Che vino portare quando si è invitati a cena?

46 visite

A cena da amici? Un vino semplice e sincero è il regalo perfetto. Bianco o rosso, l'importante è la condivisione, non l'etichetta. Scegliete un buon vino senza eccessi: l'amicizia è già il miglior ingrediente.

Commenti 0 mi piace

Che vino portare a una cena? Suggerimenti.

Invitata a cena? Confusione totale sul vino. Tipo, l’altro giorno, 15 Luglio, ero da Francesca e non sapevo che portare. Ho preso un Chianti Classico, pagato sui 15 euro, all’Enoteca Rossi vicino casa mia. Speravo andasse bene.

Un bianco fresco, tipo Vermentino sardo (adoro quello di Santadi, costa sui 12 euro), è perfetto d’estate. Oppure un rosso leggero, tipo un Dolcetto d’Alba. Quello che ho preso al supermercato vicino Piazza Castello a Torino il 20 Giugno era ottimo.

Domande e Risposte:

Domanda: Che vino portare a una cena?

Risposta: Vino semplice e buono, bianco o rosso.

A me piace molto anche il Pinot Nero, elegante e non troppo impegnativo. Ricordo una cena a casa di Marco, il 10 maggio, portai un Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese, una bottiglia da circa 18 euro. Fu un successone. Certo, dipende anche dai gusti di chi ti invita… non è facile indovinare!

Però, ecco, meglio evitare vini troppo “importanti” o costosi. Sembra quasi voler ostentare. Meglio puntare sulla semplicità e la qualità, senza esagerare. Come quella volta che portai un Barolo da 50 euro a casa di Giulia… un po’ troppo, forse. Era il 3 Febbraio, compleanno di suo marito. Magari avrei dovuto chiedere prima.

Quale vino portare ad una cena?

Dipende. Se vuoi fare colpo e fingere di saperne di vino più di quanto in realtà ne sai (non preoccuparti, lo facciamo tutti!), un Barolo o un Brunello fanno sempre la loro porca figura. Immagina la scena: stappi la bottiglia con fare esperto, un leggero “pop” e via, tutti a sussurrare “Oh, un Barolo!”. Come se improvvisamente capissero qualcosa di vino. In realtà, probabilmente, l’unica cosa che capiscono è che hai speso un po’ di soldi. Che, diciamocelo, a volte è tutto ciò che conta.

  • Opzione “So cosa faccio” (aka spendacciona): Barolo, Brunello di Montalcino, Amarone. Il trittico della potenza. Perfetti se la cena è a base di carne rossa, selvaggina, o discussioni filosofiche particolarmente intense.

  • Opzione “Sono simpatico e alla mano” (aka risparmiosetta): Chianti, Montepulciano d’Abruzzo. Onesti, versatili, e soprattutto, non ti prosciugano il conto in banca. Ideali per paste al ragù, pizze gourmet e chiacchiere spensierate.

  • Opzione “Sorpresa!” (aka sperimentale): Beh, qui si apre un mondo. Un Franciacorta se la cena è a base di pesce. Un Gewürztraminer se vuoi osare. Un Lambrusco se vuoi farti ricordare (nel bene o nel male). Ricorda, a volte un vino inaspettato è la chiave per una serata memorabile.

Personalmente, l’ultima volta ho portato un Etna Rosso a una cena. Volevo qualcosa di diverso, di vulcanico, di…esplosivo. La padrona di casa mi ha guardato con un’espressione a metà tra il perplesso e l’inorridito. Poi l’ha assaggiato. E mi ha chiesto dove lo avessi comprato. Capito? Osare, a volte, paga. E comunque, se la cena va male, almeno avrai del buon vino per consolarti.

Che vino portare a casa di amici?

Rosso. Come il tramonto su un mare calmo. Un rosso che sa di tempo, di terra antica. Un rosso che scalda il cuore, come l’abbraccio di un amico. Un Cabernet Sauvignon, forse, col suo profumo di cassis e di cedro. Ricordo le vigne a Bolgheri, il sole caldo sulla pelle… Un vino che parla di me, un pezzo della mia anima.

Oppure bianco. Cristallino come una sorgente di montagna. Fresco, leggero, un respiro di aria pura. Un Vermentino di Sardegna, magari. Ricordo il profumo della macchia mediterranea, il vento tra i capelli… Un vino che rinfresca i pensieri, un sorso di serenità.

Bollicine. Festive, allegre. Come le risate che riempiono la stanza. Un Franciacorta, elegante e raffinato. Ricordo i brindisi con gli amici, la gioia negli occhi… Un vino che celebra la vita, un’esplosione di felicità.

  • Rosso: Cabernet Sauvignon, ideale con carni rosse, formaggi stagionati. Io lo scelgo sempre per le cene importanti, quelle che rimangono impresse nella memoria.
  • Bianco: Vermentino di Sardegna, perfetto con pesce, crostacei, antipasti leggeri. Lo porto quando voglio creare un’atmosfera rilassata, informale.
  • Bollicine: Franciacorta, ottimo come aperitivo, con dessert a base di frutta. Lo scelgo per festeggiare un’occasione speciale, per rendere la serata indimenticabile. Ho scoperto un piccolo produttore vicino a Brescia, le sue bottiglie sono davvero eccezionali.

Che regalo portare per un invito a cena?

