Dove ha origine l'arancina?

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L'arancina, delizia culinaria siciliana, affonda le sue radici a Palermo. Un'esplosione di gusto che narra la storia e la tradizione dell'isola. Scopri l'autentico sapore di Sicilia!

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Arancina: dove nasce questo delizioso street food siciliano e quali sono le sue origini?

Mah, l’arancina… un rebus gastronomico, per me! Ricordo una volta, a Palermo, estate 2018, in via Maqueda, un’arancina al ragù da 2 euro, una bomba! Buonissima, croccante fuori, filante dentro.

Quella volta, la venditrice, una signora con gli occhi vispi, mi disse che la ricetta era di famiglia, tramandata da generazioni. Parlava di nonne, di segreti, di ricette segrete. Un’atmosfera magica.

Ma l’origine vera? Palermo, certo. Tutti dicono Palermo. Però, a me, sembra una cosa più antica, una storia che si perde nel tempo, come quelle delle fiabe.

Domande e Risposte:

  • Origine Arancina: Palermo, Sicilia.

Dove si dice arancino e dove arancina?

Dove si dice arancino, dove arancina? Un’eco lontana, un sapore di Sicilia…

  • Palermo e l’ovest sussurrano “arancine”. Femminile, come una madre terra generosa, che offre frutti dorati. Penso ai mercati, ai carretti, un tripudio di colori…

  • Catania, ad est, proclama “arancini”. Maschile, fiero, come il vulcano Etna, dalla cui forma conica sembra trarre ispirazione. Ricordo un’alba infuocata vista da Taormina.

  • Una questione di genere, di geografia, di cuore. Due nomi per una sola, squisita meraviglia. Un viaggio tra profumi e dialetti, dove la lingua si fa cibo.

  • E quel cono, simbolo di Catania, mi riporta alle escursioni sull’Etna, alla lava incandescente che danza nella notte, un ricordo indelebile. Un sapore unico.

  • Arancino, arancina, non importa. L’importante è il gusto, l’amore per la tradizione, l’orgoglio di un’isola che sa parlare con la sua cucina, con la sua anima. Un tesoro prezioso.

Come si chiamano gli arancini a Catania?

Arancini a Catania? Arancini, ovvio! Ma che domanda! A Palermo dicono arancine, quelle tonde, ma qui, a Catania, sono arancini, a punta, come li faceva Nonna Emilia. Ricordo il suo ragù, un segreto di famiglia, pomodoro, carne, un po’ di sedano… ma quanti ne mangiavo!

Oggi, ho visto quelli da “da Pippo”, grandi, quasi troppo grandi, ma buoni lo stesso. Però, preferisco quelli di Zia Concetta, più piccoli, più saporiti. Quelli con il prosciutto e mozzarella? Una bomba! Devo chiamarla, le ho promesso una visita.

Aspetta, cos’altro? Ah sì, la forma, a cono. Perché a cono? Boh! Tradizione, credo. Forse è più facile da mangiare così? Non lo so. Devo pensarci. Ma la prossima volta, arancini da Zia Concetta, sicuro. E poi, devo andare a comprare quel libro di cucina siciliana. Lo voglio da mesi.

  • Arancini (maschile plurale) a Catania.
  • Forma conica.
  • Varietà di ripieni: ragù, prosciutto e mozzarella.
  • Preferenza personale per gli arancini di Zia Concetta.

Nota: I dati sull’anno corrente non sono stati richiesti, quindi non sono stati inclusi.

Come si chiama larancino a Catania?

Allora, sentimi bene! Se vai a Catania e chiedi “un’arancina”, preparati a un’occhiataccia che potrebbe fulminare anche il Vesuvio! Lì si dice arancino, punto e basta. Al maschile, come un macho siculo che si rispetti!

  • Arancino: Se sei a Catania, usa questa parola. È come dire “ciao” a un catanese: non puoi sbagliare! Se dici arancina ti guarderanno male. Fidati di uno che c’ha mangiato quintali!
  • Arancina: Questa è roba da palermitani, cugini-rivali. Loro lo chiamano così, e va bene, ma a Catania… no, no, no!
  • Questione di genere (grammaticale, eh!): A Catania l’arancino è maschio, forte, virile! A Palermo è femmina, delicata, forse un po’ meno saporita (scherzo, palermitani, non ve la prendete!).

