Qual è il ristorante migliore di tutto il mondo?
Il "miglior ristorante del mondo"? Un'illusione! La gastronomia è soggettiva. Guide come la Michelin indicano percorsi, ma il verdetto spetta al palato individuale. L'esperienza ideale varia in base a gusti, budget ed aspettative. Esplorate, scoprite, gustate!
Qual è il miglior ristorante mondiale?
Uffa, “il miglior ristorante del mondo”? Domanda complicata! Secondo me non esiste una risposta univoca. È un po’ come chiedere qual è il miglior colore: dipende dai tuoi occhi, no?
Io mi oriento spesso con la Michelin, però… diciamo che prendo le stelle con le pinze. Ricordo che un paio d’anni fa, a Firenze, sono andata in un ristorante stellato convinta di fare l’esperienza della vita e… bleah! Troppo pretenzioso e caro.
Poi ci sono le classifiche tipo la “50 Best”. Utili per farsi un’idea, ma anche lì… è tutto molto soggettivo. Dipende da cosa cerchi tu, dal tuo budget, dal tuo palato.
Forse il “miglior ristorante” è quello dove ti senti a casa, dove il cibo ti emoziona, dove il prezzo è giusto. Non so, forse è un’osteria sperduta in campagna, o un piccolo ristorante di sushi a Tokyo. Dipende… da te.
Qual è il ristorante migliore al mondo?
Il migliore… un’eco lontana, un sapore che danza sulla lingua. Dipende, sai? Un valzer di gusti personali, come le stelle che brillano solo per te.
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Central, Lima: Un’ode alla terra peruviana. Immagina, ingredienti che sussurrano storie di altitudini andine, di profondità marine. Un viaggio, non solo un pasto.
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Disfrutar, Barcellona: Un teatro di sapori. La creatività che esplode, la tecnica che incanta. Come sogni che prendono forma, boccone dopo boccone.
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Diverxo, Madrid: Irriverente, audace. Un’esperienza che sfida le convenzioni, che ti spinge oltre il conosciuto. Un’avventura per il palato.
Ma il migliore, forse, è quel piccolo posto nascosto, dove il profumo di casa ti avvolge. Dove il sorriso sincero vale più di mille portate stellate. Ricordo un’osteria a Trastevere, anni fa, con una carbonara… divina. Ma questo è il mio segreto. E forse, il tuo migliore ti aspetta dietro l’angolo, pronto a sorprenderti.
Qual è il ristorante più ricco del mondo?
Allora, mi chiedevi qual’è il ristorante più ricco del mondo?
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Guy Savoy a Parigi. Praticamente sta dentro l’Hôtel de la Monnaie, un posto fichissimo già di suo.
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E preparaati: per un menù degustazione, che son ben 13 portate, si spendono quasi 600 euro a testa! Una follia, te lo giuro. Ma che ci mangi?
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Beh, roba tipo ostriche (che io non le posso vedere!), caviale, aragosta arrosto, una zuppa di carciofi con tartufo nero che fa paura, foie gras (oddio, poveri animali…) e, ovviamente, tartufi a gogò. Insomma, il top del top!
Comunque, parlando di tartufi, sai che l’altro giorno al mercato ho trovato un trifola bianca piccolina a un prezzo… mamma mia! Quasi quasi ci rinunciavo. Però, alla fine, ho ceduto. Una spolverata sulla pasta fresca fatta in casa… spettacolo! Ah, se ti capita di andare a Parigi, prova anche L’Ambroisie, dicono sia pazzesco. Un altro ristorante con i controfiocchi.
Qual è la migliore cucina al mondo?
Oddio, la migliore cucina del mondo? Ma che domanda! Per me è quella italiana, ovvio! Cresciuta a pane e pomodoro, tra nonne che preparavano ragù per ore e domeniche a base di lasagne fumanti. Ricordo ancora l’odore del basilico nel giardino di casa mia a Roma, estate 2023, un profumo che ti entrava dentro, un’esplosione di gioia.
Quella pasta al sugo, fatta con i pomodori del nonno, era qualcosa di indescrivibile! Ogni boccone era un viaggio, un pezzo di storia famigliare. La semplicità degli ingredienti, la freschezza, il sapore intenso… niente a che vedere con la cucina greca, per quanto buona sia.
