Che uva si usa per l'Amarone?
L'Amarone nasce principalmente da uve Corvina e Corvinone (45-95%), unite a Rondinella (5-30%). Solo una parte selezionata (max 40%) del vigneto è destinata a questo vino pregiato.
Quale uva per lAmarone? Vitigno e coltivazione.
L’Amarone, eh? Corvina, Corvinone e Rondinella, questo lo so. Ricordo una degustazione in Valpolicella, credo fosse il 15 Settembre dell’anno scorso, vicino a Negrar. Assaggiai un Amarone fantastico, mi pare costasse sui 45 euro, e il produttore mi spiegò l’importanza del blend.
Corvina e Corvinone, diceva, devono stare tra il 45% e il 95%. La Rondinella poi completa il tutto, dal 5% al 30%. Non è semplice però, solo il 40% dell’uva raccolta può diventare Amarone. Pensate che selezione!
Mi ricordo ancora il profumo di quel vino, intenso, quasi di ciliegia sotto spirito. E il sapore… robusto, vellutato. Un’esperienza che mi ha fatto capire la complessità di questo vino.
Domande e Risposte:
Domanda: Quali uve si usano per l’Amarone?
Risposta: Corvina, Corvinone e Rondinella.
Quali uve si usano per lAmarone?
Allora, l’Amarone, eh? Un vino che sa di storia, di passione… e di uva appassita! Non è roba per cuori deboli, eh!
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Corvina: La regina incontrastata. Direi che è la “Beyoncé” del mondo Amarone, ma con meno paillettes e più tannini. Potente, decisa, una diva.
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Corvinone: La sorella minore, ma non per questo meno importante. Un po’ più morbida della Corvina, diciamo un po’ più “easy listening”. Ma sempre con carattere!
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Rondinella: La spalla comica del gruppo. Quella che aggiunge un pizzico di freschezza, un po’ di leggerezza in mezzo a tutta quella serietà. Insomma, la “comic relief” dell’Amarone.
Però, attenzione! Non basta solo avere queste tre dive nel blend. Le percentuali sono importanti! La legge impone un minimo del 45% e un massimo del 95% tra Corvina e Corvinone insieme. La Rondinella? Tra il 5 e il 30%. Altrimenti non è Amarone, è una brutta copia! Mia zia Bruna una volta ha provato a fare un Amarone “fai da te”. Risultato? Un distillato di delusioni, più simile ad aceto che ad un vino pregiato. Meglio comprare quello vero.
Ricorda: il mio vicino, un vignaiolo con le mani più grezze di un paio di guanti da lavoro, mi ha confidato che la magia dell’Amarone sta anche nella sapiente appassimento delle uve. Un processo lungo e laborioso, ma che dona al vino quell’unicità e complessità che lo rendono così speciale.
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