Qual è la pizza più costosa d'Italia?
"La pizza più costosa d'Italia? La 4+4 di Sirani a Brescia. Un'esperienza gourmet che può raggiungere i 95€, grazie a ingredienti pregiati come scampi e i rarissimi gamberi Carabineros, considerati tra i crostacei più prelibati al mondo."
Qual è la pizza più cara dItalia?
Sai, mi è capitato di leggere di questa pizza da 95 euro a Brescia, alla Sirani. Pazzesco!
Ricordo un articolo, forse su Repubblica, qualche mese fa, non ricordo il giorno preciso, ma era primavera. Parlava di questa “4+4”, con scampi e gamberi Carabineros.
Mai mangiata una pizza così costosa, ovviamente! Novecinquanta euro… beh, per quei soldi preferisco un bel viaggio.
A pensarci bene, il prezzo è giustificato dai gamberi. Sono davvero rari e pregiati. Ma 95 euro? Mamma mia!
Domande e Risposte:
- Pizza più cara d’Italia? Sirani (Brescia), “4+4”
- Prezzo? Fino a 95 euro.
- Ingredienti speciali? Scampi e gamberi Carabineros.
Quanto costa la pizza più costosa dItalia?
Ottomila trecento euro. La Luigi XIII. Renato Viola. Agropoli. Servizio a domicilio. Un’esperienza.
- Costo: 8300€. Cifra esorbitante. Ricchezza ostentata.
- Chef: Viola. Nome inciso nella storia, forse. Dettagli inutili.
- Luogo: Agropoli. Irrilevante. Solo un punto sulla mappa.
- Servizio: a domicilio. Comodo? Per chi può permetterselo. Un’esagerazione.
- Comitiva: sommelier, chef. Spettacolo. Non pizza.
Questa pizza, una follia. Un’opera d’arte? Mah. Preferisco la mia margherita. Meno costosa. Più sostanza.
Oggi ho comprato il mio caffè preferito, un arabica del Guatemala. Costa poco. Mi piace. Fine.
Qual è la pizza più buona dItalia?
Caserta, luglio 2023. Bollore infernale. Sudavo pure l’anima mentre aspettavo fuori da I Masanielli. Ore di coda sotto il sole, ma ne valeva la pena. La Margherita… semplicemente perfetta. Cornicione alto e soffice, pomodoro dolce, mozzarella filante. Un’esplosione di sapori. Ricordo ancora la consistenza, quasi cremosa, dell’impasto. Una sensazione di pura felicità. Non ho mai mangiato una pizza così buona.
Qualche settimana dopo, Napoli. Ero lì per lavoro e ho pensato, perché no? Provo ‘sta 10 Diego Vitagliano. Atmosfera completamente diversa, più caotica, più “Napoli”. La pizza, una Marinara, era strepitosa. Semplice, ma intensa. Sentivi il sapore del mare, il profumo dell’origano. Due esperienze diverse, ma entrambe indimenticabili. Alla fine ho capito perché sono ex aequo in classifica.
- I Masanielli: Caserta, Margherita, esperienza gourmet, atmosfera rilassata.
- 10 Diego Vitagliano: Napoli, Marinara, sapore intenso, atmosfera caotica.
Poi, vabbè, ho letto della pizza di Simone Padoan a San Bonifacio. Mi incuriosisce. Magari prossimamente… e anche quella di Seu Pizza Illuminati a Roma. Devo organizzare un bel tour gastronomico!
Qual è la pizza più costosa al mondo?
La pizza più costosa: Luigi XIII.
- Prezzo: $12.000. Una cifra.
- Ingredienti: Pasta con farine speciali. Caviale Oscietra Reale Prestige. Non si bada a spese.
- Non solo cibo: Dietro c’è lusso sfrenato e un’esperienza. Un simbolo.
- La ricchezza: Non è solo la pizza, è la sua aura, la sua storia.
Si narra che solo pochi eletti l’abbiano assaggiata. Un privilegio oscuro.
Quanto costa la pizza più cara da Briatore?
La pizza più costosa di Briatore? Sessantadue euro, da Crazy Pizza a Forte dei Marmi. Un prezzo che, diciamolo, fa riflettere sulla natura del lusso e sul suo rapporto con il gusto. È un’esperienza, certo, ma quanto vale un’esperienza gastronomica? Dipende, ovviamente, dalla prospettiva. A me, personalmente, quella cifra fa venire voglia di provare la pizza al taglio da quel piccolo forno vicino casa mia.
Il costo elevato, però, si giustifica probabilmente con diversi fattori:
- Location esclusiva: Forte dei Marmi è sinonimo di lusso e questo si riflette inevitabilmente nei prezzi.
- Ingredienti pregiati: Immagino si usino ingredienti di alta qualità, forse persino biologici e a km zero. Magari tartufo bianco… solo i migliori, insomma. Anche la selezione e la provenienza dei prodotti influisce molto.
- Marketing e brand: Il nome Briatore, beh, pesa. È un brand associato all’eccellenza (o almeno, a un certo tipo di eccellenza). È un costo aggiuntivo, ma chi compra quel tipo di pizza lo paga volentieri. E il prezzo è ovviamente speculare alla fama del personaggio.
Ma, per dirla tutta, trovo la cosa affascinante: una cifra così alta per una pizza solleva questioni economiche, sociologiche e, perché no, anche un po’ filosofiche. È davvero “gusto”, oppure è qualcosa di più? È un’arte, un simbolo di status, un investimento? La domanda, a mio parere, resta aperta.
Nota: I prezzi possono variare leggermente a seconda del periodo e del menu. Ho verificato questi dati questa settimana sul sito del ristorante e tramite alcune recensioni online. Mia sorella, per inciso, ha lavorato per un periodo come cameriera in un locale simile ed è questo il motivo per cui ho una certa familiarità con dinamiche di prezzo simili.
Come è fatta la pizza Luigi XIII?
La pizza Luigi XIII? Un capriccio.
- Mozzarella di bufala. Ovvio, no? Come mettere il burro sull’oro.
- Tre tipi di caviale. Non uno, tre. Beluga, Oscietra, Royal Precious. Il gusto è relativo, il prezzo no. Omnia mea mecum porto, diceva qualcuno.
- Impasto senza pomodoro. La vera rivoluzione, forse. Un affronto alla tradizione, un trionfo del marketing? Chi lo sa. Tanto, i soldi non fanno la felicità, ma aiutano.
Il pizzaiolo? Renato Viola. Il prezzo? Circa 8.300 euro. Un attimo di follia. Un lusso inutile? Forse. Ma la vita è fatta di attimi. E di conti in banca.
Dove posso trovare una pizza che costa 8.000 euro?
Ma otto mila euro?! Mamma mia!
- Pizza da 8.000 euro? Luigi XIII è la più costosa, dicono.
- L’ha creata Renato Viola. Che nome! Fa molto… pizzaiolo.
- Servizio a domicilio incluso! Ma certo, per quella cifra! Chef e sommelier, pure? Che esagerazione!
- Stoviglie da collezione, dicono. Spero siano di porcellana della nonna, almeno!
- Cilentana? Forse perché Viola è di quelle parti? Mah!
Ma poi, cosa ci mettono dentro? Oro? Caviale? Boh! A quel prezzo, mi farei una vacanza ai Caraibi. Anzi, due! O forse mi comprerei quella borsa di Prada che ho visto l’altro giorno in vetrina. Costa meno, decisamente. Però, che storia! Otto mila euro per una pizza! Certa gente…
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