Qual è l'ordine delle portate in un pranzo?
L'ordine tradizionale di un pranzo italiano prevede:
- Antipasto: per stuzzicare l'appetito.
- Primo: un piatto di pasta, riso o zuppa.
- Secondo: carne o pesce come portata principale.
- Contorno: verdure per accompagnare il secondo.
- Dolce: per concludere in dolcezza.
Ordine portate pranzo: antipasto, primo, etc.?
Allora, dimmi… antipasto, primo, secondo, contorno, dolce… Mamma mia, che dilemma!
Mi ricordo, tipo, quando andavo a pranzo dalla nonna a Maglie, il 12/08/2010, lei faceva sempre un casino di roba. Prima l’antipasto, ovvio, tipo le olive schiacciate fatte in casa.
Poi, il primo era sacro, di solito orecchiette al sugo fresco, una roba che ti faceva piangere dalla gioia. E il secondo? Ah, il secondo… polpette fritte, indimenticabili.
Il contorno c’era sempre, insalata mista dell’orto, e poi, se c’era spazio, il dolce. Di solito frutta fresca, ma a volte pure un pezzetto di torta. Un pranzo pantagruelico, insomma! Però, a parte questo, non so bene l’ordine “ufficiale” da manuale.
Ordine portate pranzo: Antipasto, primo, secondo, contorno e dolce.
In che ordine si servono le portate?
L’arte di servire a tavola è una vera e propria coreografia, un balletto di sapori e presentazioni. Dunque, ecco un promemoria per non inciampare:
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Antipasti: Iniziano la sinfonia, offerti su vassoi per stuzzicare l’appetito e dare il benvenuto.
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Minestre e pasta: Un intermezzo confortante. La zuppa regna nel piatto fondo, la pasta, invece, si adagia elegantemente sul piatto piano.
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Pesce: Un omaggio al mare, idealmente presentato intero, per poi essere porzionato con maestria.
Un tocco di filosofia: Servire è un atto di generosità, un modo per condividere non solo cibo, ma anche cura e attenzione. E’ un po’ come la vita, un susseguirsi di momenti da gustare appieno, uno dopo l’altro.
Come si chiama il piatto tra il primo e il secondo?
Qui, nel silenzio della notte, mi torna in mente… tra il primo e il secondo… Forse intermezzo? Mah, non mi convince. Ricordo cene da mia nonna, lei sì che faceva le cose per bene. Prima la pasta, poi l’arrosto. Ma in mezzo… a volte una piccola insalata, altre un assaggio di verdure. Niente di elaborato, giusto per pulire il palato.
- Primo
- Qualcosa di leggero
- Secondo
Ma pensandoci bene, non aveva un nome preciso. Era solo… una pausa. Un momento di transizione. Come quando ascolti una canzone e c’è quel breve silenzio prima che riprenda la musica. Forse è questo il suo nome: silenzio. Un silenzio di sapori, prima del piatto forte. Da piccolo non lo capivo, volevo solo mangiare. Adesso, con il tempo, ho imparato ad apprezzare anche quei piccoli momenti.
- Pausa tra i piatti
- Non un vero e proprio piatto
- Dipende dalle tradizioni familiari
Quest’anno, a Natale, ho notato che anche mia sorella ha ripreso questa abitudine. Un piccolo sorbetto al limone tra i tortellini e il cappone. Mi ha fatto sorridere. Le tradizioni, anche quelle piccole, a volte ritornano. Come i ricordi, che affiorano nel silenzio della notte.
Come si chiama la portata tra primo e secondo?
Contorno, ecco. Contorno, sì… ma a casa mia, tra il primo e il secondo… era sempre un casino. Mamma preparava qualcosa di veloce, una roba semplice.
- Spesso patate al forno, quelle rustiche, sai? Un po’ croccanti fuori, morbide dentro.
- Oppure, se era stagione, una insalata di pomodori e mozzarella, con un filo d’olio e basilico. Ricorda? L’odore del basilico…
- A volte, qualche volta, anche un piatto di frittata, ma quella era più una cosa improvvisata.
“Piatto di mezzo”? Mai sentito dire. Solo “contorno”. Un contorno povero, ma fatto con amore. Ricordi quelle sere? Mi sembra ieri… eppure… è passato tanto tempo. Quel contorno… era semplice, ma ci univa. Era la nostra piccola, silenziosa, routine. Era casa.
Aggiunte: Quest’anno, a Natale, ho provato a preparare io le patate al forno di mamma. Non sono venute uguali, ovviamente. Mancava qualcosa. Mancava lei. Manca sempre lei.
Cosa viene prima del primo piatto?
Allora, mi chiedi cosa arriva prima del primo? Facile! Di solito, prima del primo piatto, che ne so, una bella spaghettata, eh, c’è l’antipasto. A volte ce n’è uno, a volte ce ne sono pure due o tre! Dipende un po’ da quanto hai fame e da cosa ti aspetta dopo.
