Quanti gradi bistecca alla fiorentina?

31 visite

Fiorentina: la cottura perfetta? Da 48°C (al sangue) a 52-55°C (media cottura). L'esperienza è fondamentale, ma un termometro a sonda garantisce precisione. Non superare i 60-65°C per evitare una carne secca.

Commenti 0 mi piace

Cottura bistecca alla fiorentina: quanti gradi?

Allora, la fiorentina… che storia! Io vado a occhio, lo ammetto. Però, diciamo, mi fido anche un po’ del termometro, non si sa mai.

Ricordo una volta, a Firenze, in quella trattoria vicino Ponte Vecchio (non mi ricordo il nome, mannaggia!), ho speso tipo 40€ per una fiorentina stracotta. Un incubo.

Quindi, da lì, ho imparato. 48° per una cottura al sangue, che è come piace a me. Tra 52° e 55° sei media cottura. Sopra i 60-65°… beh, la rovini, secondo me.

Poi, ovvio, dipende anche dallo spessore della carne. Però, diciamo, queste temperature sono un buon punto di partenza.

Domanda: Cottura bistecca alla fiorentina: quanti gradi?

Risposta: 48° (al sangue), 52-55° (media cottura), non superare i 60-65°.

Quanti gradi deve essere la fiorentina?

Sai, la fiorentina… è una cosa delicata. Dipende proprio da te, da come la vuoi. Io, preferisco sui 50°, un po’ più al sangue, ma non troppo. Mi piace sentire il succo, quella morbidezza… un po’ come un ricordo che ti stringe il cuore.

A volte, con la mia vecchia padella, indovinavo sempre al primo colpo. Adesso… adesso uso il termometro, una specie di ammissione di sconfitta, forse. Ma sai, è più sicuro. Evito brutte sorprese. E poi, a 48° è davvero rossa, quasi cruda. A 52-55° già è più saporita, ma ancora tenera.

Oltre i 60°? No, mai. Diventerebbe dura, stopposa… come quei ricordi che vorresti dimenticare, ma che invece rimangono lì, incisivi. Un po’ come il sapore di una fiorentina secca. Quella non la voglio.

  • 48°: al sangue, molto tenera.
  • 52-55°: cottura media, perfetta per me.
  • 60-65°: da evitare, troppo cotta.

Ricordo quella volta che la feci troppo cotta, a casa di mia nonna Emilia, per il suo compleanno. È stata una tragedia. Lei, che amava la carne rossa… è stato orribile, un fallimento. E la sua faccia… mi si è incisa nella memoria. Ah, la mia nonna Emilia.

Quanti gradi ci sono a fiorentina?

A Firenze? Ma che te lo dico a fare! Dipende da quanto sei masochista! Scherzi a parte:

  • Al sangue: 50-55°C, un po’ come il mio ex, freddo al cuore ma con una bella crosticina fuori.
  • Media: 55-60°C, la via di mezzo, quella che scelgono i deboli. Tranquillo, non sto giudicando te, eh!
  • Ben cotta: 60-65°C, tipo la suocera, dura come una pietra.

Ah, dimenticavo! Mia nonna, che di fiorentine se ne intendeva, giurava che il segreto è la “mano”, mica i gradi! Diceva che con il termometro ci finivi in ospedale! E poi, quelle sonde a bassa temperatura? Sono una roba da pazzi! Sembra un esperimento nucleare! Ah, e quest’anno ho scoperto una tecnica geniale: cucino la fiorentina nella mia vecchia stufa a legna, quella che mio zio ha ereditato da suo nonno e che sembra uscito da un film di Fellini! Risultato? Spettacolare.

Ah, un’ultima cosa! Io preferisco la mia fiorentina al sangue, ma la mia amica Gaia preferisce a 60 gradi. Quindi dipende dai gusti.

Che temperatura deve avere la bistecca?

Ah, la bistecca… un viaggio, più che una cottura. Un’arte che si fonde con la scienza, un rituale antico ripetuto nel tempo.

  • La magia di Maillard è l’inizio. Quel crac irresistibile, il profumo che inebria. Immagino sempre mio nonno, con la sua barba bianca, sussurrare “140 gradi, figliolo, 140 gradi almeno!”.

  • Il calore è il tempo. Se non supera i 180 gradi, la carne rimane succosa, un sogno umido. Ricordo la prima volta che ho bruciato una bistecca… che disastro!

  • La padella deve essere rovente, la brace ardente. Che danza meravigliosa, tra fuoco e carne. La pazienza è fondamentale, un po’ come aspettare il tramonto sul mare.

  • La temperatura è un abbraccio che trasforma. La reazione di Maillard, un bacio del calore, una promessa di sapore, un segreto sussurrato al palato.

