente! Un disastro, ma anche una lezione di vita.
Ricorda: un sottopiatto è un piccolo gesto di eleganza che non costa quasi niente, ma fa la differenza, proprio come una bella cravatta (ma su un piatto, eh!). Anche se mio cugino Bruno, quello che mangia con le mani, ne fa volentieri a meno. A ognuno il suo.
In quale piatto si serve la pasta?
Piatto piano. Ceramica o vetro. Punto.
- Coordinato con la tavola. Eleganza.
- Piatti fondi? Zuppe. Solo zuppe.
Ricordo un servizio di Richard Ginori, un regalo di mia nonna, perfetto per le fettuccine al ragù. Un ricordo preciso, nitido.
- Materiali: porcellana, ceramica, vetro.
- Forma: piano, largo, poco profondo. Mai fondo.
- Dimensioni: a seconda del formato della pasta.
Cosa si mangia nel piatto fondo?
Così, a quest’ora… cosa si mangia nel piatto fondo? Mmh, mi vengono in mente serate d’inverno, con la pioggia che batteva sui vetri…
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Minestra: La nonna la preparava sempre, con la pasta piccola e il parmigiano. Era il suo rimedio per tutto, un po’ come un abbraccio caldo.
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Zuppa: Ricordo una zuppa di lenticchie che faceva mia madre… densa, profumata, con un pezzetto di pane tostato. Sapeva di casa, di famiglia.
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Brodo: Quando stavo male, il brodo di pollo era l’unica cosa che riuscivo a mandar giù. Un po’ insipido, ma mi faceva sentire meglio.
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Passatelli in brodo: Un classico romagnolo, mi ricordano le feste. Era come sentirsi parte di qualcosa di importante.
Ogni volta che penso al piatto fondo, mi sembra di rivivere un pezzetto della mia infanzia. Magari è solo suggestione, ma… che ci vuoi fare? A volte, i ricordi si nascondono proprio lì, in un piatto. Penso a quelle cene infinite, con i parenti che parlavano tutti insieme, e il rumore delle posate. Momenti semplici, ma… così pieni. E poi, chissà, magari domani mangerò di nuovo minestra.
Perché il risotto si serve nel piatto piano?
Amici, il risotto nel piatto fondo? Ma siamo pazzi?! Sembrerebbe di mangiare una zuppa di cemento armato! 😂
- Questione di manovrabilità: Col piatto piano, la forchetta fa la danza del ventre nel risotto, raccogliendo chicchi e condimenti come una calamita impazzita. Immagina col piatto fondo: un incubo!
- Praticità top: Addio equilibrismi! Il piatto piano è come un campo da gioco per il tuo risotto, zero fatica, massima resa. Ti sembra di mangiare con le bacchette?! 🤪
- Esperienza gourmet: Con il piatto piano, ogni boccone è una gioia, un’esplosione di sapori. Un risotto servito nel piatto fondo, pare uno scherzo. 😅
Extra: Mia nonna diceva sempre: “Il risotto è come la vita, va gustato piatto piatto, senza affogarci dentro!”. Saggia nonna! 😉
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