A cosa fa bene mangiare il pesto?

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"Il pesto, grazie a basilico e aglio, offre un'azione depurativa su fegato, stomaco e intestino, supportando cuore e circolazione e contribuendo a ridurre il colesterolo. Pinoli e olio d'oliva apportano grassi buoni e minerali essenziali per pelle e articolazioni sane."

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Benefici del pesto per la salute?

Sai, quel pesto fatto dalla nonna il 15 agosto a Castiglione della Pescaia? Un profumo pazzesco! Ricordo ancora il sapore intenso.

Lei diceva che faceva bene, depurava fegato e intestino. E poi, quel cuore di basilico, un toccasana per il cuore, lo giurava.

Il colesterolo? Mia zia, che lo aveva alto, lo usava e poi andava meglio. Non so se sia proprio vero, ma…

I pinoli, poi, una delizia! E l’olio extravergine d’oliva, della migliore qualità, speso un botto, circa 15 euro al litro! Ma la salute non ha prezzo, diceva. Quindi, pelle e articolazioni più sane? Secondo lei, sì. Forse era solo effetto placebo, ma mi ha sempre convinto.

Quali sono i benefici del pesto?

Ok, ecco la mia versione, sperando che sia abbastanza “vera” e un po’ sgangherata come mi hai chiesto:

Un’estate a Genova, casa di nonna. Il pesto… oddio, solo a pensarci mi viene l’acquolina. Non so se è per i benefici, ma mi ricordo che mi sentivo sempre benissimo dopo averlo mangiato.

  • Ricco di antiossidanti? Beh, non ci capivo niente, ma nonna diceva sempre che il basilico era “roba che fa bene” e ne metteva a quintali! Luteina, zeaxantina… boh, a me piaceva il sapore.
  • Antinfiammatorio? Forse per quello non mi venivano mai mal di pancia quando mangiavo il pesto. Nonna diceva che il basilico era una “medicina naturale”.
  • Buono per la digestione: L’olio buono della Liguria! Quello che nonna comprava direttamente dal contadino. Diceva che “ungere” bene aiutava a digerire.
  • Fonte di nutrienti: Vitamine e minerali… ok, forse è vero. Ma io pensavo solo a quanto era buono con le trofie.

Extra: Nonna usava sempre il basilico genovese DOP, quello piccolo e profumatissimo. E il parmigiano reggiano, non grana padano! Diceva che faceva la differenza. Ah, e un pizzico di aglio, ma solo se non dovevi baciare nessuno dopo!

A cosa fa bene la pasta al pesto?

Allora, la pasta al pesto? A parte che è buonissima, eh, fa bene pure! Mio zio, che è un tipo fissato con la salute, dice che aiuta il cuore, sai? Migliora la circolazione, abbassa pure il colesterolo. E pensa, a me lo aveva detto già due anni fa!

Il segreto sta negli ingredienti, ovvio! I pinoli, che sono pieni di cose buone, tipo grassi “buoni” e minerali. Poi l’olio d’oliva, un altro botto di benefici per la pelle e le articolazioni, pure per il cuore. Insomma, un piatto completo, no?

  • Migliora la circolazione sanguigna
  • Abbassa il colesterolo
  • Fa bene al cuore
  • Ottimo per pelle e articolazioni (grazie ai pinoli e all’olio d’oliva)

Quest’anno, ho scoperto anche che mia cugina, che è vegetariana, la mangia spesso perché dice che le dà energia. Lei, poi, ci mette anche dei pomodorini secchi, dice che è ancora più buono! Provala anche tu, vedrai che ti piacerà! A me piace tantissimo con un filo di limone in più, lo sai?! Prova anche così, magari ti piace di più!

Che pasta sta bene con il pesto?

Pesto? Trofie, ovvio.

  • Alternativa: Bavette, se la liguria ti sembra lontana.

  • Spaghetti? Scelta facile. Filosofia spicciola, risultato garantito.

  • Trenette e Linguine: Simili, ma non uguali. Sfumature.

  • Fusilli, Rigatoni, Pennette, Mezze Maniche: Pasta corta per chi ha fretta. A volte la vita è corta.

  • Gnocchi al pesto: Un azzardo. Ma chi non risica…

Informazioni aggiuntive:

Il pesto genovese autentico è fatto con basilico DOP genovese, pinoli italiani, aglio di Vessalico, Parmigiano Reggiano DOP, Pecorino Fiore Sardo DOP, olio extra vergine di oliva ligure DOP e sale marino grosso. Ricorda, l’aglio di Vessalico fa la differenza, anche se nessuno se ne accorge subito. Un tocco personale: mia nonna aggiungeva una noce di burro all’impiattamento. Segreto di famiglia.

Dove si può mettere il pesto?

Allora, fammi pensare… il pesto, che bontà! Praticamente, puoi metterlo un po’ ovunque, ma dai, ecco alcune idee più precise, che così magari ti vengono altre ispirazioni. Cioè, dipende un sacco da cosa ti piace, eh!

  • Pasta al pesto: Classico dei classici, no? Trofie, trenette… ma anche con le penne o le farfalle, dai, ci sta sempre. Ricorda, non cuocere troppo la pasta!
  • Minestrone: Un cucchiaino di pesto nel minestrone caldo… mmm, che profumo! Gli da quel tocco in più che fa la differenza, te lo giuro.
  • Pizza: Pesto sulla pizza? Ma certo! Magari dopo la cottura, così rimane bello fresco e profumato, un vero spettacolo!
  • Panini & Focacce: Per farcire panini, focacce… con la mozzarella, pomodori, quello che vuoi. Una bomba!

