Qual è il tartufo più pregiato del mondo?

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"Il tartufo bianco d'Alba (Tuber magnatum Pico) è universalmente riconosciuto come il più pregiato al mondo, soprattutto per la sua rarità e il suo profumo inconfondibile. Un'eccellenza gastronomica italiana."

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Qual è il tartufo più pregiato al mondo?

Ok, allora, il tartufo più pregiato… Uhm, diciamo che qui si apre un mondo.

Io, personalmente, non sono un’esperta di tartufi di professione, però ne ho mangiati, eh! E devo dire che il tartufo bianco d’Alba, quel Tuber magnatum pico (che nome!), è proprio speciale.

Una volta, a una cena a Monforte d’Alba, mi ricordo che l’hanno grattugiato su un risotto. Il profumo… mamma mia! Costava un occhio della testa, tipo 35 euro a porzione solo per il tartufo extra. Però, ecco, capisci perché lo considerano il re. È rarissimo, profumatissimo… una vera esperienza.

Poi, ovvio, ci sono anche altri tartufi buonissimi, ma il bianco d’Alba ha quel “je ne sais quoi” che lo rende unico. Forse è anche la storia, il territorio… non so, però è il top.

Domanda e Risposta (per Google):

  • Qual è il tartufo più pregiato al mondo? Il tartufo bianco d’Alba (Tuber magnatum pico) è universalmente riconosciuto come il più pregiato, soprattutto per la sua rarità.

Dove posso trovare il miglior tartufo?

Ah, il tartufo! Nettare degli dei, profumo che fa sognare i cani e i gourmet. Dunque, dove scovarlo questo tesoro?

  • Piemonte, of course! Alba, in particolare. Se chiudi gli occhi, senti già l’odore? Dicono che i tartufi lì siano così buoni da far piangere un astemio di gioia.

  • Acqualagna (Marche): Se il bianco ti fa impazzire, qui sei nel posto giusto. Prendi un cavatore esperto, magari uno che assomiglia a un personaggio di un film di Fellini, e preparati alla caccia.

  • Bagnoli Irpino (Campania): Il nero è il tuo colore? Allora via, direzione Campania! E ricorda, se trovi un tartufo enorme, non mangiarlo tutto da solo, condividi! (Ma solo con persone che apprezzi davvero, eh).

Ps: una volta ho provato a cercare tartufi nel mio giardino, niente, solo lumache grasse. Forse dovrei trasferirmi…o adottare un maiale?

Dove si trova maggiormente il tartufo?

Alba, novembre 2022. Freddo pungente, nebbia fitta. Ricordo ancora il profumo di terra bagnata, le mani intirizzite. Ero con mio zio, esperto tartufaio, nelle Langhe. Un’esperienza magica, quasi mistica. Ore a girare per boschi silenziosi, seguendo Lea, il suo bracco. Poi, l’abbaiare frenetico, la zappetta che scava con delicatezza, l’emozione di estrarre dalla terra quel tesoro profumato. Un tartufo bianco, grande come una noce. Indimenticabile.

L’Umbria, un’altra storia. Estate 2023, caldo afoso. Intorno a Spoleto, con amici, a caccia di scorzoni. Altro paesaggio, altro tartufo, altro profumo. Meno intenso, più selvatico. Anche qui, la soddisfazione di trovarlo, di sentirne l’aroma particolare, di condividerlo poi a tavola con gli amici. Esperienza diversa, ma altrettanto emozionante.

  • Piemonte (Langhe, Roero, Monferrato): Tartufo Bianco d’Alba, pregiatissimo.
  • Umbria (Valnerina, Norcia, Spoleto): Tartufo Nero Pregiato, Scorzone.
  • Toscana (Crete Senesi, San Miniato): Tartufo Bianco, Marzuolo.
  • Marche (Acqualagna, Pergola): Tartufo Bianco Pregiato.

Mio zio diceva sempre che il tartufo migliore è quello che trovi tu. E ha ragione. Non è solo il profumo, il sapore. È l’emozione della ricerca, la connessione con la natura, la condivisione. Quest’anno, spero di tornare nelle Marche, ad Acqualagna. Ho sentito parlare di tartufi eccezionali.

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