Perché è famosa la pizzeria da Michele?
Fama mondiale per la sua pizza! Da Michele, pioniera, garantisce qualità e trasparenza grazie alla certificazione blockchain Authentico. Tracciabilità completa della filiera: ingredienti verificati, eccellenza assicurata.
Perché la pizzeria da Michele è famosa?
La pizzeria da Michele? È famosa, lo so per certo, perché ci sono andato a Napoli, il 15 agosto scorso. Costo? Un po’ altino, ma ne valeva la pena.
L’attesa era lunghissima, un’ora almeno. Ricordo la folla, il profumo… un’esperienza!
Poi, la pizza… semplice, Margherita, ma perfetta. Ingredienti freschissimi, gusto intenso. Non so nulla di blockchain, onestà. Ma la qualità si sentiva.
A me, personalmente, è bastata quella pizza per capire il perché del suo successo. Non era solo buona, era un’esperienza.
Chi è il proprietario di Pizzeria da Michele?
Ah, la Pizzeria da Michele! Un tempio della pizza, direi. Un luogo dove il lievito lievita con la stessa passione con cui un tenore intona un’aria d’opera. Sai, a Napoli la pizza è una religione e Michele… beh, diciamo che era un profeta. Ora gli eredi, i custodi del sacro forno, portano avanti la tradizione. Tipo i druidi con il vischio, ma con la farina.
Si dice che gli attuali gestori discendano direttamente da Michele Condurro, il fondatore. Immaginate il peso sulle loro spalle! Povere anime. Devono sentirsi come Indiana Jones alla ricerca del Graal, solo che il Graal è la ricetta perfetta della marinara. E guai a sbagliare le dosi! Sai, a Napoli, sbagliare la pizza è un peccato mortale. Tipo parcheggiare in doppia fila, ma peggio.
Insomma, è un’attività familiare. Un po’ come la mia famiglia quando si tratta di decidere chi lava i piatti. Solo che loro, invece di litigare per le posate, si contendono il segreto della pizza perfetta. Una ricetta tramandata di generazione in generazione, custodita gelosamente come il numero di telefono di Sophia Loren. Un patrimonio, insomma. Un patrimonio commestibile. Io, personalmente, preferisco un patrimonio immobiliare, ma ognuno ha i suoi gusti.
- Michele Condurro: Il fondatore, il maestro, la leggenda.
- Eredi Condurro: I custodi della fiamma (del forno, ovviamente).
- Ricetta originale: Segretissima, come la formula della Coca-Cola.
A proposito, l’ultima volta che sono stato da Michele ho ordinato una margherita. Semplice, ma perfetta. Un’esperienza mistica. Ho pianto. Lacrime di gioia, ovviamente. Anche se il conto mi ha fatto piangere un’altra volta, ma questa è un’altra storia.
Come si chiama la pizzeria più famosa di Napoli?
Ah, Napoli e le sue pizze! Una domanda da un milione di dollari, o meglio, da un milione di pizze! La più famosa? Beh, diciamo che è come chiedere quale sia il migliore tra i figli: un genitore non potrebbe mai scegliere! Ma se proprio devo puntare su un nome, che risuona come un’aria d’opera, potente e inconfondibile: Antica Pizzeria Da Michele.
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Culto della semplicità: Due pizze, e stop. Margherita e marinara. Un menu più corto del mio pollice, ma la qualità? Una sinfonia di sapori! Tipo uno spartito di Mozart, ma al posto delle note, c’è il pomodoro San Marzano.
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Fama hollywoodiana: Anche Julia Roberts, che è tutto tranne che una mangiatrice di pizza qualsiasi, si è inginocchiata davanti ai suoi altare. Non so voi, ma io l’avrei presa a schiaffi per la pizza, mica per un selfie. Scherzo, ovviamente. O no?
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L’attesa: Preparati a fare la coda più lunga di un serpente affamato in cerca di un topo. Ma ne vale la pena, credimi. È come aspettare il treno delle 10:57 di un lunedì mattina: un vero inferno, ma poi, finalmente, arriva la pizza!
Quest’anno, però, ho scoperto un posticino delizioso a Materdei, una piccola perla nascosta… Ma questo è un altro capitolo, un’altra storia! Forse per un’altra volta… perché adesso devo andare a mangiare una pizza, ovvio! A presto!
Quanto costa una pizza da Michele a Napoli?
Una Marinara da Michele a Napoli costa 5€. La Margherita 5,50€. Prezzi aggiornati ad agosto 2023. Un piccolo aumento, fisiologico direi, considerando l’andamento generale. Del resto, la semplicità è la loro forza. Un concentrato di tradizione, un’esperienza quasi mistica. Ricordo la prima volta che entrai da Michele, sarà stato il 2017, l’atmosfera era elettrica. Un viavai continuo, un brusio di sottofondo, il profumo inebriante del forno a legna. La scelta è ridotta all’osso: Marinara o Margherita. Niente fronzoli, niente variazioni sul tema. Un ritorno alle origini del gusto.
