Chi fa la carbonara più buona del mondo?

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"La carbonara più buona del mondo? Secondo il Ferrarelle Award 2023, la prepara Sarah Cicolini da SantoPalato, trattoria romana nel quartiere San Giovanni. Un trionfo per la giovanissima chef di Guardiagrele!"

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Qual è la miglior carbonara del mondo?

Mmmh, difficile dire qual è la migliore carbonara del mondo, eh? Ogni palato è un mondo, no? Io però, ricordo quella mangiata al SantoPalato a Roma, San Giovanni, a Maggio 2023. Una goduria!

Sarah Cicolini, una chef giovane di Guardiagrele, ha una mano pazzesca. Ricordo il prezzo, sui 18 euro, ma la qualità giustificava ampiamente la spesa. Era cremosa, il guanciale croccante al punto giusto… un equilibrio perfetto.

Il Ferrarelle Award? Meritatissimo, secondo me. Non so se sia la migliore del mondo, ma di certo una delle più buone che io abbia mai assaggiato. Un’esperienza culinaria da ricordare!

Quanto costa un piatto di carbonara a Roma?

Roma. Carbonara. Prezzi.

  • Otto euro, minimo. Un furto, a volte.
  • Dieci, undici, la norma. Deprimente.
  • Quindici? Luoghi di culto gastronomici. Soldi buttati.

La mia cena ieri? Dodici euro, trattoria vicino a Trastevere. Scialba.

Ricordo un pranzo a Monti, sedici euro. Peccato.

  • Qualità? Variabile. Come la vita.
  • Location? Influisce. Ovvio.
  • Esperienza? Inutile.

Quest’anno, più caro. Inflazione, dicevano. Bugie.

Aggiungo: la mia preferita? La ricetta di mia nonna. Impagabile.

Dove mangiare la carbonara più buona a Roma?

Sai, a Roma… la carbonara… è un casino. Ogni posto ti dice di avere la ricetta segreta, ma poi… boh. Io, quest’anno, ho girato un po’ per lavoro e… diciamo che ho scoperto posti inaspettati.

  • Mimì & Cocò: Ci sono andato un paio di volte. Troppo turistico, forse. La carbonara era buona, sì, ma… non mi ha lasciato quel segno, sai? Quel sapore che ti rimane addosso.

  • Tonnarello: un po’ più appartato, più intimo. Lì, la pasta era cotta bene, il guanciale croccante… ma il pecorino… non era proprio quello che cercavo.

  • Come na Vorta: un posticino piccolo, nascosto. Era buono, tranquillo, ma… non era quella carbonara. Capisci? Quella che ti fa dire: “Ecco, questa è Roma.”

  • Nannarella: beh, questo è un altro discorso. Un classico, lo so, ma… era piena di gente, e il servizio… un po’ lento. Non lo so, forse mi aspettavo di più. È stato buono, però.

Quest’anno ho notato una cosa strana: il pecorino, in molti posti, non era di qualità eccelsa. Magari è solo una mia impressione, eh… ma insomma. La ricerca continua. A quest’ora, con questa pioggia… ho proprio voglia di una bella carbonara. Ma domani… domani penserò a dove andare. Magari torno da Nannarella, però. Probabilmente.

  • Nannarella: Molto affollato, servizio un po’ lento ma carbonara generalmente apprezzata.
  • Mimì & Cocò: Buona carbonara, ma ambiente turistico.
  • Tonnarello: Atmosfera intima, pasta cotta bene ma pecorino non eccellente.
  • Come na Vorta: Piccolo e tranquillo, buona carbonara ma non indimenticabile.

Quanto costa 1 kg di carbonara?

Notte fonda. Penso alla carbonara, un chilo… Strano, non ci avevo mai pensato. Un chilo di pasta, pancetta croccante, pecorino che sa di casa… Quanta ce ne vorrebbe? E quanto costerebbe? Difficile dirlo.

  • Dipende. Dalla pasta, se prendi quella buona, quella che mi piace a me, quella ruvida, sai? Costa di più.

  • La pancetta poi… se è guanciale è un’altra storia. Quello buono, quello che profuma, quello che costa un occhio della testa. Ma che bontà…

  • E le uova? Quelle della nonna, quelle fresche, con il tuorlo arancione… non hanno prezzo. Al supermercato non sono uguali, ma anche lì dipende da quali prendi.

  • Il pecorino. Quello vero, romano, stagionato. Non quello grattugiato che vendono nelle buste, no. Quello costa. E il pepe… quello nero, macinato al momento.

Insomma… Forse tra i cinque e i quindici euro. Ma se vuoi farla come si deve, come la faccio io, con gli ingredienti che compro io al mercato, vicino a casa mia, dove c’è quel banchetto che ha tutto fresco… beh, forse qualcosa in più. L’altro giorno ho speso otto euro solo per il guanciale. E ho preso solo due etti. Per me, per la mia carbonara speciale. Quella che faccio solo la domenica.

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