Perché non si dovrebbe bere il latte?

Perché evitare latte e latticini?

Latte e derivati? Oddio, mia sorella è intollerante al lattosio, un dramma! Ogni volta che mangia una cosa con il latte… è un casino. Gonfiore, dolore… e poi la corsa in bagno! Ma non è solo lei, eh. Pare che sia una cosa sempre più comune, queste intolleranze. Leggevo un articolo, ieri sera, prima di dormire, sull’aumento delle diagnosi.

• Intolleranza al lattosio, ovvio. Molti non lo digeriscono bene.
• Infiammazione. Pare che il latte causi infiammazione a molte persone, anche senza intolleranza. Non so quanto sia vero, ma mia cugina è convinta che sia così.
• Acne. Mia sorella lo pensa pure su questo, che il latte peggiori l’acne. E io? Mah, non so che dire… forse è vero.
• Prodotti industriali. Spesso i latticini sono pieni di schifezze. Additivi, conservanti… meglio evitare, se si può.

E poi il colesterolo? Già, anche quello. Troppo latte, troppo burro… non è proprio il massimo per il cuore. Devo cercare quell’articolo, l’avevo salvato. Comunque, insomma, i motivi per evitarli sono tanti, e a volte anche buoni!

Punti principali: Intolleranza al lattosio, infiammazione, acne, additivi nei prodotti industriali, colesterolo. Devo ricordarmi di bere più tè verde, oggi ho bevuto solo caffè!

Informazioni aggiuntive: L’aumento delle diagnosi di intolleranze alimentari negli ultimi anni è un fenomeno reale e complesso, legato a diversi fattori, tra cui genetica, alimentazione e stile di vita. L’infiammazione causata dal consumo di latticini è oggetto di studi scientifici in corso, con risultati non del tutto conclusivi. L’effetto dell’assunzione di latticini sull’acne è anch’esso un tema dibattuto.

Cosa succede se si beve latte tutti i giorni?

Bevi latte ogni giorno? Eh, mio zio Cesare beveva latte a litri, sembrava un mucca in calore! E sai cosa? Ancora oggi gira come un trottolina! Scherzi a parte, due o tre bicchieri al giorno, secondo i nutrizionisti (che, diciamocelo, sono pagati per dirlo, ma vabbè), non ti faranno diventare un bovino. Anzi, pare addirittura che protegga dal cancro al colon, un mostro peloso che, a detta di mia cugina dermatologa, è secondo solo al cancro al seno in classifica.

• Punto 1: Latte = non male, a meno che tu non sia allergico, ovvio!
• Punto 2: Due/tre bicchieri al giorno, la dose giusta per non trasformarti in un formaggio a quattro zampe.
• Punto 3: Potrebbe aiutarti a combattere il cancro al colon, quindi brindisi al latte! (con moderazione, eh!).

Ah, dimenticavo! Mia nonna Pina, 98 anni suonati, beve latte ogni giorno da quando è nata. È ancora viva, ed è decisamente meno irritante di mia sorella, quindi…

Ecco qualche chicca extra: l’anno scorso ho letto uno studio (non ricordo dove, ma giuro che era serio!) che parlava di un legame tra consumo di latte e massa ossea. E un’altra ricerca che diceva che il latte fa bene alla pelle, anche se non ho notato miracoli su me stesso, purtroppo… e poi, beh, diciamo che il latte aiuta la digestione, almeno per me.

Perché evitare i latticini?

Perché evitare i latticini? Un’ombra di dubbio si posa sul bianco latte, sulla promessa di nutrimento. Ma quel bianco, a volte, cela pericoli.

• Le proteine del latte: Un abbraccio troppo stretto, un peso che soffoca. Ricordo mia zia, le sue allergie, la pelle che si screpolava, un dolore silenzioso. Un’eco di sofferenza, quasi palpabile. Un peso sul cuore, un’ombra sul futuro. Quelle proteine, a volte, non sono solo nutrimento.

• Gli zuccheri del latte, il lattosio: Dolcezza ingannevole, un velo di miele che cela una lama. Mia cugina, gonfia, sofferente. Un’immagine di debolezza, imprigionata nell’incapacità di digerire. Un’amara dolcezza. Il lattosio, un nemico silenzioso, un sabotaggio lento ma inesorabile.

• Grassi e grassi saturi: Un mare di grassi, una palude che ti trascina verso il basso, verso un cuore che si appesantisce. L’immagine dei vasi sanguigni ostruiti, un labirinto oscuro e pericoloso. L’angoscia di un futuro appesantito. Un cuore che si spegne. L’obesità, un mostro insidioso, che cresce nell’ombra. Diabete, un’ombra che si allunga, minacciando la vita stessa. Placche arteriosclerotiche, un’immagine agghiacciante. Cardiopatie, una condanna a morte.

La scelta, un’eco in un’immensa cattedrale vuota. Un’eco di scelte passate e di un futuro che non deve essere determinato dalla pesantezza del latte. Un futuro libero, leggero, senza quel velo bianco di preoccupazione. Un respiro leggero.