Come rendere morbida la fiorentina?
Per una fiorentina tenera, poche gocce di limone e un filo d'olio bastano ad ammorbidire le fibre. Agrumi, aceto o vino in marinatura sono perfetti! Battuta delicatamente, la carne risulterà più tenera.
Come ammorbidire la fiorentina?
Sai, la fiorentina… Un amore e un odio, un po’ come il mio gatto. A volte è tenerissima, altre volte dura come una pietra.
Ricordo una volta, il 15 agosto scorso, a casa di mia zia a Firenze (che peraltro cucina divinamente!). Aveva marinato la bistecca per circa due ore in un mix di succo di limone, rosmarino e un filo d’olio extra vergine di oliva, tipo quello toscano che costa un botto, 15 euro a bottiglia. Era morbidissima.
La battitura? L’ho provata, ma non mi convince appieno. Mi sembra che perda un po’ del suo sapore, la rende quasi “spugnosa”. Preferisco la marinatura, ma solo con ingredienti semplici, niente di troppo elaborato.
Domande e Risposte:
- Come ammorbidire la fiorentina? Marinatura con agrumi o aceto.
- Metodi veloci? Battitura (ma rischio di perdita di sapore).
- Ingredienti ideali? Olio, limone, rosmarino.
Come ammorbidire una fiorentina?
Sale grosso, eh? Mia nonna usava quello, giuro! Tre, quattro ore di massaggio… Che palle! Ma poi, che tenerezza! Sciacquare? Ma sempre con acqua fredda, eh? Importante.
Poi, cottura… ah, la cottura! Non mi ricordo mai bene la temperatura. Forse 200 gradi? No, troppo. 180? Boh. Dipende dallo spessore, giusto? La mia fiorentina di ieri sera, un disastro. Dura come una pietra! Dove ho sbagliato?
- Sale grosso, massaggio, 3-4 ore di riposo.
- Acqua fredda per sciacquare.
- Cottura… dipende! Devo controllare meglio.
Aspetta, ieri ho usato anche il rosmarino, ma non so se ha influito. Mia zia invece, giura per l’olio extravergine, prima della cottura, un filo, sulla carne. Proverò anche questo. Che poi, dipende dalla carne stessa. Una fiorentina del macellaio sotto casa, è sempre un’altra storia. Quello la fa stagionare per un sacco. Sarà per quello che è sempre tenera.
- Macellaio di fiducia. (Quello sotto casa, via Roma 42)
- Rosmarino? Provare.
- Olio extravergine? Da provare.
Mamma mia, che casino! Devo fare un riepilogo… ma adesso mi sono venute voglia di un caffè. A dopo!
Cosa fare per rendere la carne più morbida?
Ah, la carne dura! Un dramma culinario che solo io, con la mia proverbiale sbadataggine in cucina (una volta ho bruciato l’acqua, giuro!), conosco bene. Però, ho imparato qualche trucchetto, eh!
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Olio e limone: Un classico, funziona come un massaggio rilassante per le fibre muscolari, che, ahimè, a volte sono più testarde di mio zio.
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Marinature acide: Agrumi, aceto, vino… una vera e propria guerriglia chimica contro la durezza! Immaginateli, come piccoli soldati acidi che attaccano le proteine, lasciando la carne morbida come il mio carattere (ok, scherzo, sono un vulcano!).
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Battuta strategica: Come un pugile che ammorbidisce l’avversario prima del KO, la battitura rompe le fibre, ma occhio a non esagerare! Altrimenti diventa poltiglia, e lì sì che c’è da piangere.
Ricorda: la carne è come un matrimonio, bisogna saperla trattare con delicatezza (e un po’ di acidità!).
Ecco qualche approfondimento che ho trovato sul mio libro di cucina (quello che non ho ancora bruciato!): l’aggiunta di enzimi come la papaina (presente nel frutto della papaia) o la bromelina (dall’ananas) può aumentare la tenerezza. Provare per credere! Io, però, preferisco il metodo “a occhio e croce”, funziona sempre… più o meno.
Come ammorbidire una fiorentina?
Ah, la fiorentina! Un osso con un po’ di carne intorno che fa impazzire il mondo… e a volte, ahimè, diventa dura come il cuore del tuo ex!
Ecco il trucco della nonna, che è un po’ come la magia, solo che invece della bacchetta c’è il sale:
- Il massaggio salino: Prendi ‘sta fiorentina e dalle una bella “insaponata” di sale grosso. Non essere timido, eh! Massaggiala con amore, come se stessi cercando di farle confessare i suoi segreti più nascosti (tipo, come fare ad essere sempre così costosa!).
- Il riposino: Dalle 3 alle 4 ore di relax. Immagina la fiorentina che si fa un pisolino, sognando prati verdi e vitelli felici.
- Il risveglio: Sciacqua via il sale, come se stessi cancellando i peccati. Tampona con delicatezza, come se stessi asciugando le lacrime di gioia di una carne rinata.
Bonus: Prima di cuocerla, un filo d’olio e una macinata di pepe nero non guastano mai! Io, per esempio, ci aggiungo sempre un pizzico di peperoncino… perché la vita è troppo breve per essere insipida!
