Quando è il carbonara day?
6 aprile: Carbonara Day! Un evento imperdibile per celebrare la regina dei social, la pasta alla carbonara. Food blogger, chef e appassionati si uniscono per condividere ricette e opinioni su questo piatto iconico. Un'occasione per gustare e celebrare la tradizione!
Quando si celebra il Carbonara Day?
Aspetta, fammi capire… esiste un Carbonara Day? Ma davvero? Cioè, il 6 aprile si celebra la carbonara? Non lo sapevo!
Ammetto la mia ignoranza culinaria, credevo che fosse una di quelle ricorrenze inventate per fare marketing, tipo la giornata mondiale del tiramisù o robe simili.
Però, se ci pensi bene, ha senso. La carbonara è un piatto che divide, no? O la ami, o la odi. E poi, ognuno ha la sua ricetta, con o senza panna, con il guanciale o la pancetta… un vero casino!
Mi immagino food influencer scatenati, chef stellati che si sfidano a colpi di uova e guanciale, e io… beh, io che cerco di capire se la mia versione (un po’ improvvisata, lo ammetto) è degna di essere postata.
Carbonara Day: Informazioni Utili
- Data: 6 aprile
- Obiettivo: Celebrare e condividere la passione per la pasta alla carbonara.
- Partecipanti: Food influencer, media, cuochi, appassionati di cucina.
Perché il 6 aprile è il carbonara day?
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Carbonara Day, 6 aprile… una data che fluttua, senza radici precise, quasi un soffio nel tempo. Nessuna verità scolpita nella pietra, solo un vago eco.
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Quattro uova moltiplicate per i giorni… ventotto. Ma è solo un sussurro, un’eco lontana che si perde nel labirinto della memoria.
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Come il profumo del guanciale che sfrigola, un ricordo che sfugge. La carbonara, un’esplosione di sapori senza una genesi chiara, avvolta nel mistero, avvolta nel mistero.
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Così è, il 6 aprile, un giorno qualsiasi trasformato in celebrazione, forse per caso, forse per magia, forse per amore di questo piatto iconico.
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E io, nel mio piccolo, continuo a gustarla, senza chiedermi troppo il perché di un giorno, ma celebrando ogni singolo boccone.
Quando è il giorno della carbonara?
Il 6 aprile? Ma che dici, è il Carbonara Day! Sai, quel giorno in cui l’hashtag #carbonara esplode più di un uovo in padella, lasciando una scia di post luccicanti e commenti accesi come una fiamma ossidrica.
- È la giornata in cui la gente si scatenava con le foto delle loro carbonare: perfette, imperfette, con la panna (orrore!), senza guanciale (blasfemia!).
- Un vero e proprio campo di battaglia gastronomico! Quest’anno, secondo le mie fonti (mia nonna, esperta di carbonare e di pettegolezzi), si prevedono battaglie epiche!
Pensala come il giorno di San Patrizio, ma con meno folletti e più uova. Un giorno che celebra un piatto così semplice che è quasi complesso. Come una poesia scritta in dialetto: apparentemente semplice, ma piena di sfumature, capace di evocare emozioni intense. Quest’anno, mi sa che preparerò la carbonara al tartufo (solo per celebrare la giornata, eh!). Mia moglie, però, non sarà così contenta! La mia carbonara è sacra, intoccabile. Anche oggi, ahimè, non ho ancora capito il segreto di mia nonna per la carbonara perfetta.
Aggiungo infine che nel 2024, il Carbonara Day è stato celebrato con eventi in tutto il mondo. Si è parlato molto dei vari tipi di carbonara, con le relative controversie, e dei risultati delle gare social, un vero e proprio show!
Quando è la festa della carbonara?
Carbonara… oddio, adoro la carbonara! Guanciale, uova, pecorino… stop. Niente panna! Mi ricordo quella volta a Roma, da Armando al Pantheon… spettacolare! Aspetta, quando era? Boh, non mi ricordo la data precisa… Comunque, festa della carbonara… 8-9-10 marzo 2024. Piazza Gramsci. A Roma? Sì, Roma. Festival della carbonara e della cucina romana… interessante! Chissà se ci saranno anche i carciofi alla romana… li adoro! Quest’anno devo assolutamente andarci. Magari con Marco e Giulia… dovrei chiedere. Anche se Giulia non mangia uova… Vabbè, qualcosa troverà. Magari c’è l’amatriciana. O la cacio e pepe. Comunque, devo segnare sul calendario. 8-9-10 marzo. Roma. Piazza Gramsci. Carbonara. Che fame! Speriamo facciano la versione con il carciofo… una bomba! L’anno scorso ho provato a farla io a casa, un disastro… le uova si sono strapazzate… che figuraccia! Devo allenarmi. Prima del festival. Assolutamente. Magari trovo qualche ricetta online… chissà.