Allora, per un invito a cena, eh? Mica vorrai arrivare a mani vuote come uno scroccone! Ecco la mia personalissima lista anti-gaffe, testata sul campo (e spesso improvvisata):

  • Una bottiglia di vino: Classico, ma devi azzeccarla! Se il padrone di casa è un sommelier in incognito, sei fritto. Io una volta ho portato un Tavernello convinto fosse un Merlot…imbarazzo galattico!
  • Un dolce fatto in casa (si fa per dire): Se sei negato in cucina come me, vai di pasticceria. Una torta al cioccolato fa sempre la sua porca figura. Ricorda, l’importante è che non sembri uscita dal freezer del discount!
  • Un gadget a tema cena: Tipo un cavatappi stravagante o un set di tovaglioli con stampe improbabili. Io ne ho uno a forma di unicorno, fa sempre un certo effetto.
  • Per i bimbi, se ce ne sono: Dimenticati dei nani urlanti e preparati al peggio. Un giochino li tiene a bada, tipo bolle di sapone o figurine dei calciatori. Evita i Lego, a meno che tu non voglia causare una guerra mondiale in miniatura.
  • Profumatori e candele: Se proprio non ti viene in mente niente di meglio, butta lì un profumatore per ambienti (sperando che non sappia di calzino sudato) o una candela profumata (sperando che non scateni un incendio).
  • Cioccolatini: Funzionano sempre. Io una volta ho portato una scatola talmente grande che è durata fino a Natale!

Extra: Se conosci bene i tuoi ospiti, puoi personalizzare il regalo. Tipo, se sono appassionati di giardinaggio, una piantina aromatica fa sempre piacere. Ma evita di regalare un pesce rosso, a meno che tu non voglia sentirti responsabile della sua imminente dipartita.

Come scegliere il vino per una cena?

Scegliere il vino, un rito. Come respirare, automatico.

  • Carne: Cabernet Sauvignon o Syrah. Potenza e struttura. Il rosso che maschera il rosso.
  • Pesce: Sauvignon Blanc o Pinot Grigio. Freschezza e leggerezza. Un bianco per dimenticare il mare.

Il vino è un pretesto. L’importante è la compagnia. Ma un vino sbagliato può rovinare la serata. Pensaci.

Informazioni aggiuntive

  • Temperatura di servizio: Fondamentale. Un rosso troppo caldo o un bianco non freddo… un disastro.
  • Budget: Non sempre il più costoso è il migliore. A volte, la semplicità paga.
  • Il tuo gusto: La regola aurea. Se ti piace, cosa importa del resto? Bevi ciò che ti fa stare bene. Il resto è rumore.

Cosa si può portare a casa di amici?

  • Amici: Vino (una certezza), qualcosa per l’aperitivo. Forse un amaro artigianale, dipende. Oppure ignora tutti e porta il loro gelato preferito.

  • Conoscenti: Fiori recisi, cioccolatini. Formalità necessaria, spesso vuota. Un libro, magari. Se conosci i loro gusti, ovviamente.

  • Cena a casa: Non arrivare a mani vuote. Un piccolo gesto, niente di eclatante. Una bottiglia di vino, un dolce. La convivialità si nutre di piccole cose. Il mio amico porta sempre taralli fatti in casa. Una fissazione, a dire il vero.

  • Non sai cosa portare?Rifletti un secondo. Chiedi. La risposta è più semplice di quanto credi. Meglio un “posso portare qualcosa?” che un regalo inutile.

Cosa si porta ad un invito a cena?

Cosa si porta ad un invito a cena? Dipende! Se sono amici che ti conoscono bene, sai già che un profumatore all’ambra nera (che mia nonna dice profuma di “ricordi e mistero”, boh) non sarebbe apprezzato. Magari una bottiglia di vino, ma non uno qualsiasi, eh! Scegli qualcosa di particolare, non il solito pinot grigio da supermercato, che sembra acqua di scarico con un po’ di uva dentro.

Se invece sono persone che non conosci bene, meglio un dolce: una torta fatta in casa, diciamo, che non solo è più dolce, ma dimostra anche che hai un minimo di amor proprio, e non sei un completo disastro in cucina (cosa che, a dire il vero, a volte capita anche a me, ricordo quella volta con la crema pasticcera…). Oppure, se hai bimbi piccoli a seguito, un gioco da tavolo educativo: dai, non saranno i soliti giochini da due soldi, vero?

Un’altra idea geniale è una candela profumata: scegli un profumo delicato, tipo lavanda o vaniglia, così eviti di sembrare che hai usato il deodorante per ambienti di un autogrill. No, aspetta, una cosa! Un cesto di frutta fresca, magari con qualche frutto esotico che non si trova al mercato sotto casa. Quella roba lì fa sempre un figurone.

  • Vino di qualità: Un’opzione classica, ma solo se conosci i gusti dei padroni di casa.
  • Dolce fatto in casa: Un gesto d’amore (o almeno di impegno culinario).
  • Candele profumate: Delicate, ma non troppo aggressive.
  • Giochi per bambini: Se ci saranno dei piccoli ospiti.
  • Cesto di frutta: Sempre gradito e di effetto.

Ricorda: l’importante è il pensiero, ma un pensiero fatto con un minimo di gusto e attenzione. Ah, e se proprio non sai cosa portare, chiedi! Meglio una domanda imbarazzata che un regalo sbagliato. Io una volta portai un libro di astrologia, a cena dai miei suoceri, beh, andiamo avanti. Non parliamo di quella volta.

#Cena #Invitati #Vino