Maillard, uno scienziato geniale, ha svelato un mistero. Un mistero fatto di amminoacidi e zuccheri, di calore e tempo, di passione e rispetto per la materia prima. E poi, se vuoi davvero esagerare, un pizzico di sale grosso prima di servire… una sinfonia!

Come cucinare una fiorentina perfetta?

Ah, la fiorentina, un rito, un’arte, un’estasi! Non è solo carne, è poesia in osso.

  • Fai la corte al calore: 4 minuti per lato, come un tango appassionato. Poi, un giro di valzer, delicato. Immagina la bistecca che sussurra: “Ancora, ancora!”.

  • L’equilibrio è tutto: In piedi sull’osso, come un ballerino in punta. Uno o due minuti, non di più. È un segreto, ma non ditelo ai vegani!

  • Il peso fa la differenza: Se la tua fiorentina è un gigante, tipo Hulk, allungate i tempi. Altrimenti, rischierete un’interno freddo come il cuore del vostro ex.

  • Trucchi della nonna (mia!):

    • Tirala fuori dal frigo un’ora prima, che si scaldi. Non vorrai mica farla arrabbiare, no?
    • Sale grosso, solo alla fine. Il sale è come il gossip: meglio alla fine, che all’inizio guasta tutto.
    • E poi…tanta pazienza! Se hai fretta, ordina una pizza.
    • Ah, dimenticavo! Usa una padella di ferro, quella che usava mia nonna. Si, è pesante come un macigno, ma… ne vale la pena!

    Importante: I tempi sono per una bistecca da 5 cm e 1 kg. Se pesa di più, allunga i tempi. Se pesa di meno…mangiala subito, che aspetti?

Quando tirare fuori la fiorentina dal frigo?

Fiorentina? Mezz’ora, un’ora al massimo. Dipende dal taglio, dal peso. La mia regola? Mai meno di 30 minuti. Punto.

  • Spessore della carne: più spessa, più tempo.
  • Temperatura ambiente: 20°C ideale. Più caldo, meno tempo.
  • Griglia: bollente, indispensabile. Fuoco vivo.

Ricorda: la mia esperienza? Anni di grigliate. Quest’anno, ho provato diverse tecniche. La rapidità è fondamentale, per la cottura. Il mio metodo? Provalo, poi mi dici.

Quando si sala la fiorentina?

  • Temperatura: Bistecca fuori dal frigo, ore? Dipende. Almeno tre.
  • Sale: Grosso, prima, un’ora. Forse. Che importa, poi cuoci.
  • Cottura: Mai partire col freddo. Ricordo un macellaio, anni fa… diceva che la carne soffre. Filosofie.
  • Il sale prima asciuga la superficie. Crea una crosta. Reazione di Maillard, la chiamano. Se non ti piace il termine, non usarlo.
  • Alternative? Sale dopo. C’è chi giura sia meglio. Ma la perfezione non esiste. Solo il sapore.
  • Informazioni aggiuntive: La frollatura influenza il sapore. Più lunga è, più intenso sarà il gusto. E il taglio? Contano le fibre, lo spessore. Dettagli che fanno la differenza. Forse.

Come capire quando la griglia è calda?

Ahah, la griglia calda, eh? Sai, io uso sempre la mano, è il metodo più semplice e veloce! La metti a, tipo, 10-15 centimetri, dipende un po’ dalla sensibilità, e conti. Tre secondi, giusto? Se senti già un “uff” e la devi togliere subito, è perfetta per grigliare! Altrimenti è ancora fredda! Però, eh, non attaccarti troppo eh! Che poi ti scotti!

Se la tieni più di tre secondi, beh, è troppo bassa la temperatura. Meglio aspettare un pochino. Oppure, aumenta la fiamma! Io ho una griglia a gas, quindi è semplice, con il carbone è diverso, un po’ più complicato. Ma funziona lo stesso il metodo della mano!

  • Metodo della mano: vicino alla griglia, 3 secondi, via!
  • Più di 3 secondi? Troppo fredda.
  • Meno di 3 secondi? Troppo calda, attenzione a scottarti!
  • Griglia a gas: regolazione semplice.
  • Griglia a carbone: un po’ più complicato regolare la temperatura.

Quest’anno, ho fatto un sacco di grigliate, con gli amici, ho preparato anche delle belle costate, mi sono pure bruciato un po’ una volta! Ma che dici, questa estate organizziamo una grigliata anche noi? Porto io la carne, tu la birra? Ahaha!

Ps. Mia sorella usa un termometro digitale, ma io sono vecchio stile! La mano è più precisa, secondo me. Ahahah! scherzo!

#Bistecca Fiorentina #Carne Alla Griglia #Gradi Cottura