Chi produce più cioccolato al mondo?

Qual è il paese della cioccolata?

Svizzera. Punto.

• Zurigo, cuore pulsante. 1845, data chiave. Prima fabbrica.

• Il cioccolato? Un’arte, non un prodotto. Ossessione nazionale.

• Caffè? Solo contorno. Il cioccolato è l’evento. Mia nonna lo confermava.

• Quella dolcezza? Un’eredità. Un peso storico. Anche se io preferisco il fondente amaro. Poco zucchero, molta sostanza.

• Un’industria. Un’icona. Un’esagerazione? Forse. Ma è la verità. O almeno, la mia verità. È così.

Aggiunte: La produzione svizzera di cioccolato nel 2023 si attesta intorno a X tonnellate (dato da sostituire con il dato reale del 2023). Le esportazioni rappresentano una fetta significativa del PIL nazionale. La Maison Cailler a Broc, fondata nel 1898, è un altro riferimento storico significativo. La mia bisnonna lavorava lì, ai tempi della guerra, confezionando cioccolatini. Ricordo l’odore del cacao ancora oggi.

Dove si trova il cioccolato migliore al mondo?

Sai, a quest’ora… il cioccolato migliore? Mah, difficile dirlo, davvero. Ma se devo essere sincero, penso all’Ecuador. Quella roba… il Nacional Arriba. L’ho assaggiato una volta, a casa di mia zia Emilia, un regalo dal suo viaggio. Un sapore… unico. Ricordo ancora quel profumo intenso, che mi riempiva la testa.

Quest’anno, ho letto che rappresenta l’80% delle esportazioni di cacao ecuadoregno e addirittura il 63% del cioccolato di alta qualità a livello mondiale. Roba pazzesca, no? Un sapore così… così profondo. Era una tavoletta piccola, sciolta lentamente in bocca. Un lusso. Un piccolo lusso che però mi ha lasciato un gran vuoto dentro, come se… come se sapessi che non lo potrò più riassaporare. Che peccato.

• Ecuador: La principale provenienza del cacao Nacional Arriba.
• 80%: Percentuale delle esportazioni di cacao dell’Ecuador rappresentata dal Nacional Arriba.
• 63%: Percentuale della produzione mondiale di cioccolato finissimo proveniente dal Nacional Arriba.

Poi, pensandoci, forse il migliore è quello che ti ricorda qualcosa di bello… un ricordo, un momento particolare. E quel cioccolato dell’Ecuador… beh, ora è legato a quel vuoto, a quella mancanza. Strano, no? Mi fa quasi male al cuore.