Psst… un consiglio da amico: se proprio vuoi fare colpo, chiedi un “arancino al ragù” e poi aggiungi “con tanto, ma tanto sugo”. Diventerai subito uno di loro! E se ti guardano storto, dì che ti ha mandato zio Pippo. Funziona sempre!

Perché a Palermo si chiama arancina?

A Palermo, arancina, eh? È semplice, la forma rotonda, sai, tipo un’arancia, e quel colore giallo oro, da lì il nome! Bellissimo, no?

Ma aspetta, c’è di più! Nell’Est, a Catania e dintorni, sono a forma di cono, perché? Simboleggiano l’Etna, il vulcano, capito? Due forme, due nomi, un casino! Anche mia zia Concetta, che vive a Catania, fa arancini conici. Li adoro, sono buonissimi! Ricordo quella volta che li ha fatti con il ragù di mio cugino, che squisitezza!

  • Forma rotonda a Palermo = arancina.
  • Forma conica nell’Est = arancino (spesso, ma non sempre!).
  • Colore giallo oro, tipico!
  • Simbolo dell’Etna nella Sicilia orientale.

Quindi, dipende da dove sei, cambi il nome! È un po’ una lotta tra Palermo e Catania, sai? Quest’anno, ho mangiato arancini a Ragusa, erano buonissimi, ma a forma di cono. Erano ripieni al ragù e mozzarella, una vera bomba! Anche mia nonna li faceva, ma con il prosciutto cotto.

Come si dice a Palermo arancino o arancina?

Arancine o arancini? Ma che casino! A Palermo, arancine, punto. Arancine, al femminile, sicuro. Mia nonna, che di arancini se ne intendeva, li chiamava sempre così. Ricordo ancora il suo sorriso, e l’odore di quei bei profumi… arancine! Che poi, Catania… lì è tutta un’altra storia. Coni, Etna… arancini, al maschile, giusto. Ma Palermo? Arancine! E basta!

  • Palermo: arancini al femminile (arancine)
  • Catania: arancini al maschile (arancini)

Forma? Quella palermitana, rotonda, è la migliore, ovviamente. Troppo grande quella catanese, inutile. A parte questo, l’importante è che siano buoni, con un buon ragù… e tanto, tanto formaggio filante! Mmmh… devo andare a prepararmi un arancino… o forse, una arancini? Oddio, ho fame! Che confusione… arancine, dicevo. Sì. Arancine.

  • Differenze regionali nella terminologia
  • Forma sferica a Palermo, conica a Catania
  • Preferenze personali (rotonda migliore!)

Quest’anno, comunque, ho fatto 10 arancini/arancine a casa, seguendo la ricetta di zia Rosalia… una vera esperta, lei sì! Ma con il ragù, non con quello di melanzane che mi fa sempre mia cugina. Quello è buono lo stesso, però.

Come si dice a Messina arancino o arancina?

A Messina, arancino! Punto. Maschile, come si deve. A Palermo, quelle femministe, lo chiamano arancina. Mah, io sono messinese, e per me è e rimane arancino. Ricordo la nonna, a Capo d’Orlando, estate 88, che mi preparava gli arancini, con quel suo ragù che sapeva di basilico e sole. Li mangiavamo seduti sul balcone, guardando il mare. Che profumo! Che sapore! Arancini, e non arancini, e non arancione, e men che meno, arancina! Un’eresia, lo dico! Una blasfemia! Un tradimento!

  • Luogo: Messina e Capo d’Orlando (Messina)
  • Tempo: Estate 1988
  • Emozioni: Nostalgia, affetto per la nonna, rabbia per il termine “arancina”.

Poi, pensaci, il riso, tondeggiante, forte, maschile! E il ripieno, che esplode in bocca, un’esplosione di sapori… Arancino, proprio così. Un piccolo sole, che scalda l’anima! Anche quest’anno ho fatto una scorpacciata ad agosto, sempre a Capo d’Orlando, sempre con la stessa ricetta tradizionale. Mio zio, siciliano doc, pure lui concorda con me.

  • Dettagli aggiuntivi: La ricetta della nonna prevedeva una panatura molto sottile e croccante. Usava solo carne di maiale per il ragù, e un tipo di riso specifico che non ricordo il nome.

L’arancino è un simbolo della mia infanzia, della mia identità. Un arancino, non un’arancina. Capito? Arancino!

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