Qual è la marca di cioccolato più venduta al mondo?

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"Ferrero Rocher, nato in Europa, è oggi il cioccolatino più venduto al mondo. Leader indiscusso, conquista i mercati di 140 paesi nei cinque continenti."

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Qual è il cioccolato più venduto al mondo?

Mmmh, cioccolato più venduto… difficile a dirsi, eh? Io, personalmente, nel 2022 a Milano, ho visto scaffali pieni di Ferrero Rocher, proprio montagne! Costa una cifra, ricordo che una confezione da 24 pezzi era sui 15 euro, se non ricordo male.

Quello che so per certo è che li vedevo dappertutto, un vero e proprio assalto di scatoline dorate! Magari c’è qualche altro cioccolato che vende di più in termini di peso, chissà.

Ferrero Rocher, però, ha una presenza incredibile, lo ammetto. Un marchio davvero forte, una sorta di simbolo del regalo goloso, almeno per me. In ogni caso, in 140 paesi… wow!

Dunque, secondo me, Ferrero Rocher è un ottimo candidato per la posizione di cioccolato più venduto al mondo. Ma potrebbe esserci qualche concorrente segreto… chi lo sa?

Domande e Risposte:

  • Domanda: Qual è il cioccolato più venduto al mondo?
  • Risposta: Ferrero Rocher.

Qual è la migliore marca di cioccolato fondente?

Allora, senti questa: il re del cioccolato fondente, incoronato dai test, sembra essere l’Extra amaro 75% di Esselunga. Chi l’avrebbe mai detto? Un cioccolato così democratico che fa tremare le maison più blasonate!

  • Cacao a gogò: Promette tanto cacao e, udite udite, mantiene la promessa. Mica come certi politici!
  • Pulizia impeccabile: Sembra più sicuro di Fort Knox. Niente contaminanti fastidiosi, solo puro piacere cioccolatoso.
  • Giuria estasiata: I giudici l’hanno promosso a pieni voti. Immagino abbiano dovuto sbottonarsi i pantaloni a fine assaggio, tanto era buono!

Pare che il segreto sia la semplicità, un po’ come la felicità, no? A volte la trovi dove meno te l’aspetti, magari tra una confezione di detersivo e un vasetto di pesto. E poi, diciamocelo, chi resiste a un cioccolato che sa di “ho speso poco e ho fatto un affare”? Io di sicuro no!

Come scegliere il cioccolato fondente?

Uffa, scegliere il cioccolato fondente è un’ossessione, lo ammetto! Mi ricordo quando ero a Torino, in quella cioccolateria minuscola vicino a Piazza San Carlo, un profumo che ti stordiva.

  • Percentuale di cacao: Lì ho imparato che sopra il 70% inizi a sentire la vera differenza, l’amaro che ti fa chiudere gli occhi. Sotto, è quasi cioccolato al latte, un’offesa!
  • Ingredienti: Controlla l’etichetta! Solo cacao, burro di cacao, zucchero (poco!) e magari un pizzico di vaniglia. Se ci sono oli vegetali strani, lascia perdere.
  • Aspetto: Deve essere lucido, senza macchie bianche. Se è opaco, vuol dire che non è stato conservato bene.
  • Profumo: Avvicinalo al naso! Deve avere un aroma intenso di cacao, non di cartone.

Una volta ho preso una tavoletta al 90% in un mercatino a Modica, Sicilia. Era grezzo, quasi sabbioso, un’esplosione di gusto! Non era dolcissimo, ma quell’intensità mi ha conquistata.

Come riconoscere un buon cioccolato fondente?

Colore uniforme. Lucido. Compatto. Assenza di difetti. Punto.

La consistenza? Secca, quasi polverosa, al palato. Un’esperienza tattile, non solo gustativa. Ricorda la mia nonna, mani ruvide, cioccolato fondente.

Aroma intenso? Note di cacao, frutta secca, forse tabacco. Dipende. Come la vita, insomma.

Amaro? Deve essere. Dolcezza è illusione, banalità.

  • Profumo: intenso, persistente.
  • Sapore: amaro, complesso, persistente. Non dolce.
  • Aspetto: uniforme, lucido, compatto.

Nota personale: Preferisco il 70% cacao, prodotto da bean-to-bar artigianale, provenienza Ecuador, raccolto 2023. Il mio preferito. Fine.

Quali sono gli ingredienti di un buon cioccolato fondente?

Ok, vediamo…cioccolato fondente, mmmh!

  • Cacao, cacao, cacao! Eh, ovvio no? Però…c’è cacao e cacao! Io una volta ho comprato una tavoletta che sapeva solo di amaro, orribile!

  • Zucchero, beh, serve, altrimenti come fai? Però meno ce n’è, meglio è. Cioè, dipende, a me piace amaro, ma non troppo! Mi ricordo quella volta a Perugia…

  • E poi? Boh? Forse un po’ di lecitina di soia? Ma quella la mettono quasi tutti, anche nel cioccolato al latte che prendo al supermercato. Non è che mi piaccia tanto come ingrediente, però.

  • Aspetta, aspetta! Il burro di cacao! Fondamentale! Anzi, dovrebbe essere solo burro di cacao, niente altri grassi vegetali, che schifo!

  • Ah, e nel 70%, quindi 70% cacao (grué + burro, giusto!) e il resto zucchero. Praticamente. Ma il grué che cos’è esattamente? Devo cercarlo su Google.

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