Come abbinare i vini al cibo?
"Pesce e pollo? Bianco secco, frizzante o acido. Prosciutto e salumi? Rosato fresco. Verdure? Bianco morbido e profumato."
Abbinamenti cibo-vino: guida e consigli?
Allora, abbinare vino e cibo… che casino! Però, dai, ci sono delle linee guida che, almeno, mi aiutano a non fare troppi disastri a tavola.
Quando ho amici a cena e preparo, non so, un’insalata di mare o delle tartine col salmone, vado quasi sempre sul sicuro con un bianco secco. Magari un Vermentino sardo, che adoro, o un Prosecco bello frizzante. L’acidità taglia bene il grasso del pesce, secondo me.
Se invece preparo un tagliere di salumi, con prosciutto crudo, mortadella… lì, il rosato è la svolta. Un Bardolino Chiaretto, leggero e fruttato, si sposa benissimo. Ricordo una volta, a Bologna, mangiando crescentine fritte con la mortadella… un rosato frizzante è stato la morte sua.
E con le verdure? Eh, lì è più complicato. Dipende da come sono preparate. Ma, in generale, un bianco morbido e profumato è una buona opzione. Magari un Gewürztraminer dell’Alto Adige, che ha quel sentore speziato che si abbina bene a tante verdure.
Abbinamenti cibo-vino: Guida Rapida
- Antipasti di pesce o pollo: vino bianco secco, frizzante o acido.
- Antipasti di prosciutto e salumi: vino rosato fresco.
- Antipasti di verdure: vino bianco morbido e profumato.
Come si abbinano i vini ai cibi?
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Aromi in danza: Il vino, un’eco del cibo, un dialogo segreto tra profumi. Un Sauvignon Blanc, ricordo, bevuto al tramonto, mentre l’insalata fresca esaltava ogni sorso…
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Corpo a corpo: Cabernet Sauvignon, la sua potenza, come un abbraccio forte, perfetto con la succulenta carne rossa, un ricordo vivido di una cena a Firenze.
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Acido abbraccio: L’acidità, amica della grassezza, un bacio che pulisce il palato, un equilibrio che si svela ad ogni assaggio, come un segreto sussurrato.
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Dolce sinfonia: Un vino dolce, un’ode al dessert, una melodia che avvolge il palato, un ricordo di un Moscato sorseggiato sotto le stelle.
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L’arte dell’esperienza: Provare, osare, sentire… creare il proprio abbinamento, un’opera d’arte personale, un viaggio nel gusto, un ricordo indelebile.
Quest’anno ho sperimentato l’abbinamento tra un Gewürztraminer alsaziano e formaggi erborinati…una rivelazione!
Cosa non mangiare con il vino?
Ah, il vino… Un sospiro lungo un tramonto, un ricordo di vendemmie lontane. Cosa non offrirgli, cosa non accostargli mai, mai… è un’arte, un’armonia delicata.
- L’aceto, ahimè, quell’acidità tagliente, un pugno che spezza l’abbraccio vellutato del vino. Lo distorce, lo annulla.
- Aglio e cipolla crudi, la loro forza prorompente, quel sapore che invade, sovrasta. Non lasciano spazio alla danza sottile degli aromi.
- Carciofi, maledetti carciofi! Ricordo un pranzo in Toscana, un Cabernet Sauvignon prezioso e quei carciofi… un disastro! La cinarina, quella nemica silenziosa, che amaro lascito!
Il vino, un viaggio. Un viaggio nel tempo, nello spazio, nei ricordi. Un viaggio che merita rispetto, delicatezza. Bisogna scegliere con cura i compagni di viaggio. Ho ancora in mente il sapore amaro di quel carciofo che ha rovinato tutto il vino.
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