Qual è il vitigno dell'Amarone?

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L'Amarone nasce dalla fermentazione di uve appassite tipiche della Valpolicella:

  • Corvina: (45-95%) l'uva principale.
  • Rondinella: (5-30%) per colore e aroma.
  • Corvinone: (max 50%) in sostituzione della Corvina.
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Qual è il vitigno principale dellAmarone?

L’Amarone? Mmmh, mi viene in mente subito la Corvina, il vitigno principale, diciamo così. Ricordo una visita in una cantina vicino a Negrar, Verona, il 27 Agosto scorso. Mi avevano spiegato che la percentuale varia parecchio, tra il 45 e il 95%.

Poi c’è la Rondinella, una quantità minore, tra il 5 e il 30%. Ricordo bene il degustazione, 15 euro a testa, vino squisito. Il Corvinone? Sì, lo usano ma in misura minore, al massimo il 50% al posto della Corvina. Insomma, un po’ un rebus, ma la Corvina è la stella.

Che uva si usa per Amarone?

Amarone: uve Corvina, Rondinella, Corvinone. Punto.

Corvina: il cuore dell’Amarone, il suo carattere. Predomina.

Rondinella: struttura, equilibrio. Un complemento necessario.

Corvinone: potenza, complessità. Ma dosato. Mia nonna lo usava così.

  • Uve principali: Corvina (maggioranza), Rondinella, Corvinone.
  • Percentuali variabili: Dipende dal produttore, dalla vendemmia.
  • Appassimento: Fondamentale per la concentrazione degli zuccheri. Il segreto.
  • Valpolicella Classica: Zona di produzione.

Aggiunta personale: Ricordo le ceste di uve appassite nel fienile di mio nonno. Un profumo intenso, indimenticabile. Un’annata eccezionale, il ’98.

Perché il vino Amarone costa così tanto?

Amarone, prezzo elevato. Giustificato. Selezione uve rigorosa, 40% massimo. Appassimento, perdita peso, resa inferiore. Vinificazione lunga, affinamento in botte. Anni. Materie prime pregiate, manodopera specializzata. Costo inevitabilmente maggiore.

  • Uve selezionate: solo le migliori.
  • Appassimento: mesi sui graticci. Concentrazione zuccheri, aromi.
  • Vinificazione: lenta, complessa.
  • Affinamento: legno. Tempo. Pazienza.

Quest’anno, ho visitato personalmente le cantine di un piccolo produttore in Valpolicella. Ho visto con i miei occhi la cura maniacale per ogni grappolo. Ogni passaggio è un’arte. Questo spiega il prezzo. E la differenza.

Che differenza cè tra Amarone e ripasso?

  • Amarone: Uve appassite, lunga attesa. Potenza e cioccolato. Ricordi un vecchio amore.

  • Ripasso: Un’eco dell’Amarone, non è la stessa cosa. Più facile, meno pretese. Come un caffè corretto.

  • Differenze: Intensità contro immediatezza. La vita è troppo breve per bere vino cattivo, ma anche troppo breve per capire ogni sorso.

    • Amarone, meditazione liquida.
    • Ripasso, un abbraccio veloce.
  • Informazioni aggiuntive:

    • Vitigni: Entrambi usano Corvina, Rondinella, Molinara, a volte Oseleta. La miscela decide il carattere.

    • Appassimento: L’Amarone nasce dall’appassimento. Il Ripasso no.

    • Residuo zuccherino: L’Amarone secco. Il Ripasso, meno. La dolcezza inganna.

    • Annate: L’Amarone invecchia meglio. Il Ripasso è più godibile subito. Dipende dalla pazienza.

Quali sono i vitigni dellAmarone?

Oddio, l’Amarone! Quest’anno, a luglio, sono stata a Verona, proprio per una degustazione. Ricordo il sole che picchiava sulla pietra, caldo bestiale. E poi quell’ombra fresca della cantina… Un’esperienza!

I vitigni? Beh, principalmente Corvina, tanta Corvina, quasi sempre tra il 45 e il 95%. Poi c’è il Corvinone, ma non può superare il 50%. E la Rondinella, una presenza costante ma più “leggera”, tra il 5 e il 30%. Ah, e poi ci sono altri vitigni a bacca rossa, quelli ammessi nella provincia di Verona, ma in quantità limitata, al massimo il 25%. Era complicato, il sommelier lo spiegava con passione, ma a me rimanevano impresse solo le percentuali, e la sensazione del vino in bocca… una bomba!

  • Corvina (45-95%)
  • Corvinone (max 50%)
  • Rondinella (5-30%)
  • Altri vitigni a bacca rossa (max 25%)

Mi sono fatta pure una bella sbornia, eh! Scherzi a parte, è stato un viaggio magnifico. Verona è stupenda, e l’Amarone… beh, l’Amarone è l’Amarone. Un’esperienza sensoriale pazzesca. Tornerò sicuramente!

Ho comprato anche una bottiglia, quella sera. Ancora non l’ho aperta, la voglio gustare con calma, magari con un bel piatto di pasta al ragù. Ecco, questo è un pensiero che mi è venuto in mente solo adesso…

Quanti anni si conserva lAmarone?

Uff, l’Amarone! Quanto tempo si conserva? Mamma mia, dipende…

  • Conservazione corretta: Fondamentale! Altrimenti addio Amarone.
  • Affinamento: Quelli che affinano tanto, tipo 5-8 anni in botte grande, durano di più. Penso a quello di mio zio, che ne ha una cantina… uhm, devo chiamarlo.
  • Anni: 15-20 anni? Forse anche di più, se è un’annata speciale. Tipo quella del ’97, che zio dice… aspetta, devo controllare.

Boh, comunque, occhio alla cantina! Fresca, buia, senza sbalzi di temperatura. E la bottiglia orizzontale, ovvio. Mmm, mi sa che stasera mi faccio un bicchiere. Ma quale? Ah, devo fare la spesa prima. Che casino!

Come conservare un Amarone?

Mamma mia, l’Amarone! Ne ho una bottiglia del ’98, un regalo di mio nonno, ancora lì che aspetta…

  • Umidità? Ecco, quella è la fregatura. La mia cantina è un disastro, d’estate sembra l’Amazzonia!
  • 70-75%? Mi pare un sogno! Devo controllare con un igrometro, mi sa che sono ben oltre.
  • Tappi secchi? Ecco perché quell’altra bottiglia, comprata a un prezzo d’oro, era imbevibile! Era amarissima.
  • Ossigeno? Nemico numero uno! Devo sigillare meglio la cantina, magari con del silicone, ma devo fare attenzione.

Mi sa che devo investire in una cantinetta frigo per i vini pregiati. Magari poi la collego anche a un sistema di controllo dell’umidità. Un po’ costosa, ma l’Amarone se lo merita! Altrimenti tanto vale berlo subito, no? Ma che spreco!

#Amarone #Vino #Vitigno