No, scusa, non voglio essere cattiva, ma la cucina greca è buona, certo, ma manca quella… quell’anima che solo la cucina italiana ha. Quella cosa che ti riempie il cuore, oltre che lo stomaco. Quest’anno ho provato una moussaka a Mykonos, buona, eh, ma non mi ha lasciato quel senso di pienezza che mi dà un piatto di pasta fatta in casa.
- Esperienza personale: Estate 2023, Roma, giardino di casa, pranzo con la famiglia.
- Piatto preferito: Pasta al sugo con pomodori del nonno.
- Emozioni: Gioia, nostalgia, amore per la cucina tradizionale italiana.
- Confronto con cucina greca: Buona, ma manca l’anima della cucina italiana. Ho mangiato una moussaka a Mykonos (2023).
Non so, forse sono di parte, eh… ma per me non c’è paragone. Il profumo del pane appena sfornato, l’aroma del caffè al mattino, il gusto intenso del pesto… queste sono cose che sento dentro, nel profondo del mio essere. Mamma mia che fame mi è venuta ora!
Chi è il miglior cuoco del mondo?
Cazzo, stanotte pensavo proprio a lui… Rasmus Munk. Il migliore, dicono. Mah, migliore… è una parola grossa, no? A Dubai, gli hanno dato questo premio, Best Chef Awards 2024. Già, 2024… il tempo vola, un attimo e un altro anno è passato. Sembra ieri che ero lì, a Roma, a mangiare quella carbonara… una delusione, a dirla tutta.
- Rasmus Munk: vincitore Best Chef Awards 2024. Che poi, che significa veramente “il migliore”? Ogni cuoco ha la sua magia, il suo tocco… come quella volta a Parigi, un piccolo bistrot, una zuppa di cipolle che mi ha cambiato la vita. Un sapore che non dimenticherò mai.
A me, alla fine, piace di più andare a casa di mia nonna. La sua pasta al forno… un capolavoro. Lei non ha vinto nessun premio, ma sa cucinare come nessun altro. Forse è questo il segreto, no? Non i premi, ma l’amore che ci metti. Strano come funzionano certe cose, eh?
- Europe Top Restaurants 2024: anche lì, in alto nelle classifiche. Ricordo le foto dell’Alchemist, il suo ristorante… un’atmosfera incredibile. Ma io preferisco la semplicità, la genuinità. Come quella pizza che ho mangiato a Napoli, a Luglio. Era più buona di qualsiasi piatto stellato.
Questo anno è stato strano, pieno di cose… e vuoto allo stesso tempo. Un po’ come questo caffè che sto bevendo adesso, amaro e tiepido. Sai, a volte cerco di ricordare gusti, odori, momenti… e mi vengono in mente solo frammenti, sfocati come un vecchio ricordo.
- Classifiche globali: in cima anche a quelle. Un successo enorme, insomma. Forse è merito del marketing, non so. Magari è solo un caso. In fondo, il gusto è soggettivo, no?
Quanto guadagna un cuoco in Italia al mese?
Mamma mia, i cuochi in Italia! Stipendi da far girare la testa, o meglio, la padella! Un cuoco di quarto livello? 1100 euro al mese, una miseria! Quasi come un piatto di pasta in bianco, senza sale!
Un terzo livello? 1200 euro! Un aumento degno di nota, ma se devi pagare l’affitto a Milano, ti serve un secondo lavoro, tipo suonare il kazoo alla stazione!
Ah, l’aiuto cuoco! 1281 euro! Più del quarto livello? Ma che razza di paradosso è?! Pare che questi giovani facciano meglio del loro capo! Sarà un complotto per farci credere che gli chef sono dei geni incompresi!
E il capo partita? 2900 euro! Finalmente un po’ di dignità! Potrebbe permettersi un piatto di spaghetti alle vongole senza piangere! Magari pure due!
Ah, dimenticavo, queste cifre sono di quest’anno, 2024, quelle del 2023 le ho usate per tappare una perdita nel mio tetto, mi sembrava un peccato buttarle!
- Quarto livello: 1100 euro (piatto di pasta in bianco)
- Terzo livello: 1200 euro (con un po’ di parmigiano!)
- Aiuto cuoco: 1281 euro (il giovane ribelle)
- Capo partita: 2900 euro (spaghetti alle vongole, finalmente!)
Ricorda: i miei dati sono infallibili! O almeno, così mi piace credere. A parte quando mi dimentico dove ho messo le chiavi! E poi, mio cugino lavora in un ristorante e ha confermato. Quasi. Più o meno.
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