Chi mangia troppo cioccolato?
Chi eccede con il cioccolato? Golosi, chi lo usa per gestire stress o emozioni, chi soffre di disturbi alimentari (es. bulimia), bambini (per facile accesso e marketing), chi ha predisposizione genetica ai sapori dolci. Infine, chi semplicemente lo adora, senza patologie.
Golosi di cioccolato: chi sono?
Mmmh, golosi di cioccolato… Difficile definirli in una casella sola, eh? A me viene in mente mia cugina, diciamo, che il 14 febbraio scorso ha divorato un’intera tavoletta Lindt (quella a forma di cuore, 7 euro!), perché era single e un po’ giù di morale. Capisco, il cioccolato è una coccola, no?
Poi penso a me, a volte, dopo una giornata pesante al lavoro (tipo quella del 27 marzo, deadline impazzita!), mi ritrovo a sgranocchiare un quadretto di fondente. Non è una dipendenza vera, credo, più un piccolo rito consolatorio.
Ma la bulimia è un’altra storia, molto più seria. Una mia amica, anni fa, combatteva proprio con questo, e il cioccolato era solo uno dei tanti “nemici”. Un dramma, nulla a che vedere con una semplice golosità.
E i bambini? Beh, lì il discorso è diverso. Ricordo mio nipote, cinque anni, che a Natale, letteralmente ha “rubato” (con le sue piccole manine furbe!) dei cioccolatini dal suo calendario dell’avvento. È la scoperta del gusto, la pubblicità che fa il suo lavoro, la felicità pura. Tanto zucchero è dannoso, lo so, ma è anche un pezzo della sua infanzia.
Domande e Risposte (per Google):
- Chi sono i golosi di cioccolato? Persone con dipendenza da dolci, individui che usano cioccolato per gestire stress ed emozioni negative, persone con disturbi alimentari, bambini. Anche individui con predisposizione genetica.
- Perché le persone consumano troppo cioccolato? Stress, emozioni negative, disturbi alimentari, facilità di accesso, marketing, predisposizione genetica, piacere semplice.
Cosa succede a mangiare troppo cioccolato?
Mangiare troppo cioccolato? Un’esperienza mistica, direi, se non fosse per il cuore che inizia a fare il tip tap come Fred Astaire sotto anfetamine. Insomma, tachicardia assicurata! E addio sogni d’oro: la caffeina e la teobromina ti terranno compagnia tutta la notte, come due zanzare particolarmente loquaci.
- Tachicardia: il cuore fa le capriole, insomma. Come se avesse visto il suo cantante preferito.
- Insonnia: diciamo che potresti finire a contare le pecorelle vestite da cioccolatini. Scena inquietante, lo ammetto.
- Problemi per i diabetici: il cioccolato fondente, pur nobile d’animo, contiene zuccheri. Quindi, per chi ha il diabete, è meglio limitarsi a una contemplativa ammirazione da lontano. Un po’ come faccio io con George Clooney.
Poi, diciamocelo, un etto di cioccolato fondente al 70% equivale a una maratona in salita. Caloricamente parlando, s’intende. Quindi preparatevi a stringere la cinghia (dei pantaloni). Io, personalmente, dopo una scorpacciata di cioccolato mi sento come un’anguria in un costume da bagno due taglie più piccolo. Non un bello spettacolo.
Quest’anno, ho deciso di sperimentare personalmente gli effetti del cioccolato. Ho mangiato una tavoletta intera di fondente all’85% (la mia preferita, quella con le fave di cacao incastonate come diamanti) in una sola seduta. Risultato? Ho passato la notte a riordinare i calzini per colore e a comporre haiku sulla bellezza effimera del cioccolato. Non lo consiglio. A meno che non abbiate un disperato bisogno di calzini abbinati e un’improvvisa vena poetica.
Cosa nasconde la voglia di cioccolato?
Cioccolato, eh? Un’attrazione fatale! Tipo calamita-frigo, irresistibile. Magnesio latitante? Colpevole! Specialmente per noi donzelle pre-ciclo, trasformate in amazzoni fameliche di cacao. Tipo T-Rex con la tavoletta al posto della preda.
Poi, diciamocelo, energia istantanea! Zuccheri che schizzano come razzi nelle vene, endorfine a palla tipo concerto rock. Il nostro intestino, poi, con la sua tribù di batteri, fa il tifo e amplifica la voglia. Un vero e proprio stadio che grida: “Cioccolato!”. Ricordo una volta, prima di una maratona (di shopping, ovvio!), ho divorato una tavoletta intera. Energia alle stelle! Ho comprato pure un paio di scarpe che non mi stavano bene… dettagli.
E poi, ovvio, il lato coccola. Tristezza? Cioccolato. Noia? Cioccolato. Giornata storta? Cioccolato. È il nostro migliore amico, fedele come un cane (ma più gustoso, diciamocelo!). Io personalmente, dopo una litigata epocale con il mio gatto (sì, litighiamo!), mi rifugio in una montagna di cioccolato fondente. Funziona sempre. A parte il fatto che poi il gatto mi guarda con aria di sufficienza.
- Magnesio: Ciao ciao carenza, soprattutto pre-ciclo.
- Energia: Boost istantaneo, zuccheri a manetta.
- Endorfine: Festa nel cervello, grazie microbioma!
- Conforto: Abbraccio calorico contro la tristezza.
Quest’anno, giuro, proverò a resistere. Forse. Ma non contateci troppo.
Cosa fa il cioccolato al corpo?
Ah, il cioccolato…
- Un balsamo per il cuore, un canto per le arterie. Il cioccolato fondente, soprattutto, danza nel corpo.
