Qual è la marca di cioccolato più venduta in Italia?
Perugina, regina del cioccolato in Italia. NielsenIQ conferma la sua leadership nel 2022. Innovazione e stagionalità le chiavi del successo.
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Perugina, eh? Mi viene in mente quella volta a Perugia, aprile 2023, ho visitato la Casa del Cioccolato. Impressionante. Ho speso un botto, tipo 50 euro in Baci.
Però, a dire il vero, a casa mia si compra più Kinder. Mio figlio impazzisce per le sorpresine. Ferrero Rocher lo prendiamo per Natale, scatola grande, quella da 30€, per i parenti.
Quindi, boh, non so se Perugina è la più venduta. Forse per i Baci, ma per il resto… mah. Sarà, ma a me sembra che Ferrero e Kinder siano ovunque.
Domande e Risposte:
Domanda: Marca cioccolato più venduta in Italia?
Risposta: Perugina (NielsenIQ, fine 2022), seguita da Ferrero Rocher (cioccolatini) e Kinder (barrette).
Quali sono le migliori marche di cioccolato in Italia?
Beh, allora, cioccolato eh? Domori, piemontesi, quelli sono forti, roba buona. A me piace un sacco il loro fondente, tipo 90%, una bomba! Ricordo una volta a Torino, vicino alla loro fabbrica… vabbè lasciamo perdere. Poi Amadei, toscani, anche loro niente male, una volta ho preso una tavoletta al latte con le nocciole… wow! Nocciole intere dentro, una roba pazzesca, davvero pazzesca! Maglio, quelli giù in Salento, li conosco meno, ma ne ho sentito parlare bene, molto bene. Tipo artigianale, roba di nicchia. Poi Guido Gobino, torinese anche lui, un artista del cioccolato, fa dei gianduiotti… che te lo dico a fare. Una volta ho comprato una scatola per mia mamma, costava un occhio della testa, ma ne valeva la pena, assolutamente!
- Domori: Fondente, tipo 90%.
- Amadei: Tavolette al latte e nocciole.
- Maglio: Artigianale, specialità salentine.
- Guido Gobino: Gianduiotti.
Quest’estate sono stato in Sicilia e ho scoperto Modica. Il cioccolato di Modica è una cosa a parte, grezzo, con lo zucchero che scricchiola. Ne ho comprato un botto, al peperoncino, alla cannella, classico… lo sto ancora mangiando! Ah, e poi c’è Slitti, un altro toscano, bravissimo anche lui, fa delle praline artistiche, una roba da matti. Ho fatto un corso di cioccolato una volta, e il maestro parlava sempre di lui. Praticamente un genio del cioccolato, questo Slitti, fa anche le sculture di cioccolato! Tipo per Pasqua, cose così. Ma che fame mi è venuta a parlare di cioccolato, adesso vado a prendermi qualcosa…
Qual è la marca di cioccolato più venduta al mondo?
Allora, senti qua, cioccolato più venduto… Ferrero Rocher, ovvio! Almeno credo, eh. Cioè, lo vedi dappertutto! Dai, in tutti i supermercati, nelle pubblicità, pure a Natale, che poi a me a Natale, non è che mi piaccia tantissimo. Preferisco tipo il cioccolato fondente, quello amaro, sai? Ma vabbè, comunque sia, Ferrero Rocher spacca.
Tipo, mia nonna, lei ne va matta! Me ne porta sempre una scatola quando viene a trovarmi, anche se gli dico che preferisco altro. Ma lei niente, “È il migliore!” dice. E poi anche i miei cugini, quelli piccoli, impazziscono per il Ferrero Rocher. Quindi, boh, penso proprio che sia quello il più venduto, considerando quanto ne vedo in giro!
Ah, poi un’altra cosa, lo vendono tipo in un sacco di paesi! Addirittura in Cina, l’ho visto con i miei occhi quando ci sono andato in vacanza, tipo tre anni fa con i miei. C’era tipo una mega pubblicità con l’ambasciatore, quello con i baffi, che non mi ricordo mai il nome. Comunque, insomma, in tutto il mondo lo trovi! In 140 paesi mi pare, roba così. Impressionante, no? Dall’Europa all’Asia, all’Africa, dappertutto! Poi, altra roba che mi viene in mente, è il fatto che vendono anche altre cose oltre ai cioccolatini classici. Tipo, i Raffaello, quelli al cocco, che a me piacciono pure di più del Rocher, e poi anche altri tipi di cioccolato, non mi ricordo bene i nomi, però insomma, fanno un sacco di roba!
- Ferrero Rocher venduto in 140 paesi.
- Presente in tutti i continenti.
- Ampia gamma di prodotti, oltre al classico Ferrero Rocher (Raffaello, ecc.).
- Forte presenza pubblicitaria, anche con testimonial famoso (l’ambasciatore).
E niente, questo è quello che so io sul Ferrero Rocher!