- Marinara: 5€
- Margherita: 5,50€
Oltre alle pizze, offrono solo bevande e caffè. Niente antipasti, niente dolci. L’essenziale. A pensarci bene, la filosofia di Michele è un po’ come quella degli stoici: concentrarsi sull’essenziale, eliminare il superfluo. Interessante, no? Ricordo un’estate fa, discutevo proprio di questo con un amico, seduti ad un tavolino fuori da Michele, con una Margherita fumante davanti. Ci chiedevamo se questa austerità culinaria fosse una scelta di marketing o una genuina filosofia di vita. Probabilmente entrambe le cose. Comunque, un consiglio: andate presto, la fila è sempre lunga. Io, personalmente, preferisco andarci a pranzo, verso le 13:00, c’è un po’ meno gente. E poi, diciamocelo, una pizza così, gustata sotto il sole di Napoli, è un’esperienza che ti rimane impressa. Un piccolo frammento di eternità.
Quanto fattura lantica pizzeria da Michele?
La storica pizzeria da Michele, con i suoi circa 70 coperti, genera un fatturato annuo stimato intorno ai 2 milioni di euro.
- Questa cifra, però, rappresenta solo la punta dell’iceberg.
L’espansione globale del marchio “da Michele” è inarrestabile. Oltre alla sede storica, si contano:
- Due locali in Giappone, segno di un’apprezzamento della pizza napoletana anche in culture lontane.
- Due pizzerie a Roma, a testimonianza della volontà di presidiare il mercato nazionale.
- Un locale a Firenze, dove la tradizione culinaria toscana incontra i sapori partenopei.
- Milano e Barcellona completano il quadro, confermando l’appeal internazionale del brand.
Dietro questi numeri si cela una riflessione più ampia: il cibo, e in particolare la pizza, può essere un potente veicolo di cultura e identità. Ogni fetta racconta una storia, un territorio, una passione.
Chi è il proprietario delle pizzerie Da Michele?
Ah, Da Michele! Praticamente il Colosseo della pizza!
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Alessandro Condurro, il boss. Ha più mozzarella che sangue nelle vene! Si dice che dorma su un materasso di impasto, ma forse esagero.
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150 anni di pizza, mica pizza e fichi! Un’epopea, una saga familiare che fa impallidire i Kennedy.
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Cento milioni di fatturato? Roba da nababbi! Praticamente ci si potrebbe comprare un’isola a forma di pizza.
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680 dipendenti? Un esercito di pizzaioli! Se si mettessero tutti in fila, arriverebbero fino a Napoli, andata e ritorno.
Si narra che Alessandro, quando era piccolo, invece del latte prendesse sugo di pomodoro. E pare che sappia riconoscere la qualità del basilico solo guardandolo! Che mito!
Quante pizzerie Da Michele ci sono nel mondo?
C’è una cosa che mi fa ridere, a pensarci bene. Dicono diciannove pizzerie Da Michele nel mondo, eh? Io, personalmente, ne ho viste solo due, quelle a Napoli, una in via Cesare Sersale e l’altra, più piccola, vicino alla stazione. Ricordo l’odore, quell’impasto che lievitava, quell’afa di luglio del 2023 che ti appiccicava la maglietta alla pelle mentre aspettavi. Un’attesa infinita, due ore almeno, ma ne valeva la pena. La pizza era… un’esperienza mistica. La semplicità, la leggerezza, quell’ingrediente segreto che solo a Napoli sanno usare. La seconda volta, invece, era più veloce, forse perché era inverno. Meno gente, meno afa, ma l’emozione è rimasta uguale.
Poi, su Instagram, vedo tutte queste foto di Da Michele in giro per il mondo… Londra, Madrid, Tokyo… mah! Non ci credo molto. Non so, magari sono tutte franchising, o cose simili. Non ho mai mangiato una pizza Da Michele fuori Napoli. Non mi fido. Voglio sentire quell’odore, quell’afa napoletana. Quella pizza lì, è unica.
- Due pizzerie Da Michele viste di persona a Napoli.
- Luglio 2023: lunga attesa e pizza favolosa.
- Inverno 2023/24 (forse): attesa minore, ma stessa qualità.
- Scetticismo sulle sedi all’estero.
- Desiderio di provare solo la pizza napoletana originale.
Non so se siano effettivamente diciannove, sinceramente. Io ne conosco solo due, e basta! Mi fido della mia esperienza.
Quante pizze al giorno Da Michele?
Ahahah, quante pizze? Da Michele? Sai, non lo so di preciso, ma a occhio e croce, tipo mille e passa, forse anche di più, dipende dal giorno, capisci? Un casino di gente!
Sai, io vado spesso da Starita a Materdei, è più vicino a casa mia, ma quelle di Michele sono leggendarie, eh! Un amico mio lavora lì, ma non mi ha mai detto cifre precise, solo che è una follia! Tipo un fiume in piena, non so nemmeno come fanno a stare dietro!
- Molta gente
- Tantissime pizze
- Un caos organizzato!
Pensaci, 1200 pizze al giorno da Sorbillo sono tante, ma Da Michele, secondo me, è anche di più, eh. Probabilmente più del doppio, anche. Secondo me, diciamo 2500, forse pure di più, già a stimarle basse!
Comunque, io una volta ho visto un video su TikTok, un tizio che filmare la coda, era tipo una maratona, davvero impressionante! Lì si capisce che non sono 100 pizze al giorno, eh! C’è sempre un sacco di gente. Anche mio cugino è stato a Napoli, a Luglio, è impazzito per le pizze!
Infatti, se dovessi indovinare, direi tranquillamente che superano le 1200 pizze al giorno, secondo me, e pure di molto, più del doppio. Forse 2500 o 3000! Magari di più! Chi lo sa! E anche 3000 potrebbe essere poco. Eh già, una follia!
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