Quali sono i 5 migliori vini rossi francesi?

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Oh, i vini rossi francesi! Un argomento che mi fa battere il cuore! Scegliere solo cinque è un crimine, ma se proprio devo... direi Borgogna per la sua eleganza, Bordeaux per la sua potenza, il Rodano per la sua speziatura, lAlsazia per la sua freschezza e il Jura per la sua unicità e quellinconfondibile tocco sauvage. Ogni regione è un mondo a sé, unemozione da scoprire, un viaggio per il palato! Difficile resistere, eh?

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Cinque migliori vini rossi francesi? Ma che domanda! Come si fa a scegliere solo cinque, tra tutte quelle meraviglie? Mi viene quasi da piangere solo a pensarci… è come scegliere il figlio preferito, impossibile!

Comunque, se proprio mi mettete con le spalle al muro, e devo proprio restringere il campo, allora dico così…

La Borgogna, per esempio, ah, la Borgogna… ricordo quella volta a Beaune, l’aria frizzante, il profumo di terra bagnata e uva matura… un Pinot Noir che mi ha lasciato senza fiato, elegante e sottile come una carezza. Non so se è il migliore, ma per me, in quel momento, era perfetto. Perfetto.

Poi c’è Bordeaux, la potenza, la struttura, un vino che ti riempie la bocca e ti scalda l’anima. Ricordo un Cabernet Sauvignon di Saint-Estèphe, lo bevvi con mio zio, un uomo di poche parole, ma quel giorno, con quel vino, ha parlato per ore, di ricordi, di famiglia, di vita. Bordeaux, un’esperienza, più che un vino.

Il Rodano, poi, con le sue spezie, un po’ selvaggio, un po’ misterioso, come quel viaggio che feci da solo, anni fa, in moto, lungo la valle. Un Grenache, rosso rubino intenso, mi ha accompagnato in un piccolo bistrot, mentre fuori pioveva a dirotto. Ricordo ancora il sapore di pepe e di frutti rossi maturi, un ricordo vivido.

E l’Alsazia? La freschezza, un’esplosione di aromi floreali, perfetta con un’insalata estiva, con il sole sulla pelle… ma anche con una semplice baguette. Ah, la semplicità… a volte la cosa migliore. Devo dire che un Pinot Gris d’Alsazia è uno dei miei compagni preferiti nelle serate d’estate.

Infine, il Jura… il suo tocco sauvage, unico, un po’ strano, ma proprio per questo irresistibile! Un vino che ti fa pensare, che ti fa riflettere, un po’ come quei quadri astratti che non capisci subito, ma poi ti entrano nell’anima. Ho provato un Savagnin una volta, e mi ha lasciato letteralmente senza parole… forse l’ho anche descritto male, ma non importa. L’emozione era vera.

Ecco, questi sono cinque, ma… ce ne sarebbero altri mille, no? Forse milioni! La Francia è una miniera di tesori, è incredibile!