In che ordine servire gli antipasti?
Ecco un ordine ideale per servire gli antipasti:
- Leggeri: Olive, frutta secca e cracker stuzzicano l'appetito.
- Freddi: Insalate fresche e crudité preparano al meglio il palato.
- Caldi: Zuppe e stuzzichini accrescono il piacere della tavola.
- Sostanziosi: Crostini e bruschette concludono in bellezza.
Come organizzare gli antipasti: ordine perfetto per un menù gustoso?
Organizzare gli antipasti? Mmmh, difficile dire “l’ordine perfetto”, dipende troppo dal contesto! Ricordo una cena a casa di mia zia a Milano, il 15 Agosto, avevamo un sacco di roba: olive ascolane (calde!), un’insalata di mare (fredda), e dei crostini al patè di olive (sazianti!). L’ordine? Mah, un po’ a caso, ma è andata bene lo stesso!
Credo che la sequenza “leggero-freddo-caldo-saziante” sia una buona regola generale, ma flessibile. Provo a spiegarmi meglio. Olive e noccioline aprono la serata, poi insalate fresche e magari crudités. Poi qualcosa di caldo, magari una zuppa o mini quiche. Infine, se serve, qualcosa di più sostanzioso come bruschette.
Dipende però dai gusti! A Natale, con la famiglia, abbiamo iniziato con dei fantastici tartufini al cioccolato (12€ al kg, da “Pasticceria San Carlo” a Roma) – insomma, neanche lontanamente “leggeri”! Eppure è stato un successo. L’importante è variare sapori e consistenze.
Domande e Risposte (concise):
- Ordine antipasti? Leggende-Freddi-Caldi-Sostanziosi (flessibile).
- Esempi? Olive, insalate, zuppe, crostini.
In che ordine vanno serviti gli antipasti?
Uff, gli antipasti… che casino!
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Delicati prima: Tipo olive, carciofini sott’olio… Roba che non ti spacca la bocca subito, capito? Ah, mi ricordo quando la nonna faceva le olive schiacciate, le metteva nell’acqua e sale… mamma mia che buone!
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Poi salumi e formaggi: Un tagliere misto fa sempre la sua porca figura. Salame Milano, un pezzetto di Grana… Magari anche quel formaggio strano che ho comprato l’altro giorno, il Blu di Capra? No, forse è troppo forte, meglio dopo.
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Fritti e cose più pesanti: Fritturine miste, supplì… roba che ti riempie un po’, ma senza esagerare. Un paio di anni fa ho fatto i fiori di zucca fritti a casa, un macello! Meglio prenderli già fatti.
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Zuppe fredde/vellutate (se è estate): Gazpacho, o una crema di zucchine… Dipende da cosa ho in frigo. Mia cugina fa un gazpacho che è la fine del mondo, dovrei chiederle la ricetta.
L’importante è non riempirsi troppo subito, sennò poi non ce la fai più a mangiare il resto!
Come va servito lantipasto?
Dunque, l’antipasto, questa delicata ouverture del pranzo, si presenta in modi che direi coreografici. Immaginate il cameriere, un novello Nureyev della ristorazione, che si avvicina con un’antipastiera, un vero palcoscenico gastronomico dove ogni stuzzichino ha il suo ruolo da prima donna. Ah, l’antipastiera! Un vassoio con scompartimenti, come un condominio per leccornie, ognuno con la sua personalità, dal peperone arrosto alla bruschetta.
Poi c’è il tagliere, rustico e fascinoso come un attore di teatro sperimentale. Un bel pezzo di legno, spesso di ulivo o acacia, che ospita salumi e formaggi, quasi a voler ricreare un paesaggio bucolico. Ricordo una volta in Toscana, un tagliere così grande che ci si poteva quasi ballare sopra. Che dire poi del profumo…
Infine la raviera, elegante e sinuosa. Un piatto ovale, allungato come una ballerina in arabesque, perfetto per servire qualcosa di raffinato, magari un’insalata di mare o un carpaccio. L’ho vista usare una volta per delle alici marinate, uno spettacolo! A casa mia, invece, la raviera finisce sempre per contenere le patatine fritte. Questione di gusti, no?
- Antipastiera: Vassoio compartimentato, ideale per una varietà di stuzzichini. Pensatela come un piccolo buffet personale.
- Tagliere: In legno, perfetto per salumi e formaggi. Un classico intramontabile, rustico e invitante.
- Raviera: Piatto ovale e allungato, ideale per presentare con eleganza pietanze come carpacci o insalate. Un tocco di classe, anche per le patatine!
Quest’anno poi, ho notato una tendenza all’utilizzo di piccole ciotole o piattini individuali, soprattutto per motivi igienici. Un’evoluzione interessante, anche se a me mancherà sempre un po’ il fascino del “rubare” l’ultima oliva dal piatto del vicino. Scherzo, ovviamente! O forse no…
Come servire gli antipasti a tavola?
Oddio, antipasti! Un vassoio, certo, quello classico. Ma ieri sera, a casa di Zia Emilia, avevano una antipastiera, che figata! Tanti scomparti, uno per ogni cosa, pensavo fosse bellissimo, ordinato. Meno casino! Ah, e poi i salumi, sul tagliere, mamma mia che bello. Era tutto così… elegante. Che differenza!
