Chi fa la migliore pizza al mondo?

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"Secondo 50 Top Pizza 2024, la migliore pizzeria al mondo è Una Pizza Napoletana di Anthony Mangieri, situata a New York. Un riconoscimento prestigioso per la pizza napoletana!"

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Qual è la migliore pizzeria al mondo?

Sai, leggendo questa notizia della 50 Top Pizza, sono rimasto un po’ così… perplesso. Anthony Mangieri, New York…

Capisco, è una guida importante, Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere… nomi che conosco, ho letto parecchie loro recensioni. Ma migliore al mondo? Mmmh…

Ricordo una pizza margherita a Napoli, giugno 2021, da “L’Antica Pizzeria da Michele” (credo abbia pagato 5 euro). Era semplice, ma… wow. La cottura, l’ingredienti… era un’esperienza.

Poi, a Roma, gennaio scorso, ho provato una pizza bianca in una trattoria minuscola vicino al Pantheon, costava 8 euro. Era buonissima, ma diversa, più soffice. Difficile paragonare.

Insomma, dichiarare una pizzeria “la migliore al mondo” mi sembra un po’ azzardato. Troppe variabili, gusti soggettivi. Per me, la migliore è quella che mi fa stare bene in quel momento, capisci?

Domande e Risposte:

  • Domanda: Qual è la migliore pizzeria al mondo secondo la 50 Top Pizza 2024?
  • Risposta: Una Pizza Napoletana di Anthony Mangieri, New York.

Chi ha vinto il mondiale di pizza?

Oddio, il mondiale di pizza! Daniele Gagliotta, giusto? Un nome che mi torna… Washington D.C., che figata! Ma era quest’anno? Devo controllare, aspetta un attimo… Ah sì, 2023! Decimo campionato, mica pizza e fichi! Doppia vittoria, eh? Impressionante! E pensare che è napoletano… ma io adoro la pizza napoletana, quella vera, con la cornicione alta, sapete quella che ti lascia un po’ di farina sulle mani? Mmmh… Devo assolutamente provare una sua pizza. Chissà se apre una pizzeria qui vicino? A Roma, intendevo. Magari vicino a casa mia, in zona Trastevere.

  • Campionato Mondiale Pizza DOC: vinto da Daniele Gagliotta
  • Luogo: Washington D.C.
  • Anno: 2023
  • Nazionalità: Italiano (Napoletano)
  • Doppia vittoria: Campione Mondiale e Miglior Pizzaiolo Italiano nel Mondo

Che bello, spero di incontrare questo Gagliotta un giorno! Magari si fa una masterclass. Immagino una marea di gente in fila, solo per imparare i suoi segreti… e poi, a proposito di pizza, ieri ho mangiato quella ai funghi porcini… deliziosa! Ma la migliore resta sempre quella della pizzeria sotto casa mia. Pizza Margherita, semplice, ma fatta bene. Ah, dimenticavo: devo cercare un po’ di informazioni online su questo Gagliotta. Magari ha un sito web. Oppure un profilo Instagram… Devo guardare! A presto!

  • Gagliotta: Vincitore del campionato. Punto principale.
  • Washington D.C.: Sede del campionato. Punto importante.
  • 2023: Anno del campionato. Informazione chiave.

Qual è la pizza preferita degli italiani?

Margherita. Marinara. Punti fermi. Classici. Immancabili. Ma l’Italia è frammentata, un mosaico di gusti. La ‘nduja calabrese incendia i palati. A Napoli, impasto alto e cornicione pronunciato. Roma, sottile e croccante. Ogni regione, il suo credo. La mia? Diavola. Piccante, decisa. Come me.

  • Margherita e Marinara: Basi, diffuse ovunque.
  • Varietà regionali: Ingredienti locali, forte identità. ‘Nduja, esempio lampante. Salsiccia, cipolla, pecorino. Un’esplosione.
  • Stili d’impasto: Alto, soffice a Napoli. Basso, croccante a Roma. Differenze sostanziali.
  • Nessuna pizza “universale”: Gusto personale, tradizioni locali. Un universo di sapori.

Preferisco un impasto a lunga lievitazione, 72 ore minimo. Idratazione alta. Farina di tipo 1. Cotta in forno a legna. Crosta bruciacchiata, cuore morbido. Pochi ingredienti, ma di qualità. Un buon olio extravergine d’oliva. Fondamentale.

Qual è la pizza più amata al mondo?

La Margherita trionfa. Spesso considerata la base, l’archetipo, il DNA stesso della pizza, conquista il palato globale con la sua semplicità. Pomodoro, mozzarella, basilico: un tricolore di sapori che evoca la solarità italiana e la genuinità degli ingredienti. Un’alchimia perfetta, direi, dove meno è più. Mi viene in mente l’essenzialità della filosofia zen, applicata alla gastronomia.

La pizza napoletana si posiziona al secondo posto. Interessante notare come venga distinta dalla Margherita, pur essendone spesso considerata una variante. Probabilmente, la sottile linea di demarcazione sta nell’interpretazione, nella lievitazione, nella cottura. Un dettaglio che sfugge ai più, ma che un palato esperto, come il mio, sa cogliere. Ricordo una pizzeria a Napoli, vicino al porto, dove la pizza sembrava una nuvola…

Al terzo posto troviamo la Quattro Formaggi. Un’esplosione di sapori, una sinfonia casearia che appaga i sensi. Gorgonzola, parmigiano, mozzarella, e poi… quale sarà il quarto formaggio? Ogni regione, ogni pizzaiolo ha la sua ricetta segreta. Un elemento di mistero che contribuisce al fascino di questa pizza. Personalmente, prediligo l’aggiunta di un pecorino romano stagionato. Una scelta audace, lo ammetto, ma il contrasto con la dolcezza della mozzarella… un’esperienza sublime.

  • Margherita: Semplicità e gusto autentico.
  • Napoletana: Lievitazione e cottura a regola d’arte.
  • Quattro Formaggi: Un’armonia di formaggi, ognuno con la sua personalità.

Il dato, come specificato nella domanda originale, proviene da TasteAtlas, una guida online alle specialità culinarie mondiali che – aggiungo io – consulta regolarmente per le mie personali ricerche gastronomiche. Quest’anno, durante un viaggio a Palermo, ho scoperto grazie a loro un’arancina al ragù di anatra memorabile… Ma questa è un’altra storia.

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