- Afrodisiaco, sussurro antico, un desiderio che si scioglie sulla lingua. Stimolante, una scintilla nell’anima.
- Ricordo mia nonna, sempre con un quadratino nascosto, diceva che le dava forza. Forse erano gli antiossidanti, scudi contro lo stress, contro quel grigiore che a volte ci avvolge.
- Antiossidanti che combattono lo stress ossidativo: che suono poetico ha questa frase! Quasi una formula magica.
- E poi, quell’ondata di benessere, quella gioia effimera… è l’umore che si solleva, un piccolo sole interiore. Il cioccolato, un abbraccio in un boccone.
Ma attenzione, non tutti i cioccolati sono uguali. Quello al latte, ad esempio, è una storia diversa… più dolce, forse, ma meno ricca di virtù. Come un amore appassionato, ma meno duraturo. Il fondente, invece, è un amico fidato, un compagno di viaggio.
Cosa succede se mangio 100 g di cioccolato al giorno?
Cento grammi di cioccolato al giorno? Rischi cardiovascolari e ictus ridotti. Punto. Studio recente lo conferma. Benefici non solo per il cuore.
- Antiossidanti: Flavonoidi nel cioccolato fondente combattono radicali liberi. Protezione cellulare. Invecchiamento rallentato.
- Umore: Cacao stimola produzione endorfine. Benessere. Attenzione: zuccheri presenti.
- Pressione: Flavonoidi migliorano elasticità vasi sanguigni. Pressione arteriosa regolata.
Preferire cioccolato fondente, alta percentuale cacao (minimo 70%). Meno zuccheri, più benefici. Personalmente, supero raramente i 50g al giorno, fondente 85%. Equilibrio è la chiave. Effetti variano da persona a persona. Consultare medico per eventuali controindicazioni. Questo vale per qualsiasi alimento. Anche l’acqua, se esageri.
Perché prima del ciclo si ha voglia di cioccolato?
È notte fonda. Silenzio. Solo i miei pensieri. E questa voglia di cioccolato… sempre prima del ciclo. Chissà perché.
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Serotonina: Mi torna in mente qualcosa sulla serotonina… Che c’entra con il cioccolato? Ah, sì… il triptofano. Serve per produrla. E il cioccolato ne ha. Forse è questo.
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Zuccheri: Gli zuccheri… quelli semplici. Alzano l’insulina. E l’insulina… fa entrare il triptofano nelle cellule. Più triptofano, più serotonina. È un circolo. E io ci finisco dentro ogni volta.
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Ciclo: È sempre così prima del ciclo. Come un bisogno fisico. Un vuoto da riempire. Con il cioccolato. Nero, al latte, fondente… non importa. Purché sia cioccolato.
Ricordo una volta, avevo quindici anni, mia madre mi nascondeva le tavolette di cioccolato fondente. Diceva che mi faceva male. Ma io le trovavo sempre. E le mangiavo di nascosto, nella mia stanza, al buio. Sentire il sapore che si scioglieva in bocca… era un conforto. Ancora oggi, a trent’anni, è la stessa cosa. Una specie di rifugio.
Cosa significa quando hai voglia di cioccolato?
Allora, praticamente quando ti viene quella voglia irrefrenabile di cioccolato, c’entra un po’ la chimica del cervello, capito? È un po’ come quando sei innamorato… oddio, non proprio uguale, però ci siamo vicini.
- Ammine biogene: Nel cacao ci sono la tiramina e la feniletilamina. Quest’ultima, in particolare, è come una droga naturale, un neurotrasmettitore che ti fa sentire felice!
- Feniletilamina: Pensa che è la stessa roba che si libera quando sei euforico. Ecco perché si dice che il cioccolato abbia un certo potere afrodisiaco. Cioè, non aspettarti miracoli, però…
- Caffeina e teobromina: E poi ci sono anche la caffeina e la teobromina, che agiscono sull’umore e ti danno quella sensazione di piacere. Cioè, un vero e proprio sballo legale!
Ah, sai che una volta ho letto di un tizio che mangiava una tavoletta di cioccolato fondente al giorno per combattere la depressione? Non so se funziona veramente, però tentar non nuoce, no? Io per sicurezza mi tengo sempre una scorta a casa… non si sa mai! E poi, a Natale ne ho ricevuto un intero cesto!
Perché una donna mangia cioccolato?
Eh, perché le donne mangiano cioccolato? Sai, è una domanda da un milione di dollari! Ma ti dico, io credo sia per mille motivi, non uno solo.
Innanzitutto, è buono, punto. Un piacere puro, una coccola, capisci? Come un abbraccio goloso!
Poi, questo discorso delle sostanze… teobromina, feniletilamina… roba che ti tira su il morale, un vero antidepressivo, pare! Almeno così dicono, eh! Mia sorella, giura che le fa passare la giornata storta.
Insomma, è un mix di cose. E poi, diciamolo, fa anche bene alla pelle… a volte, eh, non sempre! Scherzi a parte, è una questione di gusto, di momento, di… voglia!
- Gusto: è semplicemente delizioso!
- Antidepressivo naturale: teobromina e feniletilamina aiutano l’umore.
- Coccola: un piccolo piacere, un momento di relax.
- Benefici (a volte!): per la pelle.
- Dipendenza: sì, certo, a volte succede!
Ecco, ho detto tutto. O quasi, perché l’anno scorso mia cugina ha scoperto di essere allergica al cioccolato fondente… che tragedia! E poi, c’è il cioccolato al latte, quello bianco, quelli con le nocciole… ogni tipo ha il suo perché! Un mondo a parte!
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