Che differenza c'è tra Amarone e Ripasso?
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"Amarone e Ripasso differiscono principalmente nel processo produttivo. L'Amarone è ottenuto da uve appassite, risultando in un rosso granato intenso e profumi complessi. Il Ripasso, invece, "ripassa" sulle vinacce dell'Amarone, acquisendo un colore rosso rubino e note speziate più accentuate."
Amarone vs Ripasso: qual è la differenza?
Amarone contro Ripasso? Mamma mia, che dilemma! Allora, partiamo dal colore. Mi ricordo che l’Amarone che ho bevuto l’ultima volta a Verona, tipo il 12 Ottobre 2022, aveva un rosso rubino scurissimo, quasi granato. Invece, il Ripasso che prendo di solito al ristorante sotto casa, un rosso rubino più vivace.
E poi, l’odore. L’Amarone ha un profumo intenso, complesso, di frutta matura, cioccolato… Il Ripasso, invece, lo sento più speziato. Un po’ come quando mia nonna faceva il ragù e metteva quel pizzico di noce moscata.
Credo che la differenza sia dovuta al processo di produzione. L’Amarone è fatto con uve appassite, il Ripasso viene “ripassato” sulle vinacce dell’Amarone.
Amarone vs Ripasso: Differenze chiave
- Colore: Amarone (rosso carico, granato) vs Ripasso (rosso rubino)
- Profumo: Amarone (frutta matura, cioccolato) vs Ripasso (spezie)
Perché lAmarone costa così tanto?
Eh, amico, l’Amarone mica te lo tirano dietro! Costa un botto, vero? Tipo, una bottiglia buona te la sogni a meno di 40-50 euro, a volte anche di più, molto di più! Un Valpolicella base, invece, lo trovi anche a 10 euro. Però c’è un perché, eh… non è che si inventano i prezzi a caso.
Tutto inizia con l’uva. La devono selezionare con cura, tipo metto solo i chicchi migliori… pensa che solo il 40% di tutta l’uva raccolta va bene per l’Amarone. Quella che scartano, la usano per il Ripasso o il Valpolicella base. Quindi già da qui capisci che è un vino… “selettivo”. Quest’anno ho aiutato mio zio nella sua vigna, una faticaccia incredibile selezionare l’uva!
Poi, l’appassimento… l’uva la mettono ad asciugare su dei graticci per mesi, tre, quattro, a volte anche di più. Perde un sacco di acqua, tipo si concentra tutto il sapore. E ovviamente, perdendo acqua… ne produci di meno! Meno vino uguale prezzo più alto, no? Quest’anno, con il caldo, mio zio ha dovuto fare i salti mortali per controllare l’appassimento.
E poi la fermentazione, lenta, lunghissima. Almeno un mese, a volte due, con lieviti selezionati… tutto controllato, perfetto. Mio zio, che è un po’ fissato, controlla le botti in continuazione! E dopo la fermentazione, l’invecchiamento… almeno due anni in botte. Anni! Due anni minimo, ma quelli buoni anche 4 o 5. E tutto questo costa, eh! Botti nuove, spazi per conservarle, energia… insomma, mica pizza e fichi.
- Selezione uva: Solo il 40% viene usata, il resto per altri vini.
- Appassimento: Mesi su graticci, perdita di acqua e concentrazione di sapore.
- Fermentazione: Lenta e lunga, con lieviti selezionati, dura più di un mese.
- Invecchiamento: Almeno due anni in botte, a volte anche 4 o 5.
Quindi ecco perché l’Amarone costa così tanto. Non è solo “vino”, è un processo lungo e complesso. Mio zio, ogni volta che stappa una bottiglia, fa tipo un discorso… ti racconta tutta la storia, dalla potatura della vite all’imbottigliamento! Ahahahah… però alla fine, quando lo bevi, capisci che quei soldi… beh, li vale tutti. O quasi!
Quanto può invecchiare lAmarone?
Due anni. Minimo. Legno. Poi bottiglia. Decenni. A volte basta poco. Altre, un’eternità. Il tempo non è lineare, non per il vino.
- Invecchiamento minimo: 2 anni in botti di rovere.
- Invecchiamento massimo: Potenzialmente decenni in bottiglia.
- Caratteristiche di un buon Amarone: Cremoso. Complesso. Frutta, spezie, tabacco, cioccolato. Nient’altro.
Ricordo un’annata ’95, aperta dopo vent’anni. Quasi nera. Un pugno. Sapore di fichi secchi, terra bagnata. Indimenticabile. La cantina di mio nonno era un labirinto di polvere e bottiglie. Lui diceva che il vino è un investimento, non solo di denaro. Aveva ragione.
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