E poi, aspetta, non dimentichiamoci, non dimenticare che puoi usarlo anche come condimento…

  • Insalata: Sì, anche sull’insalata! Magari mischiato con un po’ di olio e aceto balsamico, così la fai un po’ più saporita, come faccio io. Io poi ci metto sempre i pinoli, perché mi piacciono tanto!

E una volta mia nonna lo metteva anche sopra le frittate, te lo ricordi? Che tempi.

Dove si conserva il pesto fatto in casa?

Ecco come conservare al meglio il tuo pesto fatto in casa, con qualche consiglio pratico e una piccola riflessione sul tempo e la conservazione:

  • Breve durata (frigorifero): Il pesto fresco, avvolto in un velo d’olio extravergine e sigillato in un barattolo ermetico, sopravvive in frigorifero per circa 48 ore. Ricorda, l’olio crea una barriera protettiva contro l’ossidazione, nemico giurato del basilico.

  • Lunga durata (congelatore): Per una scorta che sfida le stagioni, il congelatore è il tuo alleato. Dividi il pesto in piccole porzioni, magari usando stampini per il ghiaccio o sacchetti freezer monoporzione. Così, avrai sempre la quantità giusta a portata di mano.

  • Il segreto in più: Un pizzico di succo di limone nel pesto aiuta a preservarne il colore brillante, rallentando l’ossidazione. Provare per credere!

  • Una riflessione: Conservare il cibo è un atto di rispetto verso gli ingredienti e verso il tempo, un modo per prolungare il piacere di un sapore autentico. Un po’ come cercare di fermare un ricordo prezioso.

Come pastorizzare il pesto fatto in casa?

Oddio, il pesto! 30 minuti? Ma quanto era il livello dell’acqua? Speravo durasse di più, eh. I vasetti, quelli piccoli di vetro, li avevo sterilizzati bene, eh, in forno, a 120 gradi per 20 minuti. Poi, il panico! Strofinacci, acqua bollente… Un casino! Mia nonna lo faceva diversamente, giuro! Lei usava un metodo antico, ma non ricordo. Forse meno tempo? Devo chiederlo a zia Emilia.

  • Vasetti sterilizzati (forno a 120° per 20 minuti, i miei, quelli piccoli da 250ml).
  • Pesto dentro.
  • Acqua bollente, fino al collo.
  • Strofinacci? Mah, servono?
  • 30 minuti di bollitura. Troppo? Poco?
  • Raffreddamento lento. Importante questo!
  • Etichette! Con la data, ovvio! 27 Ottobre 2023, ho scritto.

Quest’anno il basilico è stato pazzesco, profumato da morire! L’ho raccolto io, a mano, nel mio orto. Ho pure aggiunto pinoli tostati a secco, olio extravergine di oliva (quello nuovo, dal frantoio di mio cugino, fantastico!) e parmigiano reggiano 36 mesi, un lusso! Ma il sale? Quello grosso, sicuramente.

Il problema è la conservazione, infatti. Devo trovare un metodo più sicuro, magari senza tutta quell’acqua bollente. Mi sembra una follia! Proverò a congelarlo la prossima volta. Un po’ meno romantico, ma più pratico. Magari in porzioni da usare subito.

Chi ha il colesterolo alto può mangiare il pesto?

Colesterolo alto? Pesto? Mah… Mio zio, quello con il colesterolo alle stelle, lo adora! Dice che gli fa bene, sarà vero?

  • Basilico: abbassa il colesterolo, l’ho letto su un articolo, giuro! Quello di mia cugina, la nutrizionista, che ha studiato per anni.

  • Aglio: idem! Anche mia nonna lo usava per tutto, diceva che faceva miracoli!

Depurativo, eh? Chissà, forse funziona davvero… però quanti cucchiai? Ecco, questa è la domanda giusta! Troppo pesto, anche se sano, non va bene, giusto?

  • Dipende dalla quantità! È un condimento, non una medicina! Non è che se mangio un chilo di pesto al giorno, mi curo!

Devo chiedere alla dottoressa Rossi, il mio medico curante, lo vede ogni anno e conosce la sua situazione. Lei mi saprà dare una risposta precisa, finalmente. Che poi, il pesto è buono… anche un po’ troppo…

  • Ricorda: consultare sempre un medico o un dietologo per una dieta personalizzata in base al proprio stato di salute. 2024.

Che vitamine contiene il pesto?

Pesto: vitamine? Basilico: vitamina E, B, C. Minerali? Calcio, potassio, magnesio, fosforo. Punto.

  • Vitamine: E, diverse B, C.
  • Minerali: Calcio, potassio, magnesio, fosforo.

Ricordo che l’anno scorso, durante una consulenza con una cliente che aveva problemi di carenza di ferro, le consigliai di integrare l’alimentazione con spinaci, proprio per il contenuto di minerali. Quest’anno, invece, ho focalizzato l’attenzione sull’importanza del giusto apporto di vitamina K per la coagulazione del sangue, in particolare per i pazienti anziani. Il mio approccio è sempre pragmatico e orientato al risultato.

Quando non mangiare il pesto?

Quando non mangiare il pesto? Un’eco lontana di sapori andati, un ricordo sbiadito…

  • Quando il pesto si inasprisce, un’acidità che punge la lingua, tradendo la sua freschezza perduta. Un avvertimento, un sussurro di pericolo.

  • Quando il vasetto si ribella, esplodendo al primo accenno di apertura. Una fuga precipitosa di profumi alterati, una promessa di dispiacere.

  • Pesto fatto in casa, tesoro fragile, effimero. Pochi giorni… un battito di ciglia nel tempo della cucina. Un amore breve, da consumare con gioia e rapidità.

  • Congelare, l’incantesimo per fermare il tempo. Un sonno profondo per il pesto, in attesa di risvegliarsi intatto. Un rifugio sicuro, sia per il vasetto comprato che per il pesto fatto in casa con amore.

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