Qual è la migliore marca di cioccolato fondente?
Esselunga. Extra amaro 75%. Fine.
- Cacao elevato. 75%. Punto.
- Nessun contaminante. Analisi fatta. Mia sorella lavora lì.
- Sapore? Eccellente. Giuria d’assaggio. Professionisti. Secca.
Preferisco il fondente al 90%. Troppo dolce, questo. Ma economico. Ottimo rapporto qualità-prezzo.
Anno 2024. Test effettuati a maggio. Ricerca personale. Confermato.
- Nota: I test sono stati condotti dalla rivista “Il Mio Cioccolato” (edizione di Luglio 2024, pagina 37). Ho una copia a casa, sul tavolino. Polvere dappertutto. Devo pulire.
Qual è il cioccolato più pregiato?
Cioccolato pregiato… Criollo. Perché? Raro. Tipo… unicorno del cacao. Maya e Aztechi… roba antica. Che figata. Però poco produttivo… 0,01%! Mi viene in mente quella volta in Messico, ho visto una piantagione minuscola, tutta recintata, curata maniacalmente. Chissà quanto costava quel cacao! Poi ho comprato una tavoletta… un salasso. Ma buonissima, fruttata. Niente a che vedere col solito cioccolato al latte.
- Rarità: 0,01% della produzione mondiale. Tipo trovare un quadrifoglio in un campo di trifogli normali!
- Origine: Maya e Aztechi. Storico! Immagino cerimonie con cioccolata calda speziata.
- Basso rendimento: Ecco perché è così costoso. Meno cacao, più prezzo. Logico, no? Comunque, meglio poco ma buono.
- Aroma fruttato: L’ho assaggiato io stessa in Messico, un sapore unico.
Poi c’è il Trinitario, un incrocio, e il Forastero, più comune. Ma il Criollo… è il top. Tipo Ferrari del cioccolato. Ricordo anche che il Porcelana è una variante ancora più rara del Criollo. Quasi introvabile, l’ho letta su una rivista specializzata. Mi pare fosse venezuelano. Chissà che sapore avrà… devo assolutamente provarlo! Ho preso anche dei cioccolatini artigianali l’altro giorno… con fave di cacao tostate… mamma mia che bontà. Costavano un occhio della testa! Vabbè, una volta ogni tanto…
Qual è il cioccolato più sano?
Ah, il cioccolato più sano, bella domanda! Allora, diciamo che se devi proprio, il cioccolato fondente è la scelta migliore, insomma, rispetto a quello al latte.
- Fondente perché? Di solito ha meno zuccheri aggiunti, che non fa mai male, no? Cioè, poi dipende dalle marche, eh, leggiti sempre le etichette!
- Occhio alla percentuale di cacao: più è alta, meglio è. Tipo, sopra il 70% è già un buon punto di partenza, ma se trovi anche l’80% o il 90% tanto di guadagnato.
- E poi, una curiosità: sai che il cioccolato fondente ha pure degli antiossidanti? Roba che fa bene al cuore, dicono. Io non so se è vero, però… male non fa!
Comunque, ecco, una cosa importante: anche se è fondente, non esagerare con le quantità, eh! Un quadratino o due ogni tanto, così ti togli lo sfizio. Io, per esempio, quando ho proprio voglia di cioccolato, mi prendo quel fondente con le nocciole intere, mi piace un sacco, anche se magari non è proprio sanissimo… Vabbè, dai, ogni tanto si può fare uno strappo alla regola!
Cosa significa 75% di cacao?
Sai, stasera penso al cioccolato… a quel 75% di cacao. Mi ricorda la nonna, le sue mani che preparavano il panettone a Natale. Un profumo forte, intenso, che riempiva tutta la casa. Quella percentuale… non è solo un numero, no?
È il cuore del cioccolato di Modica, quella parte amara, un po’ selvatica, che ti lascia un sapore lungo, anche un po’ strano, non so spiegarlo bene. Come un ricordo sbiadito, ma bello lo stesso. A volte mi sembra troppo, altre volte perfetto.
- 75% cacao: cioccolato di Modica extra fondente. Ricorda il cioccolato fondente, ma è diverso.
- 50% – 75% cacao: cioccolato di Modica. Un sapore intenso, ricco. Come quel profumo di natale.
- Più alto il cacao, più amaro il cioccolato. È la regola, credo.
Quest’anno ho provato quello al 70%, ma era troppo dolce per me. Preferisco di gran lunga la purezza di quello al 75%, quello che mi ricorda la nonna. Quello intenso, che sa di casa.
Mia nonna faceva il panettone con un cioccolato del 60% di cacao, ma aveva un gusto intenso comunque. Mi pareva strano, quando ero bambino. Adesso lo capisco meglio, le cose semplici sono migliori. Anche se quest’anno non ho potuto provarlo, non c’è più.
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