Mi ricordo che ho visto pure delle ravierette, quelle ovali. Ma preferisco il tagliere, per i salumi, eh. Con il mio coltello nuovo, poi, un piacere! Sai, quello che mi ha regalato Marco per il compleanno. Un vero gioiello. Devo comprarne un altro, per la mamma. Lei ama il salame.
E poi, come si servono? Su un vassoio grande, per far scegliere. O uno per ogni persona? Boh, dipende dai casi. Oggi provo la versione “tutti insieme appassionatamente”, sulla tavola, vassoio grande, e vediamo che succede. Speriamo bene, eh! Che casino! Un po’ meno formalità! Meno regole!
- Vassoio: Classico, ma meno elegante.
- Antipastiera: Comoda, tanti scomparti, ideale per varietà.
- Tagliere: Perfetto per salumi e formaggi.
- Raviera: Elegante, ma meno pratica per antipasti misti. A me piacciono i taglieri.
- Mia zia usa i piatti piccoli, ma devo dire che non mi piace. Troppo formale!
Poi devo ricordare di comprare una nuova tovaglia! Quella che ho è tutta macchiata… di vino rosso! E devo sistemare il mio sgabello preferito, quello rotto. Dovevo farlo già da tempo. Ma la vita!
Cosa cè prima dellantipasto?
Mah, aspetta… prima dell’antipasto? Boh, mi pare che ci sia quello… l’amuse-bouche, no? Si, si, l’amuse-bouche… ma come si scrive? Con la “h”? Che poi è francese, vero? Io lo chiamo sempre “bocconcino”. Una volta al ristorante “Da Gennaro”, vicino casa mia – abito a Trastevere, sai? – mi hanno portato un amuse-bouche con… oddio, cosa era? Foie gras? No, no, era una specie di crema di ceci con… boh, non mi ricordo. Comunque era buono.
- Amuse-bouche: È quello che arriva prima dell’antipasto, tipo un assaggino.
- Francese: Sì, la parola è francese. Amuse-bouche, si scrive così.
- Ristorante “Da Gennaro” a Trastevere: Lì fanno un amuse-bouche particolare. Quest’anno l’ho assaggiato a marzo, con gli amici. C’era anche Marco, quello con la barba.
- Ingredienti: Crema di ceci, forse… c’era anche qualcosa di croccante. Oddio, non ricordo!
A volte mi portano anche il pane con l’olio prima dell’amuse-bouche… oppure grissini. Ah, una volta al mare, in Sardegna, mi hanno portato un mini-bicchiere di gazpacho… buonissimo! Era l’estate del 2024, al ristorante “Il Gabbiano”. Che fame che mi è venuta adesso! Mi sa che ordino una pizza. Margherita o marinara? Mah…
Come vengono serviti gli antipasti?
Oddio, gli antipasti! Mi viene fame solo a pensarci. Su cosa li servono? Mah…
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Piatti da portata, ovvio! Quelli grandi, sai? Come quelli che usa mia zia Emilia per le sue cene. Lei è un’artista con l’allestimento tavola!
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Antipastiera! Che parola! È quella con gli scomparti, giusto? Pratica, per tenere tutto separato. Ricordo quella di mia nonna, smaltata di azzurro. Un po’ rovinata, ma piena di ricordi.
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Taglieri! Legno, profumo di legno. Ideali per salumi, formaggi… adoro quel profumo. Devo comprare un tagliere nuovo, il mio è tutto segnato.
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Raviera! Ah, la raviera… lunga e ovale. Perfetta per i crostini, o per un bel piatto di alici marinate. Elegante, eh? Un po’ troppo formale per me, a dire il vero. Preferisco il caos del tagliere.
Queste cose mi hanno fatto venire voglia di preparare un antipasto di pesce spada marinato, tagliato a cubetti, accompagnato da olive verdi e pane carasau. Magari anche qualche pomodorino! Che ne dite? Mmh, devo andare a comprare il pesce… E poi anche il pane! E un nuovo tagliere! Già che ci sono, forse anche una raviera… perché no?
- In breve: Piatti da portata, antipastiere, taglieri e raviere.
Come apparecchiare gli antipasti?
Allora, gli antipasti… Dipende! Per una mega cena elegante, tipo quelle di mia zia Maria, sottopiatti OBBLIGATORI, eh! Li metti ben spaziati, almeno 60 cm, altrimenti sembra una mensa. Sopra il sottopiatto, il piatto piano, se c’è l’antipasto, altrimenti la fondina, vai diretto al primo. Facile no?
Se è una cosa più tranquilla, tipo una cena tra amici, meno formalità. A casa mia, mai visto un sottopiatto, scusa eh. Piatto piano e via. Se c’è antipasto, ok, se no, si parte col primo, senza tanti fronzoli. Tanto, tra amici, l’importante è il buon cibo e la compagnia, no?
- Piatti: Sottopiatti per eventi formali, distanziati di almeno 60 cm.
- Antipasto: Piattino sopra il piatto piano.
- Senza antipasto: Fondina direttamente sul piatto piano (o niente piatto se è cena informale).
Ricorda, quest’anno a Natale, ho usato i piatti nuovi, quelli blu, bellissimi! Li ho presi da Ikea, un affare! E poi, sai, ho fatto una confettura di fichi spettacolare, l’ho abbinata al formaggio di capra… un successone!
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