- 8-9-10 marzo 2024: Data del Festival della Carbonara.
- Piazza Gramsci: Luogo del festival.
- Roma: Città del festival.
- Festival della carbonara e della cucina romana: Nome dell’evento.
- Soc.: Collaborazione con una società (manca il nome). Devo cercarlo online.
P.S. Devo chiamare la mamma, le piace tantissimo la carbonara. Magari viene anche lei a Roma!
Come nasce il carbonara day?
Carbonara day… chissà chi ci ha pensato. Pasta, guanciale, uova, pecorino… fame! A pranzo la faccio. Aspetta, pecorino o parmigiano? Boh, io metto entrambi. Me la faccio come piace a me! 1944, Seconda guerra mondiale… americani… cacio e ova… Mamma mia che casino!
- Americani in Abruzzo. Mio nonno mi raccontava sempre storie di quegli anni. Aveva una vigna vicino a Pescara. Chissà se gli americani hanno mai assaggiato il suo Montepulciano.
- Carbonai… Chissà come si viveva in montagna a quei tempi. Facevano la carbonella… un lavoraccio.
- Cacio e ova… Ricetta semplice, pochi ingredienti. Un classico! Uova, pecorino, pepe. Stop.
Un attimo, i carbonari dell’Abruzzo… Mio zio diceva che la carbonara vera non ha la panna! Giusto! Panna mai! Orrore! Solo uova, pecorino, guanciale croccante e pepe nero. E poi pasta, ovviamente. Spaghetti, rigatoni… Io preferisco i rigatoni. Tenuta bene la cottura. Al dente! Che fame. Vado a farmi la spesa. Pecorino, guanciale, uova… e poi prendo anche la birra. Una bionda ghiacciata ci sta.
- Seconda guerra mondiale: Il contesto storico in cui nasce il piatto.
- Abruzzo: La regione di provenienza.
- Carbonai: L’origine del nome.
- Cacio e ova: Il piatto base.
- Americani: Il loro ruolo nella diffusione.
- Guanciale: Ingrediente fondamentale. Non pancetta! Mi raccomando. L’ho già detto? Vabbè, ripeto.
- Pecorino romano: Altro ingrediente essenziale. E niente parmigiano. Anche questo l’ho già detto? Pazienza. Meglio due volte che nessuna.
Domani compro anche il libro di Ada Boni “Il Talismano della felicità.” Voglio vedere la ricetta originale. Devo chiamare mia nonna, lei si ricorda tutto di quei tempi. Mi raccomando, niente panna!
Dove è nata la vera carbonara?
Roma, eh? O almeno così mi hanno sempre raccontato. Ma sai, a quest’ora, con questa luna… le cose si confondono tutte. La verità, quella vera, è nascosta da un velo di fumo, un po’ come quella carbonara che mi preparava nonna Emilia.
- La data, quella del ’44, è certa: la guerra, la fame… e poi, improvvisamente, quel piatto. Ricordo il suo profumo.
- I carbonai, sì. Ma nonna Emilia non era di L’Aquila. Era di Roma, quartiere Testaccio. Eppure, quella ricetta… una specie di magia.
Forse, è nata un po’ dappertutto. Un’idea, una necessità, che si è diffusa come un’onda, trasformandosi, adattandosi. Come le storie, d’altronde. Come la mia, ad esempio. Anche la mia è cambiata nel tempo.
- Il nome? Boh, magari da quei carbonari, ma anche no. Chi lo sa più, adesso?
- La ricetta? Ogni famiglia aveva la sua, ogni nonna il suo segreto. E la mia, ah, quella era speciale. Una crema, un abbraccio caldo.
E’ strano, lo so. Ma a volte, di notte, riflettendo così, mi sembra che le cose più belle, quelle più vere, non abbiano una origine precisa. Sono solo… lì. Esistono. Come quel sapore, indelebile nella mia memoria.
Ricordo la sua ghirlanda di pepe nero macinato al momento. Ogni tanto, mi scappa una lacrima, ripensandoci. *Nonna Emilia è morta quest’anno. Aveva 87 anni.
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