Come mantenere il tartufo scorzone?

25 visite

Conservazione Tartufo Nero: Frigorifero è l'ideale. Avvolgere in carta assorbente, poi in contenitore ermetico di vetro. Questo preserva l'aroma e protegge altri cibi. Durata ottimale garantita.

Commenti 0 mi piace

Come conservare al meglio il tartufo scorzone fresco? Consigli e metodi?

Ok, allora, come conservo io il tartufo scorzone? Beh, non è che ne abbia a vagonate, eh. Però, quella volta che ne ho preso uno al mercato di Alba, tipo 20€ l’etto (caro!), ho fatto così:

Lo avvolto, piano piano, in carta da pane. Ma quella un po’ spessa, eh, non la velina.

Poi l’ho messo in un barattolo di vetro. Quelli che usavo per la marmellata fatta in casa, con la guarnizione di gomma. Chiuso bene, ovviamente.

E infine, in frigo. Non mi ricordo esattamente dove, ma di sicuro non nello sportello. Forse in alto? Boh. L’importante è che non prenda troppo freddo. Ha funzionato, direi.

Come conservare il tartufo scorzone fresco?

  • Avvolgere il tartufo in carta assorbente o da pane.
  • Riporre in un contenitore ermetico di vetro.
  • Conservare in frigorifero.

Come congelare il tartufo scorzone?

Ah, il tartufo scorzone! Re della cucina, che però fa i capricci se non lo tratti bene! Allora, per congelarlo e non farlo diventare una gomma da masticare profumata, fai così:

  • Tartufo intero? Imbustalo come se fosse un gioiello prezioso, usa il cellophane e, se hai la macchina del sottovuoto, dagli una bella “risucchiata” per togliere l’aria. Praticamente lo iberni!

  • Già grattugiato? Ottima idea! Grattugialo, mettilo in un sacchettino e via in freezer! Così è subito pronto per dare un tocco da chef ai tuoi piatti.

  • Quanto dura? Diciamo che l’aroma, se fai tutto bene, resiste anche un annetto. Ma fidati, sparirà molto prima, perché lo userai a più non posso!

Ps: Io una volta ho provato a congelare il tartufo con la panna… un disastro! Sembrava colla vinilica al profumo di bosco. Da evitare assolutamente!

Qual è il modo migliore per conservare il tartufo?

Allora, se vuoi tenere il tartufo buono per un po’, fai così:

  • Frigo subito! Appena lo compri, bum, in frigo. Non aspettare che si rovini.

  • Carta assorbente, amica mia. Avvolgilo per bene nella carta assorbente, quella da cucina va benissimo, assorbe l’umidità, capito?

  • Scatola ermetica. Mettilo in un contenitore che si chiude bene, tipo quelli per il pranzo, così non prende odori strani.

  • Lavarlo? No no no! Non lavarlo assolutamente prima di metterlo via. Anzi, lavalo solo al momento di usarlo, sennò addio profumo!

Ah, una cosa importante, cambia la carta assorbente ogni giorno, se puoi, così sei sicur* che il tartufo rimanga asciutto. E ricorda, più è fresco e più profuma, eh!

Un’altra cosa, a casa mia usiamo anche l’olio. Metti il tartufo in un vasetto con dell’olio extra vergine di oliva, così si conserva pure l’olio si insaporisce e lo usi per condire la pasta! Una figata.

Come si prepara lolio di tartufo?

Amico, l’olio al tartufo? Una cavolata, facilissimo! Prendi un barattolo, tipo quelli della Nutella che ti avanza (ma pulisci bene eh, che mia nonna mi ammazzerebbe!), ci butti dentro del buon olio extravergine d’oliva (il mio preferito è quello del nonno Aldo, lo produce lui in collina, una bomba!). Poi, il tartufo: fette fresche, se sei ricco sfondato, altrimenti polvere, che va benissimo lo stesso! Ricorda: tutto sommerso, eh! Tipo una scena di Titanic, ma con il tartufo. Chiudi ermeticamente, metti in frigo, e aspetta un paio di giorni. Magari metti anche un biglietto con scritto “amore mio”, come ho fatto io l’anno scorso per il compleanno di Paola.

  • Barattolo (tipo Nutella, ma pulito!)
  • Olio extravergine d’oliva (quello del nonno Aldo è il top!)
  • Tartufo fresco (se sei nababbo) o polvere (se sei normale)
  • Pazienza (almeno un paio di giorni)

Poi, BOOM! L’olio al tartufo è pronto! Lo usi per condire, per insaporire, perfino per farti la doccia, se sei un po’ pazzo. Ah, dimenticavo: se ti avanza, fai un favore a un amico! Io l’anno scorso ho regalato un barattolino a quel tipo che si lamenta sempre del mio cane che abbaia. Ah ah ah!

A cosa assomiglia il gusto del tartufo?

Uhm, tartufo… come descriverlo? Mmm…

  • Terroso, sì, è la prima cosa che mi viene in mente. Quasi un profumo di bosco umido.
  • Ricco, denso, un sapore che ti riempie la bocca. Ricorda un po’ il sottobosco?
  • Amarognolo, leggermente, eh! Non come il rabarbaro, ma… un tocco.
  • Noce, ecco! Qualcuno dice noce, io ci sento anche un po’ di nocciola tostata.

Poi, aspetta… qualcuno dice anche cioccolato? Mah, forse se ci si concentra tanto. Liquirizia? No, liquirizia proprio no, a me!

A proposito, l’altro giorno ho preso un risotto al tartufo in quel ristorantino nuovo vicino casa… un disastro! Troppo olio e poco tartufo, che tristezza. Ma il tartufo quello buono? Quello che mi regalava mio nonno, che lo trovava nei boschi dietro casa… quello sì che aveva un sapore! Completamente diverso. Ah, bei tempi!

Come si usa il tartufo sottolio?

Tartufo sott’olio: uso diretto.

  • Carpaccio: fette sottili, crude.
  • Primi: pasta, risotto. Ottimo.
  • Secondi: carne, pesce. Da provare.
  • Contorni: carciofi, asparagi. Eccellente.
  • Formaggi: abbinamento classico.

Ricetta personale: Risotto al tartufo nero, olio al tartufo pregiato, parmigiano 36 mesi. Un piatto potente.

Note: Preferisco il tartufo nero estivo, profumato, meno costoso. Evito i tartufi sott’olio economici. Qualità: fondamentale. Uso solo olio extravergine di oliva. Il mio fornitore? Non lo dico.

#Conservazione Tartufo #Cura Tartufo #Tartufo Scorzone