Quando si mangiano gli gnocchi a Roma?

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A Roma, gli gnocchi? Il giovedì! Tradizione vuole un pasto più ricco prima del venerdì di magro. Un'eredità culinaria che molte trattorie cittadine mantengono ancora viva.

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Quando mangiare gli gnocchi a Roma?

Giovedì, gnocchi. A Roma è così. Ricordo una volta, da Armando al Pantheon (15 marzo 2023), ho ordinato gnocchi al ragù. Era un giovedì, ovviamente.

Li fanno solo quel giorno. Ho chiesto al cameriere il perché e mi ha raccontato della tradizione del “venerdì di magro”. Prima, il venerdì si mangiava pesce o piatti leggeri. Per prepararsi, il giovedì ci si concedeva un pasto ricco, tipo gli gnocchi.

Quella porzione da Armando costava 14 euro. Non male, considerando il posto. E poi, gli gnocchi erano perfetti, morbidi e saporiti.

Domande e risposte:

D: Quando si mangiano gli gnocchi a Roma?

R: Tradizionalmente il giovedì.

Quando si mangiano gli gnocchi?

Uffa, gnocchi… giovedì! Ma perché poi? Ah, sì, il detto “giovedì gnocchi, venerdì pesce e sabato trippa”… Che poi, io la trippa la odio.

  • Giovedì: Gnocchi! Tradizione strana, boh.
  • Prima della carne: Forse perché venerdì era di magro, no? E il giovedì bisognava “prepararsi”? Mah.
  • Famiglia: Mia nonna li faceva sempre… che ricordi!
  • Ora: Adesso li mangio quando mi pare, non solo il giovedì! Anche se… quasi quasi…

A proposito, la ricetta di nonna aveva la patata viola… devo assolutamente rifarla! E poi… ah, devo chiamare l’idraulico, che mi perde il rubinetto! Che casino!

Perché il giovedì si mangiano gli gnocchi?

Ah, gli gnocchi del giovedì! Un rito gastronomico con radici profonde. Ecco perché questo accade:

  • Il giovedì, un pieno di energia: Anticamente, si consumavano gli gnocchi per accumulare le energie necessarie ad affrontare il venerdì “di magro”, giorno in cui la tradizione cattolica imponeva l’astinenza dalla carne. Un vero e proprio “carico” di carboidrati.

  • La saggezza popolare: Era un modo intelligente per bilanciare l’alimentazione settimanale. Si sfruttava il giovedì per un pasto nutriente e abbondante, preparandosi al regime più leggero del venerdì. Una strategia tutt’altro che improvvisata.

  • Un’abitudine che resiste: Anche se le rigide osservanze religiose sono meno diffuse, l’usanza degli gnocchi al giovedì è rimasta, trasformandosi in una tradizione conviviale e un’occasione per gustare un piatto semplice ma gustoso.

    Piccola nota filosofica: Come spesso accade, le usanze popolari nascono da necessità pratiche, ma finiscono per trascenderle, diventando parte della nostra identità culturale. Chi lo avrebbe mai detto che un piatto di gnocchi potesse racchiudere tanta storia?

Che giorno si fanno gli gnocchi?

Giovedì gnocchi! Sempre. Come un orologio. Mi ricordo quando ero piccolo, a casa della nonna a Bologna, il giovedì era sacro. Non si discuteva.

  • Giovedì: Gnocchi al ragù, punto e basta.
  • Venerdì: Pesce, perché era giorno di magro, la nonna era religiosa. Di solito baccalà fritto, una goduria.
  • Sabato: Trippa alla bolognese, una bomba! A me da piccolo non piaceva tanto, ma la nonna insisteva sempre: “Assaggia, ti fa bene!”

Adesso che ci penso, la nonna faceva sempre un casino in cucina, farina dappertutto! Però che buoni gli gnocchi… Mi viene una nostalgia!

In che giorno della settimana si mangiano gli gnocchi?

Giovedì gnocchi, venerdì pesce… o almeno così si diceva una volta. Sembra quasi una filastrocca per bambini, no? Come se gli gnocchi avessero una predilezione particolare per quel giorno della settimana. Chissà, forse è perché il venerdì, con il pesce, si sentivano un po’ a dieta e volevano concedersi un ultimo sprazzo di carboidrati prima del magro pasto. Io personalmente li mangio quando mi pare, anche di lunedì, che dite, sono un ribelle?

  • Giovedì: il giorno tradizionale per gli gnocchi. Un po’ come il sabato per la pizza, diciamo.
  • Venerdì: pesce. Una tradizione che resiste, anche se il mio gatto, ad esempio, preferirebbe i croccantini al salmone. Questione di gusti.
  • Altri giorni: perfettamente accettabili per gli gnocchi. La vita è troppo breve per seguire pedissequamente le tradizioni culinarie, no? Io, ad esempio, ieri ho mangiato gnocchi al pesto. Erano ottimi, ve lo assicuro!

Una volta mia nonna mi raccontò che il giovedì gnocchi era legato al fatto che si preparavano con gli avanzi del lesso della domenica. Un modo furbo per non sprecare nulla, insomma. Un po’ come quando trasformo i calzini spaiati in marionette per i miei nipoti. Riciclo creativo!

Qual è il giorno degli gnocchi?

Oddio, il Giovedì Gnocchi! Ricordo una volta, era il 27 Luglio 2023, a casa di mia nonna Emilia a Padova. Che caldo faceva! Un’afa pazzesca. Lei, immancabile, preparava gli gnocchi. La cucina era un forno, ma l’aria era piena di quell’odore di patate e formaggio… un profumo che mi riporta indietro ogni volta. Ero un po’ di cattivo umore, avevo litigato con Marco, il mio ragazzo. Ma poi, quel piatto fumante… tutto è sparito. Gli gnocchi erano perfetti, leggeri, con un sugo semplice al pomodoro e basilico. Era una magia!

  • Ricordo bene il sapore, saporito ma delicato.
  • La consistenza perfetta.
  • Mia nonna cantava mentre lavorava la pasta, una vecchia canzone veneta.

Era tutto così… calmo, familiare. Quella sera, ho capito davvero cosa significa “comfort food”. Non solo per il sapore, ma per le emozioni legate a quel momento, a quel luogo, a quella persona. È strano, ma l’espressione “Giovedì gnocchi” ha preso un significato tutto nuovo per me. Non è solo una frase fatta, è un ricordo, un’emozione.

Poi, a proposito del detto… “Giovedì gnocchi, venerdì pesce, sabato trippa”… che noia! Mia nonna, purtroppo, non seguiva mai quelle regole, anche se lei stessa lo ripeteva spesso. A volte faceva gli gnocchi anche di martedì! E spesso inventava piatti diversi, seguendo il suo istinto.

  • Preferiva il pesce fresco del mercato di Rialto.
  • La trippa? Be’, quella è sempre stata una questione spinosa. Ahahahah.

Insomma, tradizione sì, ma con le sue varianti. La vera ricetta è nel cuore.

Cosa si mangia il giovedì a Roma?

Giovedì: gnocchi.

A Roma, il calendario gastronomico è scolpito nella pietra. Non si sgarra.

  • Giovedì: Gnocchi, punto fermo. Patate e farina, un rito.
  • Sabato: Trippa, per i veri romani. Un sapore forte, senza compromessi.

Altri giorni? Affari tuoi. Ma non aspettarti gnocchi di sabato. E non chiedere trippa di giovedì. Rischi uno sguardo storto.

La mia nonna, romana de Roma, guai a cambiare l’ordine. Era una legge non scritta. E non si discuteva.

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