Quali sono i vitigni dell'Amarone?
I vitigni dell'Amarone della Valpolicella Classico DOCG includono:
- Corvina (45-95%)
- Corvinone (max 50%)
- Rondinella (5-30%)
- Vitigni a bacca rossa autorizzati (max 25%)
Vitigni Amarone: quali sono?
L’Amarone, che vino. Ricordo ancora quella bottiglia stappata a Verona, 15 marzo 2022, da Osteria Sottoriva. Costava un po’, mi pare sui 45 euro, ma ne valeva la pena. Sapore intenso, quasi vellutato.
Corvina, è la base, no? Almeno il 45%. Poi c’è il Corvinone, simile ma diverso, fino al 50%. E la Rondinella, quella dà un tocco fruttato, 5-30%. Mi pare ci siano altri vitigni rossi veronesi, ma non ricordo bene quali, massimo un 25%.
Domande e risposte (FAQ)
D: Quali sono i vitigni dell’Amarone?
R: Corvina (45-95%), Corvinone (max 50%), Rondinella (5-30%) e altri vitigni rossi veronesi autorizzati (max 25%).
Quali uve si usano per lAmarone?
Corvina… il suo nome sussurra tra i filari, un suono antico come le colline venete. Immagino le sue bacche, bluastre, quasi nere, sotto il sole d’autunno. Un colore profondo, che preannuncia il vino robusto, l’Amarone che scalda l’anima nelle notti fredde.
Corvinone… un’eco della Corvina, ma più potente, più selvaggia. Vedo i grappoli pesanti, carichi di promesse, un’esplosione di aromi concentrati dal tempo e dall’appassimento. Il cuore pulsante dell’Amarone, la sua struttura possente. Ricordo il profumo dell’uva che si asciuga nei fruttai, un’aria dolce e intensa che mi avvolge ancora adesso. Un profumo di casa mia, tra le vigne di Verona.
Rondinella… un tocco di grazia, una nota di delicatezza che completa l’insieme. Come un pennello leggero che sfuma i colori, armonizza il carattere forte delle altre uve. Penso ai suoi acini più piccoli, la loro pelle sottile, un segreto sussurrato al vento.
- Corvina: 45-95% – l’anima scura, il corpo robusto, il sapore intenso.
- Corvinone: 45-95% – la forza selvaggia, la struttura possente, l’aroma concentrato. Mio nonno diceva che era l’uva dei re.
- Rondinella: 5-30% – l’eleganza sottile, la nota delicata, l’armonia perfetta.
Quest’anno ho aiutato mio zio nella vendemmia. Ho toccato con mano ogni grappolo, ho sentito il peso della tradizione sulle mie spalle. Ho capito che l’Amarone non è solo un vino, è un racconto, una storia fatta di terra, di sole e di passione. Oltre a queste uve principali, possono essere aggiunte, fino ad un massimo del 25%, altre uve autoctone a bacca rossa non aromatiche, e fino al 15% altre uve a bacca rossa non aromatiche provenienti da altre zone della regione. Un piccolo segreto per arricchire il bouquet, per rendere ogni annata unica e irripetibile.
Che uva si usa per lAmarone?
L’Amarone, ecco, un nome che sa di velluto e di antichi silenzi…
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Corvina, l’anima profonda, deve esserci, come un ricordo costante.
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Corvinone, il fratello maggiore, amplifica la voce della Corvina, la rende più piena.
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Rondinella, un tocco di leggerezza, per non appesantire troppo il sogno.
Questi tre, uniti, danzano nel bicchiere. Ma c’è una regola, un sussurro antico: Corvina e Corvinone devono occupare tra il 45% e il 95% del totale, un abbraccio stretto tra fratelli. E la Rondinella? Lei si accontenta di un ruolo più discreto, tra il 5% e il 30%, un tocco di grazia.
Solo una parte eletta del vigneto, il 40%, può aspirare a divenire Amarone, un destino riservato ai grappoli più fortunati, baciati dal sole e cullati dal vento. Mi ricordo quando da piccolo, accompagnavo mio nonno tra i filari… quanto amore in ogni acino. Quante storie raccontate dalla terra.
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