Consigli non richiesti (ma graditi):
- Se la fiorentina è troppo spessa, battila leggermente. Ma leggermente, eh! Non vogliamo mica farle venire il mal di testa.
- La cottura perfetta? Beh, dipende… ma ricordati che una fiorentina ben cotta è una fiorentina sprecata.
- E se proprio non riesci a farla venire morbida, beh… tagliala a striscioline e fai un bel ragù. Nessuno si accorgerà della differenza, te lo prometto! (e se si accorgono, dai la colpa al macellaio!)
Come rendere più tenera la carne?
Carne tenera? Fibre. Punto.
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Taglio netto, perpendicolare. Mai parallelo. Legge fisica, non opinione.
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Marinatura? Esperimento mio: aceto balsamico, 24 ore. Risultato? Variabile. Dipende dalla bestia.
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Batticarne? Strumento primitivo, efficace. Forza bruta. Risultato prevedibile.
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Cottura lenta. Bassa temperatura. Tempo lungo. Per la pazienza. La mia non è infinita, come certi tagli di manzo.
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Errore comune: cottura eccessiva. Secca. Indigestibile. Non accettabile.
Ricorda: la qualità della carne è fondamentale. Chiaro? Anche il miglior macellaio non fa miracoli. La genetica conta. Ho imparato a mie spese, con quel vitello… un disastro. Mai più.
Come posso rendere la carne più morbida?
Carne tenera? Olio, limone, basta. Taglia le fibre.
Marinature acide? Perfette. Agrumi, aceto, vino. Funzionano.
Battuta? Metodo rapido. Risultato garantito. Provato.
- Acidità: Limone, aceto, vino. Scioglie le proteine. La mia preferita? Succo di pompelmo rosa. Forte.
- Tecnica: Battuta decisa, non sfregiata. Uso il batticarne del nonno, pesante.
- Tempo: Marinatura? Almeno 30 minuti. Meglio di più. Dipende dal taglio.
Quest’anno ho usato solo sale grosso per la carne di maiale. Risultato ottimo. Secreto iberico.
Quali sono le cause della carne dura?
Carne dura? Problemi di cottura. Punto.
- Troppo calore, tempo eccessivo. Secca. Indigestibile.
- Taglio sbagliato. Muscoli molto usati. Fibrosi. Dura.
- Mancanza di marinatura. Nessuna idratazione. Secca.
- Cottura non uniforme. Esterno bruciato, interno crudo.
Mia esperienza? Brasato rovinato. Tre ore. Secco. Inutile. Errore mio. Imparato a mie spese. Utilizzo ora il termometro. Mai più.
Dettagli Aggiuntivi: Nel mio ultimo esperimento con un taglio di manzo (3kg circa, acquistato al mercato di San Lorenzo il 27/10/23), ho notato la durezza eccessiva nonostante l’utilizzo di un buon vino rosso per la marinatura. L’errore è stato la temperatura troppo alta in fase iniziale e una cottura prolungata oltre il necessario, nonostante il controllo tramite termometro digitale. Risultato: carne dura e stopposa. Il taglio era un girello, notoriamente adatto alla cottura veloce. L’errore di valutazione sulla temperatura e sul tempo di cottura ha compromesso il risultato finale. La successiva verifica tramite un amico macellaio ha confermato l’ipotesi.
Cosa fare per rendere la carne più morbida?
Mamma mia, carne dura come la pietra? Un dramma! Ma non disperare, amico mio! Ecco la soluzione, spiegata con la chiarezza di un manuale di istruzioni scritto da un sommelier ubriaco:
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Olio e limone: Un filo d’olio e limone? Ah, sì, la solita pappa! Funziona, eh, ma è come usare un cucchiaio per scavare una miniera d’oro! Troppo poco efficace! Meglio un’intera bottiglia d’olio e almeno tre limoni, spremuti con tutta la forza di Ercole!
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Marinature pazze: Agrumi, aceto, vino… Sì, ma non scherziamo! Deve essere una marinatura che farebbe piangere un gladiatore! Immagina un mix di ananas, tequila, e sangue di drago (solo se lo trovi, eh!) La carne sarà così tenera che si scioglierà in bocca! Quest’anno ho provato una marinatura con mirtilli rossi e birra scura, risultato fantastico!
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Battuta selvaggia: Battuta? Ma che dici? Devi sferragliare quella carne come se fosse un nemico giurato! Usa un batticarne come se fosse una mazza da baseball! Devi sentire il crac soddisfacente! Ricorda quando ho battuto quella bistecca così forte che ha fatto un buco nel tavolo? Epico!
Consigli extra (solo per veri guerrieri della carne tenera):
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Bromelina: Aggiungila alla tua marinata infernale. E’ un enzima che fa sciogliere la carne come neve al sole. Provala, ma stai attento! Una volta ho messo troppa bromelina ed ho quasi sciolto la padella!
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La pazienza di un monaco: Marinare per almeno 12 ore, meglio 24. Io, quest’anno, ho marinato un arrosto per tre giorni. Risultato? Una nuvola di tenerezza.
