Che cosa si mangia la sera del 31 dicembre?

Cosa si mangia la sera del 31 dicembre?

Che si mangia a Capodanno? Quest’anno, sai, ho pensato a qualcosa di semplice. Non ho voglia di grandi preparativi, troppa gente, troppa confusione. Mia nonna faceva sempre il cotechino, ma quest’anno… boh. Forse un arrosto di pollo, con patate al forno. Le patate, devono essere ben croccanti, quelle che ti fanno sentire sazio davvero. Un po’ di tristezza c’è, lo ammetto.

• Arrosto di pollo
• Patate al forno croccanti

È strano, ogni anno è uguale e diverso. Ricordo la cena di Capodanno del 2021, eravamo a casa dei miei cugini, un casino pazzesco, un lesso che sembrava una gomma, ma tanta allegria. Quest’anno, sarà solo io e i miei pensieri, e il profumo di pollo arrosto. Magari un bicchiere di vino rosso, per scaldarmi un po’ il cuore, così gelido in queste sere.

• Vino rosso
• Sensazione di solitudine

Non so. Magari quest’anno mi metto a preparare un dolce, una torta semplice, niente di speciale, ma fatta con amore. Chissà. Sono così stanco ultimamente, vorrei solo un po’ di pace. La mia vita è piena di cose in sospeso, di decisioni da prendere. Un po’ di caos dentro, ma anche tanta voglia di ritrovare la serenità.

• Torta semplice (forse)
• Senso di stanchezza e incertezza

Quest’anno, più che il cibo, spero di ritrovare me stesso, quel pezzetto di me andato perso. È una cosa strana, lo so, ma è così che mi sento. L’arrosto sarà buono, ma non so se mi basterà. Forse dovrei chiamare Marco, ma non ho voglia di sentire le sue solite battute. Meglio solo, con il mio pollo. E con i miei pensieri. Sperando che l’anno nuovo porti un po’ di cambiamento, anche solo un piccolo spiraglio di luce.

Cosa si mangia la sera dellultimo dellanno?

Ecco… cosa si mangia la sera dell’ultimo dell’anno… mi viene in mente la tavola imbandita, le luci soffuse…

• Scaloppine, sì, le faceva sempre la nonna. Un sapore di casa, di affetto che non c’è più.

• Crudo di mare… ostriche, certo. Ricordo un Capodanno a casa di amici, le ostriche erano freschissime, ma a me non piacevano molto.

• Salmone, immancabile. Affumicato, marinato, in mille modi. Mia madre lo preparava sempre con un’insalatina di finocchi.

• Frittura. Un classico, quella di paranza poi… Un’esplosione di sapori.

• Capitone. A Napoli non può mancare.

• Agnello o manzo… dipende dai gusti. Preferisco l’agnello, più delicato.

• Frutta secca e frutta fresca, per finire. Arance, mandarini, uva, melograno… la speranza di abbondanza per l’anno nuovo.

Cosa si mangia di secondo a Capodanno?

• Fritto misto di pesce: Mamma lo faceva sempre, un delirio di odori in cucina… mi ricordo che poi puzzava tutto per giorni. Non lo faccio più.

• Brasato al Barolo: Ecco, questo sì che mi ricorda le feste. Lunghe cotture, profumo di vino che invade la casa. Però, che sbatti.

• Cotechino con lenticchie: Classico, no? Porta fortuna, dicono. Io ci credo poco, però… le lenticchie mi piacciono. Quest’anno le faccio piccanti.

• Baccalà in umido: La nonna lo adorava. A me… boh, dipende. Se è fatto bene, magari. Altrimenti, passo.

• Salmone croccante: Più leggero, dai. Un’alternativa se non vuoi sentirti troppo in colpa dopo panettone e torrone. Ultimamente lo faccio spesso, è veloce.

• Filetto al pepe verde: Elegante. Forse un po’ troppo per Capodanno. Preferisco cose più rustiche, che mi ricordino casa.