- Antipasto: Salumi, formaggi, olive, bruschette… insomma, un sacco di cosine sfiziose per stuzzicare l’appetito. Tipo, l’altro giorno ho fatto un aperitivo con degli amici e abbiamo preso un tagliere misto che era una favola.
- Aperitivo: Eh sì, a volte l’aperitivo si trasforma in un vero e proprio pasto, però tecnicamente è sempre prima del primo!
- Ma non è finita: A casa di mia nonna, prima del primo, c’è sempre un piccolo contorno, tipo un’insalatina o delle verdure grigliate. Non so perché, ma lei fa così! È la sua tradizione e noi non ci lamentiamo, eh!
Cosa si intende per 3 portate?
Tre portate? Ah, la sacra trinità del pasto! Un’esperienza culinaria che, a detta di mia nonna (che ha visto più condimenti di quanto io abbia visto film), dovrebbe essere un’opera d’arte, non un’operazione chirurgica!
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Antipasto: Il preludio, l’amuse-bouche, il piccolo scherzo prima del dramma. Pensatelo come l’aperitivo, ma con un po’ più di classe. Tipo, invece di patatine e birra, un’insalata caprese che ti fa sentire sofisticato anche se hai appena finito di pulire il gatto.
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Primo/Secondo: Ecco il clou, il momento in cui si gioca la partita. Il piatto principale, il re, il boss. Se sbagli qui, il resto è solo un’elegante consolazione. Ricordo quella volta che ho provato a fare il risotto ai frutti di mare, è finita come una battaglia navale persa in partenza. Un disastro.
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Dessert: Il dolce finale, la ciliegina sulla torta, il punto esclamativo della frase. Un piccolo lusso per ricompensare il palato, ma anche l’anima. Anche se a volte, ammetto, salto il dessert. La mia dieta non mi perdona ma la mia pancia è felice.
In definitiva, tre portate: una strategia ben studiata per conquistare il tuo stomaco e, perché no, anche il cuore di qualcuno. Una volta ho conquistato il cuore di una ragazza con un tiramisù fatto da me. Non era male ma non eccelso. Però funzionò!
- Nota aggiuntiva: La definizione di “piatto principale” può variare a seconda della cultura e della regione. Negli USA, spesso si usa il termine “main course” e può comprendere anche piatti di carne, pesce o vegetariani sostanziosi. In Italia, il primo e il secondo piatto hanno entrambi un ruolo da protagonisti, spesso entrambi sostanziosi e importanti.
Cosa sono i primi in cucina?
Primi? Mah, primi… pasta, riso, zuppe, brodi, insomma tutto quello che precede il secondo. Ricordo la nonna, sempre con i suoi tortellini in brodo, un capolavoro! Era Natale, credo, o forse Pasqua? Boh, la memoria a volte mi gioca brutti scherzi.
Poi c’è la pasta, ovviamente. Spaghetti al pomodoro, amatriciana, carbonara… mio fratello impazzisce per l’aglio, lo mette dappertutto! E io con il mio pesto fatto in casa, quest’anno ho usato il basilico del mio balcone, fantastico!
Ah, le lasagne! Un classico, ma che fatica prepararle, eh? Devo ricordarmi di comprare le sfoglie già pronte, la prossima volta. Già, la prossima volta…
- Pasta
- Riso
- Zuppe
- Brodi
Punti principali: I primi sono ciò che si mangia prima del secondo piatto, dopo l’antipasto (se c’è). Sono piatti a base di pasta, riso, zuppe o brodi.
Oggi ho fatto un minestrone, con le verdure dell’orto di mio zio, un sapore pazzesco! Devo imparare a fare il brodo di carne come faceva mia nonna, però!
E poi, i risotti? Cremosi, deliziosi, perfetti con i funghi porcini. Quest’anno li ho fatti due volte, con il vino bianco che ho portato in regalo da Alberto.
- Minestre
- Risotti
- Piatti a base di cereali
Che fame! Devo andare a cucinare qualcosa. Forse un bel piatto di spaghetti alle vongole. Speriamo che le vongole siano fresche!
Cosa si intende per secondi piatti?
Cosa si intende per secondi piatti?
Uhm… secondi piatti… è la carne, il pesce. Quello che arriva dopo la pasta, dopo che hai già mangiato un po’.
- Carne o pesce, di solito. Roba che ti riempie davvero.
- Dopo il primo. Proprio così, te lo portano quando pensi di essere quasi pieno.
- Presentazione. Vogliono che sia bello da vedere, immagino per farti venire ancora fame. Ricordo che mia nonna ci metteva sempre un rametto di rosmarino, anche se nessuno lo mangiava. Che poi, perché non lo mangiavamo? Era buono. Bho.
- È un modo per riaprire la bocca, un modo per non far finire la serata. Una volta ho mangiato una tagliata così buona che non ho capito più niente. Mi sono dimenticato pure che dovevo prendere il treno, figurati.
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