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Temperatura: Mai cuocere la carne a fuoco alto. È un suicidio culinario! Cuocila a fuoco lento e con amore, come un padre adottivo amorevole che alleva un orsetto.
Ah, dimenticavo, quest’anno mia nonna mi ha insegnato un metodo segreto… Ma non te lo dico! Se lo sapessi tutti, non sarei più speciale! 😉
Come ammorbidire un arrosto troppo duro?
Oddio, quell’arrosto di Natale del 2023! Un disastro. L’avevo cotto per tre ore, seguendo la ricetta della nonna, ma era venuto fuori come la suola di una scarpa! Secco, duro, implacabile. Ricordo ancora la faccia di mio zio Giovanni, un vero intenditore di carni, quando l’ha assaggiato. Era una tragedia.
Avevo provato a marinare la carne per 24 ore prima, con rosmarino, aglio, e vino rosso, ma niente. La cottura al forno a 180° sembrava perfetta, ma non aveva funzionato. Mi sono sentita una pessima cuoca, un’autentica frana. La delusione era profonda, quasi fisica.
Pensavo fosse irrimediabile, ma poi mia zia Emilia, sempre lei, la regina della cucina di ripiego, ha avuto un’idea. Ha preso la teglia, ha aggiunto mezzo bicchiere d’acqua sul fondo, e ha ricoperto l’arrosto con della carta stagnola. Poi, forno a 150° per un’altra ora, a fuoco basso, con l’aggiunta di un goccio di brodo di manzo.
- Errore: Cottura troppo lunga a temperatura alta.
- Correzione: Cottura più breve a temperatura inferiore, con aggiunta di umidità.
Miracolo! La carne è diventata incredibilmente più morbida, succosa, quasi tenera. Non era più quella pietra intagliata di prima. Abbiamo mangiato comunque l’arrosto, ma era evidente la differenza. La zia Emilia è una santa.
Il segreto, ha detto, sta nell’aggiungere il vapore e la bassa temperatura per “rigenerare” la carne. È importante non esagerare con la cottura iniziale. E poi, saper rimediare agli errori è fondamentale, non è vero?
Quest’anno, ho preso appunti. Non voglio più ripetere l’esperienza.
Quando si sala la fiorentina?
Ah, la fiorentina! Un argomento che mi tocca nel profondo, come un tartufo bianco sulla mia carta di credito.
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La temperatura: Immagina la tua fiorentina come una diva capricciosa: non la puoi catapultare dal gelo del frigo al calore dei riflettori (la griglia). Lasciala a temperatura ambiente per almeno 3-4 ore, che si rilassi e si prepari al suo grande momento.
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Il sale: Ecco il dilemma shakespeariano: salare prima o dopo? Io, da persona che ha visto più bistecche che tramonti, consiglio di salare abbondantemente ambo i lati con sale grosso circa un’ora prima. Il sale fa uscire l’umidità, creando una crosticina crunchy che fa invidia al pane appena sfornato.
- Alternativa: c’è chi giura di salare solo dopo, per non “seccare” la carne. Ma io dico: chi non risica non rosica!
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Preparazione: Massaggia la tua fiorentina con olio extravergine, come se le stessi dando un trattamento di bellezza. Poi, falla riposare. Vuole godersi gli ultimi istanti di pace prima di affrontare il fuoco.
E un consiglio da amico: non lesinare sulla brace. La fiorentina vuole ardere, vuole fiamme alte e amore puro. E se poi la servi con un filo d’olio e un rametto di rosmarino, beh, hai fatto bingo!
Come cucinare una fiorentina perfetta?
Oddio, la fiorentina! Mi piace tanto, ma ogni volta è una sfida. Quattro minuti per lato, dice? Ma la mia è più grande, tipo 7 cm… Devo tenerla di più, forse? Spero di non seccarla! Un kg? La mia è quasi due chili, mamma mia! Dovrò aggiustare i tempi, sicuramente. Un paio di minuti dritta sull’osso… ma se è troppo spessa? Boh.
- Quattro minuti per lato, per una di circa 5 cm e 1 kg.
- La mia è più grossa, quindi più tempo.
- Due chili, cavolo! Questo è un problema.
- Un paio di minuti sull’osso… ma dipende dalla grandezza.
- Devo usare il termometro, sì, il termometro! Così sono sicura. 55 gradi al cuore, perfetto!
- Sale grosso, solo sale grosso, prima e dopo, eh. Pepe? Macché, rovina tutto.
- Poi olio buono, quello extra vergine di mio zio Giuseppe, il migliore!
Ah, giusto! Ricordo che l’anno scorso ho fatto un disastro, era diventata dura come la pietra! Quest’anno, con il termometro, sarà diverso. Spero.
Oggi ho comprato anche un bel vino rosso, un Chianti Classico. Perfetto per accompagnare la fiorentina, non vedo l’ora di stasera. Speriamo bene, mi raccomando, il termometro!
- 55 gradi interni per la cottura perfetta.
- Olio extravergine di oliva di mio zio Giuseppe.
- Sale grosso, prima e dopo la cottura.
- Nessun pepe!
Questo è tutto. Devo andare, è quasi ora di cena!
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