• Polpettone ripieno: Buonissimo! Ma è un lavorone. Forse lo faccio a Natale, che ho più tempo. Mia zia lo fa con i carciofi, una meraviglia.

Comunque, sai cosa mi piacerebbe fare quest’anno? Andare al mare, mangiare pesce fresco in un ristorantino… dimenticarmi del freddo e delle tradizioni. Ma poi penso al cenone con la famiglia, ai ricordi… e mi passa la voglia di scappare. Forse.

Che primo si mangia a Capodanno?

Capodanno 2024, casa mia a Milano. Un casino pazzesco, ma bello. Mia nonna, santa donna, aveva preparato i suoi famosi tortellini in brodo. Non quelli secchi, eh, quelli fatti a mano, con la pasta sottile e un ripieno di carne che ti scioglieva in bocca. Ricordo la fatica che faceva, le sue mani tutte rugose ma esperte, a chiudere quei piccoli capolavori. Un profumo che ti inebriava, un misto di brodo caldo e carne…mamma mia che fame! Avevo solo 10 anni, ma già apprezzavo la magia di quei momenti.

Quest’anno, invece, ho cucinato io! Eh sì, sono cresciuto. Ho optato per delle lasagne al forno. Un po’ meno tradizionali forse, ma erano buonissime, e con un sugo di carne fatto da me, senza conservanti e roba strana. Era un po’ un esperimento, perché non le avevo mai fatte da solo, ma sono riuscito a tirar fuori qualcosa di decente. Ero soddisfatto, anche se le sfoglie non erano perfette, alcune un po’ troppo sottili, altre un po’ spesse. Però, erano mie!

• Primo piatto di Capodanno 2024: Lasagne fatte in casa
• Primo piatto di Capodanno 2023: Tortellini in brodo (fatti dalla nonna)
• Sensazioni: Ansia, emozione, soddisfazione.

La scelta del primo piatto dipende molto dalla famiglia e dalle tradizioni. A parte le lasagne, ci sono anche i ravioli e gli gnocchi, ottimi! Quest’anno, però, le lasagne erano il mio obiettivo!

Cosa si mangia il 31 dicembre carne o pesce?

Carne o pesce a Capodanno? Dipende. Tradizione? Pesce. Simbolo di abbondanza. Ostriche, carpacci, orate… Ma anche lenticchie. Ricchezza, fortuna. Zuppe, contorni. Quest’anno, personalmente? Branzino al forno. Mia nonna, sempre lenticchie. Un rito. Superstizione? Chi lo sa. La vita è un gioco. Mangiare bene è una strategia.

• Pesce: Abbondanza. Preferenza personale: branzino.
• Lenticchie: Fortuna. Tradizione familiare: zuppa di lenticchie.
• Carne: Meno frequente a Capodanno. Ma non una regola ferrea.

Nota: Il mio Capodanno 2024 prevede branzino e, forse, un po’ di lenticchie. La scelta è soggettiva. La mia nonna, invece, giura sulle lenticchie. Sempre. La fortuna, a quanto pare, ha i suoi capricci.

Come si chiama la cena del 31 dicembre?

Si chiama cenone. Punto.

• Cenone: non è solo cena. È un rito. Cotechino e lenticchie, promessa di abbondanza. L’anno che verrà è sempre un’illusione.

• Tradizioni? Tombola, fuochi d’artificio. Qualcuno butta via le cose vecchie. Simbolismi inutili. Se non cambi dentro, resta tutto uguale. Che poi, cambiare è davvero necessario?

• Ah, dimenticavo. Spumante. Tanto spumante. Per dimenticare l’anno che se ne va. E illudersi di quello che arriva.

• Curiosità: A Napoli, gettare oggetti vecchi dalla finestra è un’usanza ancora viva in alcuni quartieri. Un modo rumoroso per liberarsi del passato. Io preferisco il silenzio.